Stabialé
- Anno V n°4 - Domenica 13 febbraio 2000 |
CONOSCIAMO
L'AVVERSARIO: IL GUALDO
ARCOLEO: VIETATO SBAGLIARE
Ad un punto dai play out il Gualdo è una delle delusioni del torneo. Rientra
Balducci.
Con due vittorie e tre pareggi il Gualdo è in serie positiva da cinque
giornate, una boccata dossigeno necessaria per rinverdire un po la classifica
ma non sufficiente per allontanarsi dalle zone meno nobili della graduatoria. Oggi il
Gualdo è ancora ai margini della zona play out distanti appena un punticino. Una
situazione che ad inizio stagione nessuno immaginava tenuto conto degli investimenti
effettuati dal patron Barberini durante il mercato estivo. Partito per disputare un
campionato con ambizioni dalta classifica il team biancorosso ha tradito le attese e
complice una serie di episodi sfortunati si vede costretta a ridimensionare i programmi.
La stagione era iniziata con Enrico Nicolini in panchina esonerato dopo i primi risultati
altalenanti che avevano visto un Gualdo troppo balbettante. Al posto di Nicolini ecco
giungere in Umbria Ignazio Arcoleo, palermitano verace e con una gran voglia di ritornare
ai fasti di un tempo Il tecnico siciliano ci ha messo un po di tempo per trovare la
quadratura del cerchio ma le colpe non sono tutte sue. Il campionato è andato via,
finora, tra alti e bassi anche se il nuovo corso, inaugurato con gli innesti di un folto
gruppo di giocatori voluti dallo stesso Arcoleo, ha prodotto i benefici richiesti, se non
altro perché il tecnico palermitano di nascita può finalmente non angosciarsi troppo per
le numerose assenze che continuano a falcidiare il gruppo. Tante le defezioni che hanno
colpito la squadra le più gravi rappresentate dai tormenti fisici di Tedoldi e Marcuz.
Senza dimenticare il grave infortunio che ha colpito Raffaele Costantino. Lo stabiese di
nascita sarà il grande assente della sfida del Menti a causa della rottura dei legamenti.
Per lui, dunque, è da considerarsi terminata la stagione agonistica. Come se non
bastasse, nelle ultime due gare, pareggiate con Fidelis Andria e Palermo, il Gualdo ha
dovuto rinunciare anche a Roberto Balducci (prima per squalifica, poi per
linfluenza) proprio nel momento in cui il fantasista ex Ancona, pezzo pregiato della
campagna acquisti estiva e autore nello scorso torneo di sette reti in trentuno incontri,
aveva recuperato la forma migliore. Gli arrivi di Tedesco, Esposito, Gola, Di Meo, Pantano
ed, ultimo Alfonso Piola (nipote del grande Silvio) consentono, comunque, ad Arcoleo di
avere le soluzioni giuste per risolvere ogni problema e di avere a disposizione finalmente
un congruo numero di atleti. Lambiente umbro è deluso per le due ultime partite
casalinghe. Francamente si sperava di incassare qualcosa in più dei due punticini
guadagnati. Soprattutto contro lAndria si puntava alla vittoria. Per allontanarsi
dalle zone pericolose della classifica i biancorossi dovranno, ora, fare qualche colpaccio
in trasferta. Con il recupero di Salvatore Bacci (è rientrato domenica scorsa dopo tre
giornate di assenza per malattia), Arcoleo ha cambiato lo schieramento tattico della
squadra abbandonando il classico 4-4-2 e sperimentando il 4-3-3 che si trasforma in un
4-5-1 in fase di recupero palla. Nel primo tempo della gara contro il Palermo la squadra
si è mossa in modo egregio, sia in difesa che in attacco, tenendo testa ad una delle
grandi del girone. E molto probabile, dunque, che contro la Juve Stabia Arcoleo
confermi la stessa impostazione tattica , mentre ci dovrebbe essere il rientro, oltre a
quello del già citato Balducci, di Esposito. Al Menti, dunque, il tecnico palermitano
schiererà Pavarini tra i pali ed una difesa in linea con, da destra verso sinistra, Luzi,
Gola, Esposito e Sconziano. A centrocampo Campofranco, Bacci e Tedesco con Di Meo e
Balducci a supporto dellunica punta di ruolo Saurini.
RICCARDO SERRONI
(Corriere dello Sport - Stadio)
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