L'Arcangelo Michele

L'Arcangelo Michele





Premessa

Le religioni cristiana, ebraica e le Tradizioni esoteriche hanno riservato all'Arcangelo Michele (il cui nome vuole dire Mi-Kha-El:"chi è come Dio?"), fin dai tempi antichissimi, un ruolo e un affetto particolare, considerandolo sempre presente nella lotta che si combatte e si combatterà a livello individuale e collettivo, fino alla fine dei tempi, contro le forze del male. Sull'origine del nome, cfr il cap.XI del volume Il Lavoro alchemico e la ricerca della perfezione di O. M. Aïvanhov.

Il suo culto è molto diffuso a livello popolare: moltissime sono le località in Europa che hanno scelto Michele come loro patrono, innumerevoli sono le rappresentazioni artistiche, le chiese (spesso l´Arcangelo viene rappresentato sulle guglie dei campanili, quale guardiano delle Chiese contro il male) dedicate a Lui e le preghiere ufficiali e popolari che lo invocano.

"L'imperatore Costantino I a partire dal 313 d.C. gli tributò un culto intenso, fino a dedicargli il Micheleion, un imponente santuario fatto costruire in Costantinopoli. Carlomagno gli dedicò il Sacro Romano Impero, imitato poi dai sovrani francesi che, fino a Luigi XIII, gli dedicarono il loro regno. Singolare e misteriosa la linea retta con la quale sono collegabili tra loro i principali luoghi di culto dedicati a M., tutti eretti sui resti di antichi templi pagani, in luoghi dove in qualche modo si è manifestata la sua presenza. Tale linea, tracciata partendo dal Monte Carmelo (Palestina) per finire sul Monte di San M. (Inghilterra sud orientale), passa su Delos, Delphi, Monte Sant'Angelo (Gargano), Sacra di San M. (Valsusa) e Mont Saint Michel (Francia nord orientale, imponendosi all'attenzione degli studiosi di esoterismo. La sua interpretazione quale richiamo alla rettitudine ed al rispetto assoluto delle Leggi di Dio non è certo da escludersi (Gli Angeli fra noi, di G. Dembech, Ediz. L'Ariete, 1993).

Nella tradizione ebraica è in difensore del popolo eletto, simbolo della protezione divina sul popolo d'Israele.

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Tipheret
Arcangelo Michele
La Sefira della bellezza

L'Arcangelo Michele Nella Kabbala (vedi "I frutti dell'albero della Vita - la tradizione kabbalistica" di O. M. Aïvanhov) l'Arcangelo Michele corrisponde all'Arcangelo reggitore della sefira la "Bellezza" ovvero Tipheret (il Sole) che è la sefira centrale dell'albero della Vita (cfr. "Gli Splendori di Tipheret" di O. M. Aïvanhov). L'arcangelo Michele è infatti, conosciuto anche come "Genio del Sole", potenza di Dio fra le più luminose, o come "Angelo del Fuoco".

Nelle iconografie orientali e occidentali, Michele viene raffigurato in due ruoli particolari:

  • come un Arcangelo combattente, con la spada o la lancia nella mano, ricoperto da corazza, bellissimo e fulgido di luce, vincitore contro il Male strisciante ai suoi piedi nelle sembianze di serpente o drago. Ruolo evidenziato nel Libro di Daniele e nell'Apocalisse (vedi il volume "Commento all'Apocalisse");
  • come un Arcangelo che porta in mano una bilancia (vedi il volume "La Bilancia cosmica") per pesare le anime, quale Guida delle anime al momento del trapasso, in quanto Egli è al nostro fianco nel giorno del Giudizio, e infatti a lui la Chiesa, nella Messa dei defunti, raccomanda le anime avviate verso "la luce santa". Per tale ragione molti cimiteri e ossari sono dedicati a Michele. Recita la preghiera nella messa dei defunti: «Signore Gesù Cristo, libera le anime dei fedeli defunti dalle pene dell´inferno; san Michele, che porta i tuoi santi segni, le conduca alla luce santa che promettesti ad Abramo e alla sua discendenza.» Questa invocazione è contenuta nel Requiem 9. Domine Jesu Christe, di Mozart: Domine Jesu Domine Jesu Christe! Rex gloriae! Libera animas omnium fidelium defunctorum de poenis inferni et de profundo lacu! Libera eas de ore leonis, ne absorbeat eas Tartarus, ne cadant in obscurum: sed signifer sanctus Michael repraesentet eas in lucem sanctam, quam olim Abrahae promisisti, et semini ejus".

     

La sua figura appare nelle prime pagine della Bibbia, come custode della porta del Paradiso terrestre.

Nell'Antico Testamento è menzionato in particolare nel libro di Daniele (10,13.21; 12,1) ove è indicato come il capo supremo dell'esercito celeste che difende l'ordine. Questo ruolo ricorda il compito degli avatar indicato nei Purana i quali periodicamente discendono sulla terra per ristabilire il dharma, l'ordine cosmico messo in crisi dalle forze disgregatrici.

Nel Nuovo Testamento, S. Michele Arcangelo è presentato come avversario del Drago, vincitore dell'ultima battaglia contro il drago e i suoi sostenitori. La descrizione della battaglia e della sua vittoria è contenuta nell'Apocalisse. Anche in questo, l'immagine del cavaliere ricorda la descrizione dell'avatar atteso in questa epoca (kalki) secondo la tradizione hindù.

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Preghiera completa all'Arcangelo Michele

L'Arcangelo Michele"San Michele Arcangelo, Libera le Anime dei nostri fratelli e sorelle che hanno lasciato questa terra e conducile nelle Regioni della Luce!

San Michele Arcangelo, Proteggi e Difendi, con la Tua splendente spada di fuoco, la mia Anima in tutte le circostanze della vita!

San Michele Arcangelo, come è stato predetto dai Testi Sacri, dai Profeti e dai Maestri dell'umanità, incatena, al più presto, con il tuo esercito le energie conosciute con il nome di Dragone che tante sofferenze hanno provocato e provocano all'essere umano che, per sua natura, è profondamente buono in quanto è figlio di Dio!

San Michele Arcangelo aiutami a discernere nella vita di tutti i giorni ciò che è spirituale da ciò che è materiale affinchè possa liberarsi in me il Bene e possa manifestarsi in me la Vita Giusta e Santa!

San Michele Arcangelo, Proteggimi ed Accettami nella Tua armata celeste, per portare Luce su tutta la Terra!

San Michele Arcangelo, Proteggici ed Accettaci nella Tua splendente Aura!

Amen! per il Regno di Dio e la Sua Giustizia!"

Questa preghiera è detta completa in quanto concerne l'azione dell'Arcangelo Michele sui defunti, sulla nostra vita individuale e collettiva e sulla Terra intera.

"E’ detto che l’Arcangelo Michele vincerà il drago, lo incatenerà e lo getterà nell’abisso. L’Arcangelo Michele è un essere collettivo, un’entità cosmica che ingloba milioni e miliardi di esseri che lavorano nello stesso suo senso, per il trionfo della luce...è l’Arcangelo Michele colui che svolge il ruolo principale nella purificazione della terra. Nel corso dei secoli, moltitudini di esseri maligni hanno riversato nell’universo forze distruttrici che, accumulandosi, hanno dato origine a un mostro chiamato ‘drago’ o ‘serpente’. Certi esseri audaci, pieni di abnegazione, hanno perseverato nel condurre una lotta senza tregua contro il ‘drago’, ma finora nessuno è riuscito a vincerlo. Solo l’Arcangelo Michele sarà capace di domarlo; con l’aiuto della sua armata, egli realizzerà ciò che da secoli le moltitudini chiedono al Creatore! (O.M. Aïvanhov)

La filosofia iniziatica nel nuovo millennio
La missione di Michele

L'Arcangelo Michele " Or in quel tempo sorgerà Michele, il gran principe, che vigila sui figli del tuo popolo. Vi sarà un tempo di angoscia, come non c'era mai stato dal sorgere delle nazioni fino a quel tempo; in quel tempo sarà salvato il tuo popolo, chiunque si troverà scritto nel libro. Molti di quelli che dormono nella polvere della terra si risveglieranno: gli uni alla vita eterna e gli altri alla vergogna e per l'infamia eterna. I saggi risplenderanno come lo splendore del firmamento; coloro che avranno indotto molti alla giustizia risplenderanno come le stelle per sempre. Ora tu, Daniele, chiudi queste parole e sigilla questo libro, fino al tempo della fine: allora molti lo scorreranno e la loro conoscenza sarà accresciuta".(Libro di Daniele Cap.12)

"Scoppiò quindi una guerra nel cielo: Michele e i suoi angeli combattevano contro il drago. Il drago combatteva insieme con i suoi angeli, ma non prevalsero e non ci fu più posto per essi in cielo. Il grande drago, il serpente antico, colui che chiamiamo il diavolo e satana e che seduce tutta la terra, fu precipitato sulla terra e con lui furono precipitati anche i suoi angeli...(Apocalisse)

" ...Vidi poi un angelo che scendeva dal cielo con la chiave dell'Abisso e una gran catena in mano. Afferrò il dragone, il serpente antico - cioè il diavolo, satana - e lo incatenò per mille anni; lo gettò nell'Abisso, ve lo rinchiuse e ne sigillò la porta sopra di lui, perché non seducesse più le nazioni, fino al compimento dei mille anni"(Apocalisse).

L'azione dell'Arcangelo Michele appare straordinaria nei testi sacri.

In questa epoca, infatti, un compito particolare e grandioso è svolto dall'Arcangelo Michele secondo Deunov e Aïvanhov. Dirà Aïvanhov:" Le forze presiedute dall'Arcangelo Michele sono forze di equilibrio, di giustizia, quindi di discernimento tra il buono e il cattivo in vista di liberare ciò che è bene e di trasformare ciò che è male. Ma il bene e il male sono così strettamente uniti che non li si può separare prematuramente senza provocare lacerazioni. L'arte di separare i contrari è la più difficile che ci sia; ed è in natura che gli Iniziati si sono istruiti in quest'arte. Non è facile separare la noce dal suo mallo, ma la natura sa come farlo: essa lascia maturare il frutto, il mallo si apre da solo e la noce si libera. Questa separazione è il simbolo della maturità. Vi ricordate della parabola del Vangelo sulla zizzania e sul buon grano? Il tempo della mietitura è quello in cui i frutti sono maturi. Bisogna quindi aspettare quel momento per separare il male dal bene, e tale separazione sarà operata dall'Arcangelo Michele.Solo l'Arcangelo Michele è in grado di vincere quest'egregora. Con l'aiuto del suo esercito, realizzerà ciò che da secoli le moltitudini implorano dal Creatore. Ecco perchè dobbiamo collegarci all'Arcangelo Michele, chiedergli la sua protezione e la possibilità di operare con lui per accrescere la sua vittoria. La luce trionferà sulle tenebre: è stato predetto e così sarà. Perchè non partecipare a quell'evento? I figli di Dio che saranno iscritti nel numero di coloro che avranno partecipato al combattimento dell'Arcangelo Michele, il Genio del Sole, questa potenza di Dio tra le più luminose, riceveranno il bacio dell'Angelo del fuoco. Tale bacio non li brucerà ma li illuminerà (op.citate).

Deunov afferma: "Attualmente, noi entriamo nell'epoca dell’Arcangelo Michele il quale è legato alle forze del Sole. E' la civiltà solare, dunque, che arriva sulla terra. Il Cristo è la luce interiore del mondo: tutti gli spiriti delle tenebre fuggono davanti a questa luce interiore".

E' interessante notare che anche Rudolf Steiner in numerose conferenze (Rudolf Steiner, in Massime antroposofiche-editrice antroposofica, pagg.53 e segg) si sofferma sul nuovo ciclo spirituale, sulla nuova era micaelica, e cioè sulla missione di Michele affermando che in questo ciclo spetta a Michele mostrare concretamente all'uomo la via per raggiungere il Cristo: "I veri pensatori sono coloro che servono Michele che essi considerano come il reggitore del pensiero cosmico. Michele infatti libera i pensieri dal giogo del cervello e gli apre il mondo del cuore...In lui l'immagine del mondo diviene rivelazione piena di saggezza che svela l'intelletto del mondo quale divina azione universale. In questa azione universale, vive la sollecitudine del Cristo per l'umanità; mediante la rivelazione universale di Michele, tale sollecitudIne può così rivelarsi al cuore degli uomini".

Anche l''ultima conferenza tenuta da R.Steiner nel 28/9/1924, è stata dedicata all'Arcangelo Michele. In questo ordine di idee è stato altresì osservato che " Il poter comunicare conoscenze spirituali sinora serbate nel mistero da varie comunità esoteriche si è reso possibile con l'avvento, quale Spirito del Tempo, dell'entità dell'arcangelo Michele, alla fine del 19° secolo, il quale per sua propria natura, porta verso l'uomo l'impulso al voler conoscere tali misteri. Lo Spirito vuole che l'uomo Lo riconosca in piena coscienza e libertà (www.larchetipo.com). Questa preghiera è ricondotta a Steiner: "MICHAEL! PRESTAMI LA TUA SPADA, AFFINCHE’ IO SIA ARMATO PER VINCERE IL DRAGO IN ME. EMPIMI DELLA TUA FORZA, AFFINCHE’ IO SGOMINI GLI SPIRITI CHE VOGLIONO PARALIZZARMI. AGISCI DUNQUE IN ME, AFFINCHE’ RISPLENDA LA LUCE DEL MIO IO E POSSA ESSERE CONDOTTO A COMPIERE LE AZIONI DEGNE DI TE. MICHAEL ! ".

Anche i testi sacri dell'India contengono indicazioni significative sull'epoca nella quale viviamo denominata "Kali yuga" ovvero età del ferro, per evidenziare che in questa epoca l'umanità ha raggiunto un punto pericoloso di allontanamento dal Cielo, dalla spiritualità, dal proprio Sé superiore; secondo questi testi sacri dopo l'età del ferro, si sarebbe realizzata una nuova età dell'oro grazie all'intervento di un grande essere che dovrà discendere sulla terra aiutato da altri discepoli (Kalki avatar).

Per una visione complessiva del ruolo degli Arcangeli e del significato delle feste cardinali, cfr. il cap.XVII in I Frutti dell'Albero della Vita - La tradizione Kabbalistica

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Approfondimenti nell'opera di O. M. Aïvanhov



Commento all’Apocalisse

Visita a Patmos - Introduzione all’Apocalisse - Melkhítsédek e l'insegnamento dei due principi - Lettere alle Chiese di Efeso e di Smirne - Lettera alla Chiesa di Pergamo - Lettera alla Chiesa di Laodicea - I Ventiquattro Vegliardi e i quattro Animali sacri - Il libro e l'Agnello - I 144.000 servitori di Dio - La donna e il drago - L'arcangelo Michele abbatte il drago - Il drago getta dell'acqua contro la donna - La bestia che emerge dal mare e la bestia che emerge dalla terra - Il pranzo di nozze dell'Agnello - Il drago incatenato per mille anni - Il nuovo Cielo e la nuova terra - La Città Celeste

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Frutti dell'Albero della Vita - La tradizione Kabbalistica

Come affrontare lo studio della kabbala - Il numero 10 e le 10 Sefiroth - L'Albero della Vita: strutture e simboli - Il tetragramma e i settantadue geni planetari - La creazione del mondo e la teoria delle emanazioni - La caduta dell'uomo e il suo risollevarsi - La Chiesa esoterica di San Giovanni - Binah, la regione della stabilità - La morte e la vita nell'aldilà - Respirazione umana e respirazione cosmica - Le feste cardinali - La luna e la sua influenza sull'uomo - Le Anime glorificate - La terra dei Viventi - La bacchetta magica - Gli spiriti di natura - Gli oggetti, ricettacoli di vita - La coppa del Graal- L'edificazione del santuario interiore.

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La Bilancia cosmica - la scienza dell'equilibrio

La Bilancia cosmica - la scienza dell'equilibrio - L'oscillazione della bilancia - L'1 e lo 0 - ll ruolo rispettivo del maschile e del femminile - Dio al di là del bene e del male - La Testa Bianca e la testa nera - Alternanza e opposizione: la legge dei contrari - Principio di vita e principio di morte - La legge degli scambi - Il lavoro dello spirito sulla materia: la coppa del Graal - Il caduceo di Mercurio, il serpente astrale - La triade di Kethér, Hessed, Gébourah - Il mito dell'androgino - la fusione con l'Anima universale e con lo spirito cosmico.

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Gli Splendori di Tipheret

Surya-yoga. Il sole, centro dell'universo. Tutto ciò che esiste sulla terra, è contenuto allo stato eterico nel sole - Come captare gli elementi eterici contenuti nel sole. - Il nostro Sé superiore dimora nel sole - Il sole fa germogliare in noi i semi deposti dal Creatore.L’aura - Il punto di vista eliocentrico - Amate come il sole!- La sefira Tiphéret – Gli spiriti delle sette luci - Il prisma, immagine dell'essere umano - E nuovo cielo e la nuova terra . L’innesto spirituale - Il sole può darci la soluzione del problema dell'amore. La forza Telesma - Il sole è a immagine e somiglianza di Dio. "In 'spirito e verità" - Il Cristo e la religione solare - Il giorno e la notte (coscienza e subcoscienza) - Il sole è il fondatore della civiltà.- Il sole e l'insegnamento dell'unità.

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Estratti dai Testi Sacri



Dal libro di Daniele

Cap. 11.11 Poi egli mi disse: "Daniele, uomo prediletto, intendi le parole che io ti rivolgo, alzati in piedi, poiché ora sono stato mandato a te". Quando mi ebbe detto questo, io mi alzai in piedi tutto tremante.

Cap. 11.12 Egli mi disse: "Non temere, Daniele, poiché fin dal primo giorno in cui ti sei sforzato di intendere, umiliandoti davanti a Dio, le tue parole sono state ascoltate e io sono venuto per le tue parole. 13 Ma il principe del regno di Persia mi si è opposto per ventun giorni: però Michele, uno dei primi prìncipi, mi è venuto in aiuto e io l'ho lasciato là presso il principe del re di Persia; 14 ora sono venuto per farti intendere ciò che avverrà al tuo popolo alla fine dei giorni, poiché c'è ancora una visione per quei giorni". 15 Mentre egli parlava con me in questa maniera, chinai la faccia a terra e ammutolii.

20 Allora mi disse: "Sai tu perché io sono venuto da te? Ora tornerò di nuovo a lottare con il principe di Persia, poi uscirò ed ecco verrà il principe di Grecia. 21 Io ti dichiarerò ciò che è scritto nel libro della verità. Nessuno mi aiuta in questo se non Michele, il vostro principe

5 Io, Daniele, stavo guardando ed ecco altri due che stavano in piedi, uno di qua sulla sponda del fiume, l'altro di là sull'altra sponda. Uno disse all'uomo vestito di lino, che era sulle acque del fiume: "Quando si compiranno queste cose meravigliose?". Udii l'uomo vestito di lino, che era sulle acque del fiume, il quale, alzate la destra e la sinistra al cielo, giurò per colui che vive in eterno che tutte queste cose si sarebbero compiute fra un tempo, tempi e la metà di un tempo, quando sarebbe finito colui che dissipa le forze del popolo santo. Io udii bene, ma non compresi, e dissi: "Mio Signore, quale sarà la fine di queste cose?". Egli mi rispose: "Va', Daniele, queste parole sono nascoste e sigillate fino al tempo della fine. Molti saranno purificati, resi candidi, integri, ma gli empi agiranno empiamente: nessuno degli empi intenderà queste cose, ma i saggi le intenderanno. Ora, dal tempo in cui sarà abolito il sacrificio quotidiano e sarà eretto l'abominio della desolazione, ci saranno milleduecentonovanta giorni. Beato chi aspetterà con pazienza e giungerà a milletrecentotrentacinque giorni. Tu, va' pure alla tua fine e riposa: ti alzerai per la tua sorte alla fine dei giorni".

Cap.12 (1.2.3.4) Or in quel tempo sorgerà Michele, il gran principe, che vigila sui figli del tuo popolo. Vi sarà un tempo di angoscia, come non c'era mai stato dal sorgere delle nazioni fino a quel tempo; in quel tempo sarà salvato il tuo popolo, chiunque si troverà scritto nel libro. Molti di quelli che dormono nella polvere della terra si risveglieranno: gli uni alla vita eterna e gli altri alla vergogna e per l'infamia eterna. I saggi risplenderanno come lo splendore del firmamento; coloro che avranno indotto molti alla giustizia risplenderanno come le stelle per sempre. Ora tu, Daniele, chiudi queste parole e sigilla questo libro, fino al tempo della fine: allora molti lo scorreranno e la loro conoscenza sarà accresciuta".

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Dall'Apocalisse

"Scoppiò quindi una guerra nel cielo: Michele e i suoi angeli combattevano contro il drago. Il drago combatteva insieme con i suoi angeli, ma non prevalsero e non ci fu più posto per essi in cielo. Il grande drago, il serpente antico, colui che chiamiamo il diavolo e satana e che seduce tutta la terra, fu precipitato sulla terra e con lui furono precipitati anche i suoi angeli. …

" ...Vidi poi un angelo che scendeva dal cielo con la chiave dell'Abisso e una gran catena in mano. Afferrò il dragone, il serpente antico - cioè il diavolo, satana - e lo incatenò per mille anni; lo gettò nell'Abisso, ve lo rinchiuse e ne sigillò la porta sopra di lui, perché non seducesse più le nazioni, fino al compimento dei mille anni.

"...Poi vidi il cielo aperto, ed ecco un cavallo bianco; colui che lo cavalcava si chiamava "Fedele" e "Verace": egli giudica e combatte con giustizia. I suoi occhi sono come una fiamma di fuoco, ha sul suo capo molti diademi; porta scritto un nome che nessuno conosce all'infuori di lui. È avvolto in un mantello intriso di sangue e il suo nome è Verbo di Dio. Gli eserciti del cielo lo seguono su cavalli bianchi, vestiti di lino bianco e puro. Dalla bocca gli esce una spada affilata per colpire con essa le genti. Egli le governerà con scettro di ferro e pigerà nel tino il vino dell'ira furiosa del Dio onnipotente. Un nome porta scritto sul mantello e sul femore: Re dei re e Signore dei signori.

"...Vidi poi un altro angelo, possente, discendere dal cielo, avvolto in una nube, la fronte cinta di un arcobaleno; aveva la faccia come il sole e le gambe come colonne di fuoco. Nella mano teneva un piccolo libro aperto. Avendo posto il piede destro sul mare e il sinistro sulla terra, gridò a gran voce come leone che ruggisce".

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