Stabialé
- Anno V n°4 - Domenica 13 febbraio 2000 |
SPECIALE
LA VOCE STORICA DI C.MARE
Il 19 febbraio festeggia il ventunesimo compleanno l'unica emittente
radiofonica locale a "conduzione familiare". Viaggio all'interno di Radio
Boomerang...
Compiere 21 anni e non dimostrarli. Con uno spirito sbarazzino, infatti, Radio
Boomerang si ripropone ai suoi affezionati ascoltatori migliorando la qualità del segnale
e permettendo la ricezione dei suoi programmi in tutta la città: "Ho trasferito la
sede nella zona di Quisisana afferma zì Catiello come viene affettuosamente
chiamato dai suoi collaboratori il proprietario Catello Testa - una posizione più elevata
che ci permette di entrare nelle case di tutti gli stabiesi. Un obbligo per noi che siamo
la Radio più antica di Castellammare essendo nati il 19 febbraio 1979 e che vogliamo
continuare a diffondere le melodie napoletane intervallate da programmi culturali,
sportivi e quelli rivolti alle tematiche sociali della nostra città". Uno degli
appuntamenti più ricorrenti del palinsesto dellemittente stabiese è certamente la
trasmissione sportiva "Sport Boomerang" in onda il venerdì dalle 18,00 e
condotta magistralmente da Gianfranco Piccirillo che, anche nella versione domenicale, da
ampio spazio a tutti i tifosi che telefonicamente possono commentare le vicende della Juve
Stabia: "Seguiamo con questa trasmissione le gesta della squadra gialloblù dai tempi
dei campionati dilettanti; è stata davvero una grande emozione raccontare in questi anni
lavvincente galoppata delle vespe sino alle soglie della Serie B senza però
tralasciare altri eventi quali campionati minori, Calcio a 5, Canottaggio, Basket e tutti
gli sport in cui si sono affermati atleti stabiesi". In tanti anni molti ospiti
illustri hanno fatto visita agli studi in via S. Vincenzo, molti si sono contraddistinti
per la particolare affabilità con gli ascoltatori: "Ricordo con molto piacere
continua Piccirillo la simpatia di Gaetano Musella, la prolissità dialettica
dellavvocato Maglione e il confronto tecnico tra Paolo Specchia ed il nostro
Gioacchino di Capua, un vero esperto della Serie C. Ma su tutti ha fatto epoca il
divertente "italiano" del tedesco Dirk Vollmar giunto nella stagione 96/97 alla
corte di Roberto Fiore". Tante volte la Radio ha rappresentato anche un portafortuna
per chi ha partecipato al programma settimanale: in particolare Marco De Simone che due
giorni dopo, nella gara contro il Chieti, realizzò tre memorabili reti, e Fabio Fabbri
che da quella trasmissione mantenne una lunga imbattibilità nel torneo di C2.
Questanno ha beneficiato della buona sorte anche il bomber Di Nicola, primo ospite
dei nuovi studi in via S. Andrea, che ha poi realizzato gol a raffica. "Non
dimentichiamo aggiunge Peppino Testa, il cuore pulsante della Radio le tante
vincite totalizzate dai radioascoltatori grazie ai nostri consigli su Totocalcio, Totogol
e Scommesse. Tra i due "sette" ed alcuni "dodici", la Radio ha
elargito più di 10 milioni oltre ai magnifici premi settimanali messi in palio dai nostri
sponsor per chi indovina i quiz da noi elaborati". "Ringrazio tutti coloro che
in questi anni hanno animato la Radio maturando qui la loro prima esperienza continuata
altrove continua il giovane Testa la cui attività radiofonica è cominciata nel
78 con Radio Europa One -. Nello storico staff delle voci famose vi sono anche
Riccardo Somma, linviato da Ancona, Massimo Avino, la voce dal S. Paolo di Napoli,
Peppe Amore, lintervistatore del Menti e Rino Talente, il DJ che piaceva alla gente.
Tra i fedeli ascoltatori che ancora ci seguono quotidianamente, invece, menziono con
particolare gioia, il nostro simbolo Suor Stefania Iorio compassionista, appassionata di
calcio meravigliosamente rappresentato nelle sue poesie , il signor Landolfi, esperto di
statistiche calcistiche e Roberto Molinari, talent scout di giovani calciatori".
Anche per i prossimi anni ci si attende che rimarrà immutata laccoppiata vincente
composta da calcio e musica e che questa emittente continui a dare spazio anche ai giovani
artisti come anni fa capitò a personaggi allora poco conosciuti come Federico Salvatore e
il caschetto biondo Nino DAngelo.
Massimo Avino
|
|
|
|