![sorrento](_derived/sorrento.htm_cmp_asorrento010_vbtn.gif)
![informazioni](_derived/informazioni-generali.htm_cmp_asorrento010_vbtn.gif)
![storia di sorrento](_derived/storiadisorrento.htm_cmp_asorrento010_vbtn.gif)
![musei](_derived/musei.htm_cmp_asorrento010_vbtn.gif)
![tradizioni](_derived/tradizioni.htm_cmp_asorrento010_vbtn.gif)
![mitologia](_derived/mitologia.htm_cmp_asorrento010_vbtn.gif)
![luoghi caratteristici](_derived/luoghi-caratteristici.htm_cmp_asorrento010_vbtn.gif)
![le spiagge](_derived/sorrento-spiagge.htm_cmp_asorrento010_vbtn.gif)
![luoghi penisola](_derived/luoghi-penisola.htm_cmp_asorrento010_vbtn.gif)
![foto di sorrento](_derived/foto%20di%20sorrento.htm_cmp_asorrento010_vbtn.gif)
![dintorni](_derived/dintorni.htm_cmp_asorrento010_vbtn.gif) |
La Chiesa, posta di fianco al Chiostro, nella sua struttura ha subito vari
interventi di restauro. La facciata in travertino, eseguita nel 1926,
riproducendo la composizione architettonica preesistente, presenta un finestrone
centrale ed un timpano fiancheggiato da anfore, mentre alla sommità è
collocata la statua della Madonna Immacolata.
Il portone ligneo del 1500 fu acquistato nel 1947 dalla soppressa chiesa della
S.S. Trinità. Ai lati, in due nicchie, furono inseriti due affreschi del '700
raffiguranti S. Antonio da Padova e S. Giacomo della Marca, venuti alla luce
durante il restauro del 1926 e provenienti dal precedente prospetto.
All'interno la chiesa presenta un'unica navata centrale con copertura a volte,
dove il gusto barocco è riconoscibile nelle ricche decorazioni in stucco.
L'altare maggiore risale alla fine del '600; è in marmo riccamente ornato, con
due busti d'angelo ai lati. La tela posta sull'altare rappresenta S. Francesco
che riceve le stimmate. L'opera, datata 1737 è firmata Antonio Gamba,
allievo di Francesco Solimena, è caratterizzata da un forte chiaroscuro.
![Interno della chiesa di San Francesco](../images/sfrancesco_interni.jpg)
Su ciascuno dei due lati si aprono tre cappelle: nella prima a destra è
conservata una statua lignea raffigurante Il Santo con il Cristo Crocifisso,
proveniente dall'altare maggiore e donato nel 1663 dalla nobile famiglia
Vulcano. Nella
prima delle tre cappelle di sinistra si può invece notare uno squarcio di una
colonna tufacea che faceva parte della vecchia costruzione. Più evidenti e
significativi sono gli elementi architettonici in tufo del sec. XIV portati alla
luce durante i recenti lavori di restauro ad una piccola sala annessa alla
chiesa: un arco sorretto da colonne che terminano in capitelli ricchi di
decorazioni floreali.
Due pregevoli tele sono conservate nella terza cappella a destra: sull'altare Il
Transito di San Giuseppe di gusto tardo manieristico; l'altra tela di forma
ovale, sulla parete sinistra, rappresenta S.Antonio Abate con Santa, ed è
riconducibile ad un seguace dello Stanzione.
I dipinti raffiguranti i Santi francescani S.Biagio e S.Lucia, posti negli ovali
ai lati degli altari, sono di modesta fattura. I confessionali lignei risalgono
al 1800.
Della trecentesca ristrutturazione francescana, oggi resta soltanto un'arcata
angioina posta in coincidenza del passaggio dalla vecchia sacrestia alla chiesa,
i cui capitelli presentano una decorazione a motivi vegetali, che alleggerisce
l'impianto cubico di gusto romanico. Con il restauro dei primi decenni del
secolo XX, la navata centrale fu coperta da volte, le cappelle laterali rifatte,
fu realizzato l'attuale presbiterio, con il prolungamento dell'abside e il coro
cinquecentesco sostituito da un impianto a T con al centro il nuovo altare.
|