HOME PAGE - CENTRO REGIONALE U.N.C.I. AGRIGENTO

UNIONE EUROPEA

MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI

ASSESSORATO AL LAVORO - SICILIA

ISTITUTO PER LO SVILUPPO DELLA FORMAZIONE PROFESSIONALE DEI LAVORATORI

Agenzia Regionale per l'impiego e la formazione professionale

FONDO SOCIALE EUROPEO

RETE DEGLI SPORTELLI MULTIFUNZIONALI DELLA SICILIA

Home

Chi siamo

Finalità

Servizi

Sedi Sportelli Formazione

Strumenti

Interagisci

Candidature on line

Orientamento

Annunci  lavoro Interinale on line

News

Gli operatori degli Sportelli Multifunzionali dell'UNCI di Agrigento lavorano quotidianamente al servizio del cittadino. Recatevi presso le nostre sedi operative si può gratuitamente:   Ricevere informazioni sul mercato del lavoro; Consultare Gazzette Ufficiali, Bollettini del lavoro, bandi di concorso, siti internet; Valutare, Scegliere le offerte che provengono dal mercato del lavoro; Ricevere Assistenza nella redazione di curriculum vitae, lettere di accompagnamento al lavoro, domande di partecipazione a concorsi pubblici; Ricevere informazioni sui corsi di formazione professionale, su perscorsi scolastici ed universitari in ambito regionale, nazionale ed europeo; Usufruire dei servizi di orientamento scolastico, formativo e professionale; Stilare un proprio progetto professionale, fare un bilancio completo delle competenze, essere aiutati con azioni di counselling mediante l’ausilio di operatori specializzati; Partecipare a corsi brevi per l’inserimento ed il reinserimento nel mercato del lavoro;  Avere informazioni su tirocini formativi e di orientamento e/o su percorsi di alternanza scuola lavoro; Avere informazioni sulla creazione d’impresa e le leggi incentivanti ad essa correlata; Fare un Business Plan (piano di azione imprenditoriale);  Conoscere le opportunità di Franchising e microfranchising; Avere la possibilità dell’autoconsultazione mediante le nostre postazioni collegate ad internet e stampare il materiale cartaceo di riferimento; Iscrivere alla Borsa Continua Nazionale del lavoro o ad altri portali del lavoro; Ricevere informazioni su personale qualificato da impiegare presso la propria impresa o attività; Ricevere informazioni sui tipi di rapporto di lavoro secondo la normativa vigente 

Iscrizione ai corsi gratuiti di Formazione Professionale finanziati dalla Regione Sicilia per l'anno Formativo 2010 presso il Centro Regionale U.N.C.I. di AGRIGENTO e CANICATTI'
 

www.uncisportelli.com

Il Portale della rete degli sportelli multifunzionali dell'U.N.C.I. SICILIA. Troverai tutte le offerte di lavoro pervenute agli sportelli da parte delle Aziende del territorio e tutte le informazioni sul mondo del lavoro e della Formazione.

Per gli Annunci di lavoro, formazione e concorsi consulta il sito http://unci.altervista.org

Il portale degli sportelli U.N.C.I. della sede provinciale di Agrigento.

CLICCA PER VISIONARE TUTTI GLI ANNUNCI DI LAVORO CONSULTA I BANDI DI CONCORSO

SERVIZIO EURES

OFFERTE DI LAVORO AGRIGENTO. CERCA LE OPPORTUNITA' DI LAVORO NELLA PROVINCIA DI AGRIGENTO. CLICCA SULLE LETTERE CHE COMPONGONO LA PAROLA SPORTELLI UNCI AG PER CERCARE LE OFFERTE DI LAVORO E GLI ANNUNCI PIU' CORRISPONDENTI ALLE TUE ESIGENZE LAVORATIVE.

S P O R T E L L I   U N C I   A G

ISTITUZIONI

Loghi Istituzionali

Organismi Europei

Organismi dello Stato

Camere di Commercio

Organizzazioni Sindacali

Associazioni di categoria

Ordini e Associazioni Professionali

Istituti Previdenziali e Assistenziali

FORMAZIONE

Sistema di Istruzione e Formazione Professionale

La formazione professionale

Apprendistato

IFTS

Formazione continua

Formazione permanente

Formazione on line

Il sistema universitario

Studi di teologia e scienze religiose

Alta formazione artistica e musicale

Formazione superiore nei Beni Culturali

Carriere militari e di polizia

Scuole superiori per interpreti e traduttori

Formazione superiore (master)

Programmi europei di formazione

Catalogo Offerta Formativa Regione Sicilia

LAVORO

La riforma Biagi

Agenzie interinali

Servizi e centri per l’impiego

Telelavoro

Lavoro autonomo

Imprenditoria femminile

Lavorare all’estero

Terzo settore

Lavoro e disabilità

Lavorare nel sociale

Concorsi

Portali del lavoro

Aerolavora

Jobline

PROFESSIONI

Repertorio delle professioni

Profili professionali

Nuove professioni

Questionario sugli interessi

Questionario sulle capacità

VARIE
Agrigento e Web

Agrigentoweb

Agrigentonotizie

Agrigentoflash

Mettersi in proprio: dall'idea all'impresa

Creare impresa significa anzitutto avere delle idee, un sogno nel cassetto, un progetto da realizzare. Essere imprenditori significa saper trasformare l'idea in un progetto imprenditoriale, realistico e realizzabile.

 

Diventare imprenditori

L'imprenditore è qualcuno che progetta, organizza e realizza in piena autonomia il proprio lavoro.

Di solito, la volontà di mettersi in proprio scaturisce:


- dal desiderio di autonomia e quindi dalla possibilità di prendere le decisioni "da soli", pur tenendo sempre presenti le esigenze del mercato

- dalla consapevolezza di avere le competenze e la creatività necessarie per avviare la propria impresa e per risolvere positivamente i numerosi problemi che possono presentarsi - dalla voglia di autogestirsi
 

Questi aspetti positivi non devono far sottovalutare alcuni lati meno allettanti, che pure caratterizzano l'attività imprenditoriale:
- maggiore responsabilità nei confronti di terzi, come collaboratori, dipendenti, clienti, fornitori o finanziatori

- necessità di una adeguata preparazione professionale in merito all'attività che si vuole svolgere

- diminuzione del tempo libero a disposizione - rischi economici

Ma quali caratteristiche deve possedere un buon imprenditore?

- competenze: percorso personale di formazione, studi, esperienze lavorative e interessi coltivati, capacità tecniche, professionali e personali

- motivazione: la voglia di riuscire investendo energie e tempo

- propensione al rischio: l'imprenditore deve porsi delle mete ambiziose ma raggiungibili, e per perseguirle deve essere disposto ad affrontare i rischi connessi, che ha comunque cercato di valutare e stimare preventivamente

- fiducia nelle proprie capacità e ottimismo: indispensabili per superare le difficoltà iniziali e per procedere con determinatezza verso la realizzazione dei propri obiettivi

- capacità di relazione: l'impresa opera in un contesto aperto e deve saper relazionare con l'esterno

- leadership: la capacità di condurre ed influenzare il comportamento e gli atteggiamenti degli altri consente di dare un'impronta precisa alla propria azienda e al modo di lavorare dei collaboratori, proiettando all'esterno un'immagine di solidità e di coerenza

- creatività: ricercare soluzioni nuove e innovative rispetto al contesto in cui l'impresa opera: essere curiosi ed informati sulle strategie adottate dai concorrenti e sulle richieste e i bisogni dei potenziali clienti. Occorre individuare le opportunità e trasformarle in punti di eccellenza per l'azienda

- capacità critica: permette di valutare razionalmente la propria idea e consente di leggere continuamente i mutamenti del mercato permettendo di "aggiustare", se non addirittura cambiare, la rotta della propria attività in considerazione delle nuove tendenze
 

Trovare l'idea

Trovare l'idea è sicuramente la prima difficoltà che il potenziale imprenditore incontra sul suo cammino. Naturalmente non esiste un percorso definito che porti ad una nuova idea, ma sicuramente si può preparare un terreno favorevole alla sua individuazione, adottando uno spirito d'osservazione e di critica costruttiva e sviluppando la propria curiosità. Come? Osservando, ad esempio:
- la realtà economica locale, nazionale ed internazionale leggendo quotidiani economici e pubblicazioni specialistiche, in modo da ottenere informazioni sull'andamento dei diversi settori di attività e sulle loro possibilità di espansione o contrazione

- la vita quotidiana, cioè lo stile di vita degli altri. L'opportunità di avviare un'attività potrebbe nascere proprio dall'assenza o scarsità di concorrenza in un determinato settore. Anche le attività coltivate al di fuori del contesto lavorativo (come gli hobby e gli interessi) possono essere spunto per la creazione di una nuova attività

- l'ambiente di lavoro, sia che ci si trovi in una grande azienda o in una piccola impresa, consente di individuare il campo specifico di attività, la concorrenza, i clienti con le loro esigenze e l'evoluzione del settore

- le idee degli altri

La mia idea può dar vita ad un progetto realistico?

Per rispondere a questa domanda dovrete:
- definire l'idea dettagliando il più possibile qual è il prodotto o servizio che volete offrire, a quale mercato si rivolge, in che cosa si differenzia rispetto ai prodotti o servizi già esistenti

- ricercare altre informazioni consultando libri, studi monografici, ricerche che hanno per oggetto il settore in cui desiderate operare

- raccogliere pareri di esperti e non, sottoponendo l'idea a qualcuno che non sia coinvolto come voi, ma che potrebbe essere un potenziale cliente, avere delle competenze tecniche specifiche, avere un'esperienza imprenditoriale oppure conoscere la concorrenza

- far emergere gli ostacoli, confrontandovi con l'esterno: le persone con cui parlerete vi aiuteranno a far emergere o evidenziare eventuali ostacoli che dovrete superare, le incoerenze tra l'idea e le competenze, l'idea ed il mercato di riferimento, l'idea e le risorse da investire.
 

Errori da evitare

- Innamorarsi di un'idea: il rischio è quello di sottovalutarne i punti di debolezza, pensando che avrà successo senza verificarne oggettivamente fattibilità, limiti e margini di profitto.

-
 Improvvisare: non basta una buona idea per un progetto imprenditoriale vincente. Occorre valutare meticolosamente risorse e opportunità. Per avere successo l'idea deve essere innovativa, ma anche vendibile, competitiva e perseguibile.

-
Essere rigidi: occorre essere flessibili, adeguandosi velocemente alle richieste del mercato. Bisogna essere elastici, procedere per tentativi, correggendo man mano il tiro in base alle risposte del pubblico.

Ignorare la propria posizione finanziaria: la mancanza di capitali o la loro sbagliata gestione possono portare rapidamente al fallimento. Nel primo anno di vita, l'obiettivo è soprattutto tenere in piedi l'azienda. Per non essere soffocati dai costi non trascurate i tempi di pagamento e monitorate costantemente la liquidità di cassa.

Sottovalutare i rischi: essere ottimisti è buona cosa, ma senza farsi prendere la mano. Calcolate i rischi riconoscendo i vostri limiti (soprattutto economici!). Quindi attenzione alle spese: l'innovazione rende più competitivi sul mercato ma occorre scegliere le tecnologie giuste e accessibili al proprio budget. E supportarle con un costante aggiornamento del personale.

Crescere troppo: può sembrare un paradosso ma la crescita esponenziale, per una piccola attività, può rivelarsi fatale. Decidere di espandersi significa valutare se l'aumento della domanda è strutturale o il prodotto è destinato a ridimensionarsi. Significa sostenere maggiori costi in attesa che arrivino gli incassi. Un'opzione alternativa può essere appaltare a società terze, per non perdere le commesse, verificando che queste abbiano una solida posizione nel mercato.

Vivere per lavorare: tralasciare la vita affettiva e non ritagliarsi un po' di tempo libero non rende più efficienti e produttivi. Essere responsabile non significa lavorare troppo, ma trovare un equilibrio tra attività lavorativa e vita privata.

Quale impresa

La scelta della forma giuridica da adottare per creare un'impresa è di fondamentale importanza per la riuscita dell'intero progetto. Per una scelta corretta è necessario tenere in considerazione le esigenze dell'imprenditore, il capitale che si vuole impegnare, il grado di responsabilità che ciascuna forma giuridica comporta, le diverse implicazioni fiscali e, infine, la complessità degli adempimenti contabili ed organizzativi.

Ditta individuale

E' ideale per chi non ha soci e soprattutto ha l'esigenza e la volontà di lavorare in piena autonomia. Solitamente viene scelta per imprese di dimensioni limitate, con volume di affari contenuti, come ad esempio le attività artigianali.
Per l'avvio dell'attività è sufficiente iscriversi alla Camera di Commercio e aprire una partita IVA, senza dover ricorrere ad un notaio. Gli oneri fiscali, amministrativi e contabili sono ridotti al minimo. Non è necessario tenere libri sociali e la costituzione o lo scioglimento dell'impresa non sono tassati. Per liquidare l'attività bisogna chiudere la partita IVA e comunicare la cessazione alla Camera di Commercio ed eventualmente, se si è iscritti, all'Inps e Inail. E' obbligatorio tenere i libri previsti dalla normativa fiscale e cioè libri IVA e libri contabili.
Il problema si pone nella denuncia dei redditi, in quanto i redditi dell'impresa (dopo aver scontato l'Irap) si sommano a quelli personali e quindi tassati a loro volta con le aliquote progressive previste dall'Irap. In questo modo più è alto il guadagno più lieviteranno le imposte. Inoltre il rischio dell'impresa coinvolge tutto il patrimonio personale dell'imprenditore.

Impresa familiare

E' una particolare forma dell'impresa individuale dove oltre al titolare partecipano anche il coniuge o i parenti (fino al terzo grado). Particolarmente indicata per volumi di affari ridotti, quindi attività artigianali e commerciali.
Oltre ai vantaggi indicati per l'impresa individuale c'è un vantaggio di natura fiscale, legato al fatto che il reddito viene distribuito anche sui familiari a patto che quest'ultimi non percepiscano più del 49% dell'intero reddito conseguito dall'impresa.
 

Le Società

Un'altra grande possibilità per fare impresa è data dalla costituzione di una società. Esistono svariate tipologie di società, che possiamo suddividere in 4 grandi aree:


- Società di persone: Società semplice (Ss), Società in nome collettivo (Snc), Società in accomandita semplice (Sas)

- Società di capitali: Società a responsabilità limitata (Srl), Società a responsabilità limitata unipersonale, Società per azioni (Spa), Società in accomandita per azioni (Sapa)

- Società cooperative

- Piccole società cooperative


Per tutte queste forme la costituzione della società deve avvenire per atto pubblico in presenza di un notaio. Ogni società deve possedere uno statuto, deve essere iscritta al Registro delle Imprese nella Camera di Commercio di riferimento dove ha sede legale la società stessa.
 

Le società di persone o microimprese

Il nodo cruciale per la nascita di una microimpresa sta nell'ubicazione di quest'ultima. Infatti, la sede legale, amministrativa e operativa dell'impresa deve essere situata nel medesimo posto.
Non possono avviare una microimpresa le società operanti o che vorrebbero inserirsi nella produzione di beni in agricoltura, commercio, servizi socio-assistenziali e formazione.

Queste società hanno caratteristiche simili alle ditte individuali, in quanto dal punto di vista contabile viene pagata prima l'Irap pari al 4,25% sul reddito dell'impresa, dopodiché viene ripartito l'utile tra i soci (in base alle diverse quote di partecipazione), ed infine si somma ciascun utile al reddito personale dei soci determinando così la propria quota Irpef.

Questa formula è particolarmente consigliata per imprese di piccole dimensioni con un numero ridotto di soci e di capitali, ad esempio per attività agricole, commerciali o di servizi.

I costi di costituzione e della gestione ordinaria sono sufficientemente contenuti e i giovani possono trarre beneficio in quanto possono avvalersi di finanziamenti e contributi regionali. Inoltre le procedure fiscali, contabili e tributarie sono agevolate.

Il rischio maggiore deriva dal fatto che tutti i soci (ad eccezione degli accomandanti delle Sas) hanno responsabilità illimitata, quindi in caso di fallimento i creditori possono rivalersi anche sul patrimonio privato dei membri della società. Inoltre, se un socio non copre i debiti, saranno gli altri a doverne rispondere. E' fondamentale la scelta di soci onesti, leali e professionali.
 

Tipologie di società di persone

- Società semplice (Ss) Tutti i soci solitamente hanno potere di rappresentanza e di amministrazione. E' una forma giuridica spesso utilizzata per attività agricole o per gestire patrimoni immobiliari.


- Società in nome collettivo (Snc) Per queste società non esiste un limite minimo di capitale sociale e tutti i soci hanno responsabilità illimitata. La gestione organizzativa e fiscale dell'azienda è sufficientemente agile.


- Società in accomandita semplice (Sas) Al contrario delle Snc, la responsabilità è mista. La caratteristica fondamentale è che i soci si dividono tra accomandanti e accomandatari. I primi hanno il compito di rispondere ai debiti sociali in relazione alla quota conferita e non hanno alcun potere amministrativo o di rappresentanza. I secondi invece gestiscono a tutti gli effetti l'attività e sono responsabili con tutto il patrimonio personale. La scelta di questa forma giuridica è consigliata agli imprenditori che vogliono coinvolgere soci per apportare capitale nell'azienda, da affiancare ai soci che invece partecipano soprattutto con la propria competenza professionale.
 

Le società di capitale

Per imprese di elevata consistenza è la scelta più adatta. I rischi sono alti in quanto gli investimenti sono elevati, ma se l'attività prende piede i profitti lievitano. E' previsto un amministratore o un consiglio di amministrazione e per le aziende Spa e Srl con capitale sociale superiore a 20.000 euro è necessario eleggere un collegio sindacale con funzione di controllo del rispetto da parte della società delle norme legali e fiscali.
Le tasse da pagare sono direttamente proporzionali al reddito conseguito dalla società, quindi non progressive, e corrispondono al 41,25% dell'imponibile (4,25% per l'Irap e 37% per l'Irpeg). Si suddividono gli utili e questi vengono aggiunti al reddito imponibile per calcolare l'Irpef dei singoli soci, i quali però godono di un credito di imposta per quanto già pagato dalla società.
La responsabilità dei soci dipende dalle quote di capitale che hanno investito e soprattutto non è personale, perciò i creditori non possono rivalersi sul loro patrimonio privato (ad eccezione dei casi in cui viene violata la legge da parte di uno o più soci).
Ci sono enormi vantaggi a livello fiscale in quanto gli utili dell'azienda sono liberamente gestibili, possono essere accumulati e distribuiti ai soci nei momenti fiscalmente più convenienti. La gestione aziendale può essere conferita anche a chi non è socio. Il ruolo dei soci passa in secondo piano rispetto ai capitali che loro stessi hanno investito.
Gli svantaggi hanno a che fare con le elevate spese di costituzione e di gestione in quanto gli aspetti burocratici e fiscali sono complessi. Il reddito fiscale è soggetto ad aliquota del 36%, quindi si avrà una maggiore tassazione nel caso in cui l'aliquota del socio è minore del 36%. In caso in cui non vengano rispettate le norme contabili e fiscali i soci sono esposti in termini di responsabilità sia dal punto di vista civilistico che penale. Fondamentale quindi affidare la conduzione dell'impresa a persone fidate ed esperte.
 

Tipologie di società di capitali

- Società a responsabilità limitata (Srl) Forma giuridica utilizzata per imprese di carattere non artigianale. Il capitale non può essere inferiore a 10.000 euro, è composto da quote le quali possono essere liberamente trasferite. Nelle votazioni in assemblea dei soci, il valore del voto è direttamente proporzionale alla quota che il socio possiede. Queste società non possono in ogni caso emettere obbligazioni.
- Società a responsabilità limitata unipersonale Si tratta di un'impresa con un unico socio, una specie di ditta individuale con le caratteristiche di una Srl. Poco utilizzata, perlomeno in Italia.
- Società per azioni (spa) Il capitale sociale è costituito da azioni e non può essere inferiore a 100.000 euro. Sono liberamente trasferibili come avviene per le quote delle Srl. I soci si suddividono gli utili in base alle azioni che possiedono.
- Società in accomandita per azioni Una via di mezzo tra le Sas e le Spa, in Italia poco utilizzata.
 

Le società cooperative

Esistono diversi tipi di cooperative:


- agricole: operano per la produzione, lavorazione e/o conservazione di beni agricoli

- di consumo: acquistano merci all'ingrosso e le rivendono a prezzi più vantaggiosi sia ai soci che a terzi - edilizie: costruiscono o acquistano immobili da vendere o affittare ai propri soci - di produzione e lavoro: producono beni e servizi di vario genere
Sono per certi aspetti simili alle società di capitali ma hanno una struttura concepita per uno scopo mutualistico. I soci devono essere almeno 9 e ciascuno non può avere una quota societaria superiore a 10.000 euro, 15.000 solo in alcuni casi previsti dalla legge. Il capitale sociale dipende dal numero di soci, perciò varia in relazione all'entrata o uscita di questi. E' vietato distribuire utili maggiori al 5% del capitale versato (ovviamente calcolati dopo aver rispettato i requisiti mutualistici). Un'altra particolarità è che i soci hanno il medesimo potere di voto indipendentemente dalla quota investita.
Questa forma societaria presenta enormi vantaggi di natura fiscale: quando le retribuzioni dei soci sono almeno il 60% delle altre spese, la cooperativa è esente dalle tasse Irap e Irpeg. I redditi che i soci percepiscono sono considerati come redditi da lavoro dipendente.
L'attività della cooperativa è finalizzata a trarre vantaggi per i propri soci, dando loro la possibilità di ottenere beni e servizi a costi vantaggiosi rispetto a quelli proposti dal mercato. La responsabilità dei soci può essere limitata o illimitata a seconda della tipologia scelta. Le cooperative possono godere di contributi regionali a condizioni favorevoli, contributi a fondo perduto e finanziamenti agevolati.
Il limite è costituito dal numero dei soci: devono essere almeno 9 e, se si vuole partecipare a gare d'appalto, ne occorrono 25. La cooperativa non è gestita saldamente da un individuo o da un gruppo ristretto e quindi è più soggetta a spaccature e incomprensioni. Il guadagno dei soci è costituito praticamente solo dalla retribuzione per il lavoro svolto.
 

Piccola impresa cooperativa

A introdurre questa nuova forma giuridica in Italia è stata la Legge Bersani (legge 266 del 1997). Queste cooperative sono più facilmente gestibili, il numero di soci va da minimo 3 a massimo 8, evitando così il rischio di cooperative formate da soci solo di nome e non di fatto. Sono particolarmente indicate per le forme artigianali dove i soci vogliono mantenere un buon livello di autonomia.
Il vincolo è che i soci siano esclusivamente persone fisiche, non sono ammessi soci in forma di persone giuridiche. Esiste una distinzione tra socio lavoratore e socio sovventore: quest'ultimo, pur non svolgendo una mansione all'interno della cooperativa, può ricevere un utile in funzione della quota sociale versata. Ogni socio apporta una quota massima di 80 milioni di lire (oppure 120 per cooperative che si occupano di manipolazione, trasformazione, conservazione e commercializzazione di prodotti agricoli) nel capitale sociale o, meglio definito, di rischio. Una quota o azione invece può valere 50.000 lire. Se dovesse cessare l'attività, il capitale di rischio versato inizialmente viene rimborsato ma il patrimonio della cooperativa viene destinato ad enti mutualistici.
Dal fatturato si attinge per gli stipendi, si sottraggono le spese, dopodiché il 20% degli utili rimasti si versa nella riserva legale della cooperativa, patrimonio non tassabile e indivisibile. Un altro 3% degli utili va ad incrementare il fondo mutualistico dell'associazione di cooperative a cui si appartiene. A questo punto l'utile restante è suddiviso tra tutti i soci.
E' come se fosse una piccola società semplificata, quindi gode di un regime fiscale più favorevole. Se i vincoli mutualistici descritti in precedenza sono rispettati, non occorre pagare l'Irpeg. Non necessita di un consiglio d'amministrazione ma solo di un presidente (a cui può essere affidata la rappresentanza legale), un vicepresidente, e un'assemblea dei soci che in pratica gestisce la cooperativa. Dal punto di vista dei contributi, i soci sono come dei dipendenti e il loro stipendio può essere aumentato del 20% in più rispetto alle retribuzioni correnti.
Quando la cooperativa si occupa di produzione industriale o artigianale occorrono capitali elevati per l'acquisto delle attrezzature necessarie e per il personale adeguato. Diventa fondamentale quindi recuperare finanziamenti pubblici, cosa non sempre facile da realizzare. Per questo motivo è utile rivolgersi ai servizi competenti che hanno lo scopo di fornire informazioni sulle opportunità esistenti e soprattutto sulle modalità e i criteri per ottenerle. Un buon punto di riferimento sul territorio sono le Camere di Commercio.

Le imprese artigiane

E' definita "artigiana" l'impresa che ha per scopo prevalente un'attività di produzione di beni, anche semilavorati, o di prestazioni di servizi, escluse le attività agricole, commerciali, di intermediazione di beni o ausiliare di queste ultime, di somministrazione di alimenti o bevande. L'impresa artigiana deve rispettare dei limiti dimensionali:


- fino a 18 dipendenti per l'impresa che non lavora in serie

- fino a 9 dipendenti per l'impresa che lavora in serie, purché con lavorazione non del tutto automatizzata

- fino a 32 dipendenti per l'impresa che svolge la propria attività nei settori delle lavorazioni artistiche, tradizionali e dell'abbigliamento su misura (apposita tabella allegata alla legge 443/1985)

- fino a 8 dipendenti per l'impresa di trasporto

- fino a 10 dipendenti per l'impresa di costruzioni edili


Le imprese artigiane devono iscriversi, entro 30 giorni dall'inizio dell'attività all'apposito Albo delle imprese artigiane. L'iscrizione comporta anche l'inserimento negli elenchi previdenziali (Inps) per il titolare, i soci partecipanti al lavoro ed eventuali familiari collaboratori.
 

Le forme giuridiche per l'iscrizione all'Albo delle imprese artigiane

- Impresa individuale

- Società in nome collettivo

- Società in accomandita semplice

- Società a responsabilità limitata con unico socio

- Società a responsabilità limitata pluripersonale

- Società cooperativa con soci contitolari


E' necessario che la maggioranza dei soci (o uno se i soci sono due) partecipino personalmente e manualmente all'attività. Nelle società in accomandita semplice tutti i soci accomandatari devono svolgere personalmente e manualmente il proprio lavoro nel processo produttivo. Nelle Srl pluripersonale la maggioranza dei soci partecipanti al lavoro deve possedere la maggioranza delle quote sociali e deve detenere la maggioranza negli organi deliberanti. L'iscrizione all'Albo viene disposta dalla Commissione provinciale per l'artigianato entro 60 giorni dalla notifica dell'apposita domanda.
 

Le Srl Artigiane pluripersonale

Con la legge 57/2001 è stata ammessa la possibilità di inserire fra le imprese artigiane anche le società a responsabilità limitata con più soci. Fra i soci sono così ammesse persone che mettono solo il capitale ma che per legge non possono lavorare nel processo produttivo dell'impresa.
Per rispettare il carattere artigianale i soci che lavorano nell'impresa devono avere la maggioranza delle quote del capitale sociale della Srl e detenere il controllo degli organi deliberanti dell'impresa (assemblea dei soci, amministratore unico o il consiglio di amministrazione qualora esso venga costituito). Per esempio, nel caso la Srl abbia due soli soci l'artigiano dovrà avere più della metà del capitale della Srl, mentre l'altro socio (che per legge non potrà lavorare) verserà la rimanente quota.
Il lavoro personale dei soci può essere anche intellettuale (es. tenere la contabilità) e non solo manuale, tuttavia esso deve essere utile al "processo produttivo" dell'impresa.

I vantaggi di una Srl artigiana pluripersonale

1. Il patrimonio personale dell'artigiano e della sua famiglia è separato da quello dell'impresa.

2. E' possibile avere soci finanziatori dell'impresa, cioè soci che mettono parte del capitale ma che non lavorano.

3. I soci che lavorano mantengono sempre il controllo della società.

4. Rende più facile l'accesso e riduce i costi del credito bancario

5. La trasmissione dell'impresa crea minori problemi

6. E' possibile utilizzare gli incentivi fiscali riservati alle sole società di capitale

7. La tassazione del reddito di impresa diventa proporzionale. La convenienza di tale forma di tassazione va però valutata caso per caso


Le Srl con più soci hanno alcuni obblighi propri delle società di capitali, fra cui quello della redazione del bilancio dell'impresa secondo principi contabili fissati dalla legge. Tutti i soci hanno il diritto a partecipare agli utili della Srl, anche se è possibile fissare quote diverse - per i soci - di ripartizione degli utili. Ogni socio ha il diritto di intervenire alle assemblee delle Srl (ma non è obbligato, quindi non si può escluderlo dalla società se non partecipa) e di votare.
 

Progettazione 2007-2008 - 2009  *  Sportello Multifunzionale 024/02/AG

Sito in rete dal 01/09/2007