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Infine bisogna evidenziare pratiche di costruzione dell’identità in controtendenza rispetto al modello delineato, che richiamano in causa la dislocazione, la moltiplicazione, la fluidificazione, la riconfigurazione delle identità e che rispondono a modelli decostruttivi, presenti ma non dominanti: queste sono l’interpretazione, la costruzione dell’anonimato, l’occultamento, la falsificazione.
In sintesi i processi di costruzione dell’identità su Lumen et Umbra, così come emergono alla luce della nuova prospettiva, risultano marcatamente differenti rispetto a quelli, potenzialmente decostruttivi, indicati dal postmodernismo radicale: infatti è evidente che vengono riprodotte e declinate in modo specifico le stesse regole sociali che prescrivono comunemente unicità, coerenza e fissazione nel tempo dell’identità personale dei soggetti. La comunità dei giocatori che agisce nel Mud, infatti, dà forma alle possibilità tecniche offerte dagli strumenti di comunicazione telematica sfruttandole per supportare tale modello di soggettivizzazione.

Nella consueta dicotomia sociale-tecnologico, è quest’ultimo aspetto ad essere costruito e strutturato su quello sociale perché ne riproduce analoghi modelli e dinamiche: innanzitutto l’infrastruttura della comunità deriva da operazioni di selezione e coordinamento di strumenti tecnici differenti che rispondono a precise esigenze definite a livello sociale ( come l’esigenza di spazi privati o di mezzi comunicativi non sincronici); inoltre ognuna di queste tecnologie, sempre coerenti ad esigenze definite in luogo sociale, è passibile di modifiche ed adattamenti anche a livello di codice. Il livello tecnologico ha sicuramente una rilevanza ed una portata sul processo sociale di costruzione del sé ma è necessario sottolineare che, a monte, esso stesso riflette, è permeato, e contiene inscritta una politica ed una ideologia dell’identità

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