Stabialé - Anno V n°4 - Domenica 13 febbraio 2000

CONOSCIAMO L'AVVERSARIO: IL GUALDO
ARCOLEO: VIETATO SBAGLIARE
Ad un punto dai play out il Gualdo è una delle delusioni del torneo. Rientra Balducci.

 

Raffaele Costantino: E' lui il grande assente a CastellammareCon due vittorie e tre pareggi il Gualdo è in serie positiva da cinque giornate, una boccata d’ossigeno necessaria per rinverdire un po’ la classifica ma non sufficiente per allontanarsi dalle zone meno nobili della graduatoria. Oggi il Gualdo è ancora ai margini della zona play out distanti appena un punticino. Una situazione che ad inizio stagione nessuno immaginava tenuto conto degli investimenti effettuati dal patron Barberini durante il mercato estivo. Partito per disputare un campionato con ambizioni d’alta classifica il team biancorosso ha tradito le attese e complice una serie di episodi sfortunati si vede costretta a ridimensionare i programmi. La stagione era iniziata con Enrico Nicolini in panchina esonerato dopo i primi risultati altalenanti che avevano visto un Gualdo troppo balbettante. Al posto di Nicolini ecco giungere in Umbria Ignazio Arcoleo, palermitano verace e con una gran voglia di ritornare ai fasti di un tempo Il tecnico siciliano ci ha messo un po’ di tempo per trovare la quadratura del cerchio ma le colpe non sono tutte sue. Il campionato è andato via, finora, tra alti e bassi anche se il nuovo corso, inaugurato con gli innesti di un folto gruppo di giocatori voluti dallo stesso Arcoleo, ha prodotto i benefici richiesti, se non altro perché il tecnico palermitano di nascita può finalmente non angosciarsi troppo per le numerose assenze che continuano a falcidiare il gruppo. Tante le defezioni che hanno colpito la squadra le più gravi rappresentate dai tormenti fisici di Tedoldi e Marcuz. Senza dimenticare il grave infortunio che ha colpito Raffaele Costantino. Lo stabiese di nascita sarà il grande assente della sfida del Menti a causa della rottura dei legamenti. Per lui, dunque, è da considerarsi terminata la stagione agonistica. Come se non bastasse, nelle ultime due gare, pareggiate con Fidelis Andria e Palermo, il Gualdo ha dovuto rinunciare anche a Roberto Balducci (prima per squalifica, poi per l’influenza) proprio nel momento in cui il fantasista ex Ancona, pezzo pregiato della campagna acquisti estiva e autore nello scorso torneo di sette reti in trentuno incontri, aveva recuperato la forma migliore. Gli arrivi di Tedesco, Esposito, Gola, Di Meo, Pantano ed, ultimo Alfonso Piola (nipote del grande Silvio) consentono, comunque, ad Arcoleo di avere le soluzioni giuste per risolvere ogni problema e di avere a disposizione finalmente un congruo numero di atleti. L’ambiente umbro è deluso per le due ultime partite casalinghe. Francamente si sperava di incassare qualcosa in più dei due punticini guadagnati. Soprattutto contro l’Andria si puntava alla vittoria. Per allontanarsi dalle zone pericolose della classifica i biancorossi dovranno, ora, fare qualche colpaccio in trasferta. Con il recupero di Salvatore Bacci (è rientrato domenica scorsa dopo tre giornate di assenza per malattia), Arcoleo ha cambiato lo schieramento tattico della squadra abbandonando il classico 4-4-2 e sperimentando il 4-3-3 che si trasforma in un 4-5-1 in fase di recupero palla. Nel primo tempo della gara contro il Palermo la squadra si è mossa in modo egregio, sia in difesa che in attacco, tenendo testa ad una delle grandi del girone. E’ molto probabile, dunque, che contro la Juve Stabia Arcoleo confermi la stessa impostazione tattica , mentre ci dovrebbe essere il rientro, oltre a quello del già citato Balducci, di Esposito. Al Menti, dunque, il tecnico palermitano schiererà Pavarini tra i pali ed una difesa in linea con, da destra verso sinistra, Luzi, Gola, Esposito e Sconziano. A centrocampo Campofranco, Bacci e Tedesco con Di Meo e Balducci a supporto dell’unica punta di ruolo Saurini.

RICCARDO SERRONI
(Corriere dello Sport - Stadio)

 


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