Organizzazione statale

anche qui schema con sopra stato e sotto aziende e ammin. pubbl. e sopra home

amministrazione     -->«Due tendenze tengono il campo: l’una socialista, che vorrebbe ancora accrescere la mostruosa mole dei monopoli di Stato; l’altra che si oppone ad ogni nuovo monopolio, non solo, ma vuole smobilitare lo Stato di tutto il fardello insopportabile delle sue gestioni economiche. Il fascismo è antimonopolista» - (Benito Mussolini, Il popolo d’Italia, 7 gennaio 1921)

L------ dello stato si suddivide oggi in settore privato e settore pubblico; con la socializzazione il settore pubblico viene a scomparire, sostituito dal privato con affidamento su appalto ad aziende di servizi pubblici. Quindi nel liberismo oggi come oggi il massimo dell’efficienza non è assolutamente raggiungibile dato che in esso, a causa delle differenze economiche tra persone, non è possibile eliminare del tutto ogni forma di direzione statale ed affidarla al settore privato. Solo eliminando la proprietà accentrata ed il lavoro subordinato sarebbe possibile realizzare uno sviluppo definitivo del capitalismo. 
Non sarebbe possibile poter mantenere dipendenti pubblici in quanto questo contrasterebbe ipocritamente con la filosofia basale della socializzazione, in quanto significherebbe che lo Stato stesso dovrebbe stabilire dei salari. Quindi anche polizia, esercito, giustizia ecc, dovrebbero essere socializzati, il che in fondo cambierebbe solo la forma e non la sostanza, in quanto la responsabilità statale verrebbe a mancare solo nell’attuale forma simbolica, non nei risultati effettivi.

Lo Stato è oggi ipertrofico, elefantiaco, enorme e vulnerabilissimo, perché ha assunto una quantità di funzioni di indole economica, che dovevano essere lasciate al libero gioco dell’economia privata. Lo Stato oggi fa il tabacchino, il postino, il ferroviere, il panettiere, l’assicuratore, il navigatore, il caffettiere, il biscottiere, il bagnino, ecc., ecc. Ogni azienda statale è un disastro economico” (Benito Mussolini, Il popolo d’Italia, 7 gennaio 1921)<--    amministrazione

solo qui      -->Per quanto riguarda la pubblica amministrazione, si veda la pagina amministrazione. Per quanto riguarda organismi di servizio pubblico oggi prettamente statali quali polizie, procure, esercito, ecc, oggi difficilmente privatizzabili in quanto --------, semplicemente resterà tutto immutato, con l’eccezione che cambierà la forma di amministrazione, da pubblica ad autonoma, anche per il finanziamento. mettere su giustizia  -->- è già su giustizia? -Quindi, in sostanza, per esempio per quanto riguarda le procure, non è che da un momento all’altro una società possa prendere il posto di un’altra lasciando disoccupati i giudici e sostituendoli in toto con altri. Vi saranno precise regole a -----, spiegate nella pagina appalti.        Sarà un evento piuttosto raro, per il semplice fatto che quella che già detiene il ruolo verrebbe a tenere il coltello dalla parte del manico nell'azione di adeguare i propri prezzi per impedire il subentrare di una possibile aspirante concorrente. Quindi per ogni provincia la procura rimarrà (perlomeno inizialmente) quella che è oggi, ovviamente col normale ricambio interno dei soci (giudici) come qualunque azienda, ma rispetto ad oggi subordinato al libero accordo diretto tra l’azienda procura ed aspirante (ed eventuale uscente), non più a concorsi pubblici. --- ma in casi come questo secondo titoli di studio ---  Vi sarebbe certamente una mobilità ed un ricambio, ma perlopiù interne all'azienda detentrice del servizio o come ingressi dal mondo della scuola e uscite per pensionamento. Le procure riceveranno finanziamento solo da spese processuali, non più dallo Stato, ragion per cui la concorrenza avverrà solo su questo piano: per quanto monopolistica per provincia, si tenga conto che gli imputati potranno anche scegliere se farsi processare in un altra delle procure del territorio nazionale (pagando una buonuscita stabilita dallo Stato alla procura competente per territorio). Si veda corporazione giustizia. <--     mettere su giustizia

Impostazione simile per polizia e altri organismi statali oggi difficilmente privatizzabili, come esercito carabinieri, guardia di finanza. Ma per queste ultime tre non sussistendo un monopolio territoriale potranno (e probabilmente lo faranno) sorgere e scomparire continuamente nuove aziende concorrenti, oltre al ricambio umano in quelle già esistenti. Differenza rispetto ad oggi, per esse sarà il metodo di finanziamento, soprattutto autonomo, basato sulle taglie. Si veda corporazione pubblica sicurezza

Per l'esercito si veda corporazione difesa.     

fare schema apposito su variazione di modalità di voto per polizia nazionale e azienda cassazione (vota per ----) e carabinieri, polizia regionale, azienda appello (vota per ----) 

Anche per le aziende di proprietà pubblica la socializzazione di esse richiederà una cifra da versare allo Stato o all’ente locale proprietario da parte degli acquirenti, loro ex dipendenti o meno. Questa cifra sarà probabilmente basata su quello che eventuali probabili nuovi entranti (ovvero non ex dipendenti pubblici o comunque non di quel preciso ufficio) offriranno di pagare per entrarvi, permettendo a chi già dentro (in quanto ex dipendente) di alzare questa cifra per impedirne l’ingresso, offrendola loro all’ente cedente. Ne consegue che gli attuali dipendenti pubblici avrebbero “diritto di prelazione” nel loro ufficio, ma che il costo di acquisto non sarà nullo come si potrebbe immaginare (e come sarebbe partendo da un sistema comunista). Questo eviterà differenze finanziarie nei costi iniziali tra le aziende socializzate dal privato e quelle socializzate dal pubblico altrimenti favorevoli a queste ultime.

questo mettere su amministrazione?  --> L’efficienza della socializzazione delle proprietà pubbliche avrà anche risvolti evidenti nella razionalizzazione del progresso urbanistico eliminando gli attuali conflitti di competenze, i quali provocano nocumento soprattutto come ostacolo alla realizzazione di opere di interesse pubblico, su cui ci sono in ogni città d’Italia esempi notevoli, di immobili o di aree inutilizzate o sottoutilizzate per decenni sulle quali altri enti pubblici potrebbero aver interesse ad un utilizzo efficiente ma vengono bloccate da gelosie burocratiche a causa delle quali non riescono ad avere la possibilità di ottenerne la disponibilità. La socializzazione come privatizzazione totale delle proprietà ne accollerebbe la responsabilità diretta sia come onori che come oneri, ed imponendo una tassa sui lotti (vedi corporazione edilizia) ogni azienda proprietaria sarebbe interessata a cedere al demanio quelli superflui rendendoli quindi disponibili ad altre aziende che siano interessate ad un loro uso efficiente. In modo che non si ripetano più le aberrazioni di aree potenzialmente utilizzabili lasciate abbandonate, vedi ex gasometri, ex parchi ferroviari, ex magazzini generali, ex zone militari (esempio classico, l’Arsenale di Venezia). Senza necessità di sbandierate “riqualificazioni” salutate propagandisticamente come dovessero essere eventi da considerare straordinari. Ovviamente non tutti i mali vengono per nuocere

Io ringrazio Dio per l’inefficienza del governo. Se il governo fa cose cattive, c’è solo l’inefficienza che impedisce al danno di diventare più grande” (Milton Friedman)  

Ma il sistema socializzato coniugherà efficienza con bontà.

La socializzazione delle proprietà pubbliche avverrà in contemporanea al decreto della supertassazione, e sarà anche grazie alle cifre (per quanto ridotte) così incamerate che lo Stato potrà far fronte alle eventuali cifre fornite col credito sociale tramite le banche (qualora esse lo richiedessero) sotto forma di prestito statale alle banche. Questa richiesta sarà piuttosto limitata perché gli acquirenti preferiranno sempre utilizzare prima di tutto i propri risparmi piuttosto che un prestito con interesse, facendovi ricorso solo in aggiunta quando le proprie disponibilità personali si rivelassero insufficienti. Inoltre il ricorso al credito sociale sarà sicuramente limitato alle aziende di medie dimensioni, in quanto per quelle minori sarà preferito il ricorso al pagamento rateale, e per quelle maggiori alle obbligazioni. Quindi inizialmente i conti statali ne avranno certamente un utile netto. Difatti durante questa prima fase della socializzazione, in previsione di possibile carenza di fondi bancari (peraltro improbabile) lo Stato manterrà un basso tasso di sconto per il prestito pubblico alle banche.<--     solo qui 

credito    -   fiscalità monetaria      -->E la socializzazione delle banche private, che dovrà necessariamente avvenire prima di tutto il resto, sarà realizzata con credito sociale messo a disposizione dalle banche ex partecipate pubbliche (qualora ve ne fossero).<--   credito   -   fiscalità monetaria 

sanità   -   imposte   -   aziende   --> mettere anche su servizi sociali  -->Grazie alla razionale omogeneizzazione dei poteri d’acquisto sarebbe possibile anche eliminare la proprietà pubblica nei sistemi sociali quali quelli sanitari e scolastici ad esempio, che verrebbero anch’essi socializzati ossia privatizzati ai loro lavoratori. A tale scopo nell’eventualità di rilevanti spese sanitarie impreviste verrebbe favorita fiscalmente la diffusione dell’assicurazione sanitaria, fermo restando il fatto che tutti avrebbero la possibilità di fare fronte a questa spesa assicurativa, in quanto essa rientra tra i beni oggi “indotti” che con la socializzazione subirebbero una svalutazione, tanto maggiore perché compensata dall’ampia diffusione (aumento di domanda di un bene non rivale, ovvero sul cui prezzo i consumatori non concorrono tra loro) e alla libera concorrenza, nonché al fatto stesso che non pesando più sulle imposte il SSN, la spesa per l’assicurazione verrà a sostituire equamente la cifra precedentemente (oggi) sottratta con la parte di imposte per il SSN e per l’INAIL. Ciononostante l’assistenza sanitaria gratuita permarrà presso le cliniche universitarie ----link----. <--     sanità

imposte   -   aziende   -->Per la scuola verrebbe favorita la messa a disposizione tramite le banche di un credito formativo destinato ad essere restituito durante l'arco della vita lavorativa, ed integrato con borse di studio a fondo perduto (a carico delle istituzioni territoriali o delle corporazioni interessate) contingentate, basate sui voti scolastici e finalizzate all’instradamento delle specializzazioni sulle previsioni di tendenza delle necessità produttive (l’ex “mercato del lavoro”).

Stante tuttociò (e quanto verrà spiegato nelle altre pagine) è prevedibile che la spesa pubblica si riduca notevolmente, e con essa il peso fiscale demandato e da ottenere.  <--    aziende

 

il credito formativo non viene coperto dalla polizza sul fallimento, in quanto personale e usufruito ----, ma dallo Stato.

differenza tra debiti normali e cr soc e form: copertura assicurativa privata
per differenziare sociale da normale: in caso di ----- o di morte la riscossione di quello sociale prevede anche gli interessi, quello normale no - la differenza sarà anche che essendo coperto dallo stato sarà riscosso subito, metre per quello normale vi è l'attesa dell'iter

pensione minima 400 euro, quindi un nucleo familiare di marito e moglie: 800 euro

 

regione – provincia - comune  -  imposte   -->In generale le norme sia fiscali che amministrative che saranno proposte in tema di enti locali si possono definire “federalismo comunale” ovvero basato sui comuni anziché sulle regioni. Difatti i compiti di Stato, regioni, e province saranno diminuiti; le regioni a statuto speciale abolite (dato che l’autonomia sarà praticamente diffusa a tutte le regioni, ed anche maggiore di quella delle attuali regioni a statuto speciale).<--  imposte  -  regione – provincia - comune

 

solo qui   -->È necessario che l’autorità suprema dello Stato rimetta ad assemblee minori ed inferiori il disbrigo degli affari e delle cure di minore importanza in modo che esso possa eseguire con più libertà, con più forza ed efficacia le parti che a lei sola spettano [...] di direzione, di vigilanza, di incitamento, di repressione, a seconda dei casi e delle necessità” (Da Quadragesimo Anno di Pio XI, 1931)<--    solo qui

 

imposte (di bollo) pagamenti per servizi a amministratori sostituiscono imposta di registro e imposta di bollo 

redistribuzione da stato in giù a scaglioni di 100.000 (regioni) 10.000 (province) 1.000 (comuni) 100 (quartieri) - redistribuzione = trasferimento - regioni, province, comuni, ecc: finanza derivata

Lo Stato non può accumulare fondi nei suoi conti correnti. Regioni, comuni, province possono accumulare in conti bancari fino a un massimo - comuni 10.000 - province 100.000 - regioni 500.000? con interesse? direi di si

imposta statale personale: benché questa a differenza di quella al dif civ non sia flessibile, il dif civ potrà vagliare i casi nei quali pagare lui per l'indigente anche l'imposta statale.

appello sulle multe a prefettura -  emendamenti a leggi da proporre direttamente all'amministratore che la promulga

 

Lo stato e gli altri enti locali non avranno più responsabilità civile, ma ce l'avranno i singoli amministratori, anche sul loro staff; si consideri che saranno coperti dalla polizza sulle responsabilità penali; nel caso di danni derivati da licenze la copertura sarà al massimo per la cifra barriera che -------.

Il sistema dei veti - qui o su amministrazione???

 

una provincia decide di cambiare regione, il presidente regionale pone il veto, il presidente del consiglio o della repubblica può ribaltare il veto e permettere alla provincia di cambiare regione. 
il tar solo per contenzioni riguardanti cittadini contro amministrazioni (espropri, ecc) (e non tra amministratori o tra cittadini ed aziende o amministratori e aziende). Il cittadino vi farà probabilmente ricorso solo dopo aver già provato con richiesta di veto a sindaco (verso difensore civico) o presidente provinciale (verso comune) quando cassato, dato che dal presidente regionale in sù la richiesta di veto sarebbe troppo onerosa rispetto al tar (ed i rispettivi prezzi faranno in modo che si opti per uno o per l'altro, adeguando di conseguenza i rispettivi prezzi su concorrenza). Anche quando la richiesta di veto parta già dal livello regionale (quindi verso la provincia) in sù, il ricorso al tar potrebbe dimostrarsi meno oneroso. Le delibere del tar potranno essere appellate solo dall'amministratore coinvolto alla cassazione, valutando esso se ciò valga il maggior costo del ricorso ad essa. In ogni caso l'ultima parola sarà del presidente della Repubblica anche come presidente del Csm. - tar: common law? 

schema veti   

danni causati da licenze ottenute per falle su piani regolatori - tar -

i contenziosi tra cittadini e aziende (caso --possibile-- per banche, assicurazioni, -----) invece attraverso il difensore civico sarà ---- alle rispettive autorità amministrative indipendenti (introito per esse da taglia aziende sconfitte)

 

 

http://it.wikipedia.org/wiki/Ordine_delle_cariche_della_Repubblica_Italiana  (elenco cariche) 

 

Avvocatura dello Stato

Camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura

Accademia Nazionale dei Lincei

Consiglio Nazionale delle Ricerche

Tribunale Superiore delle Acque Pubbliche

 

 

 

 

Presidente della Repubblica

pubblica sicurezza   --> I prefetti saranno controllori dell'operato delle forze di polizia a livello territoriale regionale; i questori a livello provinciale. Entrambi faranno parte dello staff del presidente della Repubblica e quindi da esso nominati e finanziati. Saranno sottoposti a penalità finanziarie per ogni reato maggiore avvenuto (risolto o meno) nel loro territorio di competenza, da parte del consiglio di Stato. <--    pubblica sicurezza 

presidente repubblica: assegno, dotazione, apparato

 

solo qui  -->

Corazzieri

Il corpo dei corazzieri non sarà più una forza meramente rappresentativa, ma diverrà una forza di elite agli ordini diretti del presidente della Repubblica (esercito e carabinieri saranno agli ordini diretti del ministro della difesa, presidente della Repubblica, presidente del Consiglio, dietro avvallo di consiglio dei ministri. Carabinieri in servizio di polizia agli ordini del ministro di pubblica sicurezza. Polizia statale agli ordini del ministro di pubblica sicurezza come interim dell’interno) ----------- . Il reggimento dei corazzieri farà parte del consorzio carabinieri, 3.200 uomini più volontari. - che saranno centralizzati a Roma, ma con un rappresentante presente in ogni provincia a coordinare i volontari (guardia presidenziale), più due distaccamenti a Milano e Napoli per supportare il servizio di controllo presidenziale sulle restanti forze dell'ordine e militari. 

 

I corazzieri opereranno controlli a campione sull’operato delle forze dell’ordine locali, e della polizia militare.   <-- solo qui 

Candidabili a

chi lo sfiducia

Necessari: 

50% presidenti regionali + 30% presidenti provinciali + 10% sindaci + 5% difensori civici + 40.000 firme popolari

oppure

quando uno qualunque di questi raggiunga il 90%, basterà il 5% di tutti gli altri, ma + 100.000 firme popolari 

chi lo elegge e lo finanzia

Lo eleggono le giunte regionali. 

Finanziamento: una quota fissa + una variabile in percentuale sulle entrate statali annue: 0,05% - penalità per statistica crimini 

Quirinale gratis (appalto statale)? - altro a suo carico

 

 

Presidente del consiglio delle corporazioni 

(o dei ministri)

 

Candidabili a

chi lo sfiducia

chi lo elegge e lo finanzia

 

prende i compiti del Ministero dello Sviluppo Economico gestisce il Fondo per gli interventi al salvataggio e ristrutturazione delle imprese (abolito, lasciato 
solo a prestito bancario privato)
, nonché l'Albo degli esperti in innovazione tecnologica, cura gli accordi sulle reti dell'energia, per l'industria, tutela del cittadino consumatore, le liberalizzazioni, sorveglia l'alto commissario per la lotta alla contraffazione, cura il sistema nazionale del gas naturale, si occupa delle ispezioni straordinarie sugli enti cooperativi, del prezzi dei combustibili, l'osservatorio per il settore chimico, l'ufficio nazionale minerario per gli idrocarburi e la geotermia, l'osservatorio siderurgico.

Inoltre, bisogna ricordare che il settore comunicazioni è governato dall'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni - AGCOM , autorità amministrativa indipendente istituita dalla legge 31 luglio 1997 n. 249, sottraendo le competenze sulla regolazione del settore comunicazioni al Ministero. L'Autorità agisce attraverso i CORECOM, i Comitati regionali per le comunicazioni presenti in tutte le regioni italiane, 

Invece, il settore dell'energia elettrica e il gas è governato dall'autorithy di settore, istituita ai sensi della legge 14 novembre 1995 n. 481, ossia l'Autorità per l'Energia Elettrica ed il Gas - AEEG, al fine di garantire la correttezza del mercato delle energie.

Il Ministero è strutturato in 4 dipartimenti:

il Dipartimento impresa e internazionalizzazione, suddiviso in 6 direzioni generali: 
DG per la politica industriale e la competitività; 
DG per la lotta alla contraffazione - Ufficio Italiano Brevetti e Marchi; 
DG per il mercato, la concorrenza, il consumatore, la vigilanza e la normativa tecnica; 
DG per le piccole e medie imprese e gli enti cooperativi; 
DG per la politica commerciale internazionale; 
DG per le politiche di internazionalizzazione e la promozione degli scambi. 
il Dipartimento per lo sviluppo e la coesione economica, suddiviso in 3 direzioni generali: 
DG per la politica regionale unitaria comunitaria; 
DG per la politica regionale unitaria nazionale; 
DG per l'incentivazione delle attività imprenditoriali. 
il Dipartimento comunicazioni, suddiviso in 3 direzioni generali: 
DG per la pianificazione e la gestione dello spettro radioelettrico; 
DG per i servizi di comunicazione elettronica e di radiodiffusione; 
DG per la regolamentazione del settore postale. 
il Dipartimento energia, suddiviso in 3 direzioni generali: 
DG per le risorse minerarie ed energetiche; 
DG per la sicurezza dell'approvvigionamento e per le infrastrutture energetiche; 
DG per l'energia nucleare, le energie rinnovabili e l'efficienza energetica. 
Ogni dipartimento prevede 2 uffici del personale di livello dirigenziale non generale.

Dipende dal ministro anche l'Istituto Superiore delle Comunicazioni e Tecnologie dell'Informazione - ISCOM.

Il Ministero dello Sviluppo Economico a livello periferico è strutturato in diversi uffici:

l'Ufficio Italiano Brevetti e Marchi - UIBM , che è l'ufficio preposto alla tutela delle opere dell'ingegno sul territorio italiano; 
le Camere di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura - CCIAA, in n. di 104, diffuse su tutte le provincie italiane, pur non essendo direttamente dipendenti dal Ministero, sono sottoposte alla sua vigilanza; 

Il dicastero vigila sui seguenti enti o società:

l'ICE, l'Istituto nazionale per il Commercio Estero, ente pubblico che ha il compito di sviluppare i rapporti economici e commerciali italiani con l'estero, sotto la sorveglianza del Ministero dello Sviluppo Economico. L'ICE ha sede a Roma, 16 uffici in Italia e 115 uffici in 84 Paesi del mondo; 

 

 

 

governo

“Il governo migliore è quello che meno governa” (didascalia dell’“United States Magazine and Democratic Review”) 

Ralph Waldo Emerson scrisse qualcosa di simile nel suo Politics (1844): “Per cui meno governo abbiamo, meglio è - più ridotto il numero di leggi e il potere che è delegato” su un governo a far questo. 

Il potere esecutivo, generalmente posseduto da un'istituzione denominata "governo", è in prima istanza il potere di applicare le leggi, distinto dal potere legislativo, che è il potere di fare le leggi, mentre il potere giudiziario è il potere di giudicare, ed eventualmente punire, chi non rispetta le leggi. Il potere esecutivo è esercitato da organi che eseguono le prescrizioni delle leggi e attuano in concreto le pubbliche finalità. La separazione tra i tre poteri è volta a garantire l'imparzialità delle leggi e della loro applicazione.
I suoi compiti sono molti, è incaricato di:

far rispettare l'ordine e la legge attraverso la gestione delle forze di polizia e dei penitenziari 
condurre la politica estera dello stato 
dirigere le forze militari 
dirigere i servizi pubblici e la pubblica amministrazione 
Secondo lo Statuto Albertino il potere esecutivo spettava al sovrano. Secondo una prassi costituzionale, improntata sul modello inglese, di fatto il potere esecutivo fu affidato al Governo il cui presidente del consiglio era di designazione regia, ma che doveva godere della fiducia del Parlamento


separazione dei poteri
organismi di diritto pubblico: Nell'ordinamento italiano e in quello degli altri stati appartenenti all'Unione Europea l'organismo di diritto pubblico è un soggetto giuridico collettivo, non necessariamente appartenente al settore pubblico, individuato per la prima volta dalla Direttiva n. 92/50 come «qualsiasi organismo istituito per soddisfare specificatamente bisogni di interesse generale aventi carattere non industriale o commerciale». Si tratta, dunque, di soggetti giuridici patrimonializzati o controllati o sovvenzionati dallo Stato o da un altro ente pubblico.

votazioni consiliari consentite con che regole? 1 assessore chiede? 5? cittadini?

su città prigione vi sarà una sezione esterna per personaggi necessitanti di scorta di basso livello