Assemblea Provinciale de
La Margherita Bresciana
IL FUTURO SI APRE
L’analisi delle elezioni della primavera
scorsa ci consegna, in estrema sintesi, una Margherita che non ha saputo
raccogliere il consenso che le potenzialità messe in conto potevano lasciar
sperare, ma che ha altresì dimostrato di avere, specie nelle realtà locali,
un importante radicamento che ci ha permesso di ottenere una significativa
rappresentanza nelle realtà comunali della provincia di Brescia. La volontà
è quella di riprendere un lavoro teso a rilanciare la presenza del Partito
nel livello locale, senza mancare di offrire importanti contributi al
livello nazionale. In particolare l’Assemblea degli iscritti della Provincia
di Brescia sottolinea:
LIVELLO NAZIONALE
-
L’importanza di un rilancio della
Margherita come Partito di proposta capace di porsi con autorevolezza e
unitamente alla coalizione di centrosinistra alla guida del Paese.
-
La necessità di riappropriarsi dei
temi che realmente interessano la vita dei cittadini: la congiuntura
economica con le ripercussioni occupazionali, la trasparenza finanziaria, il
tema delle pensioni, la trasformazione delle questioni socio sanitarie, la
questione ambientale, il tema dell’immigrazione, la sicurezza. Su tutti la
questione della riforma costituzionale che, oltre ad un confronto
parlamentare vero, ha soprattutto bisogno di diventare un argomento sentito
e dibattuto dall’intera società italiana.
-
Essere il Partito della moderazione
significa non estremizzare i temi, non ignorarli.
-
L’obiettivo deve essere quello di
uscire dalla semplice “denuncia” ma giungere ad una credibile e
comprensibile proposta.
-
Si auspica che si abbia presto una
concretizzazione della Federazione UNITI nell’ ULIVO, quale indispensabile
presupposto per costruire con le altre forze del centrosinistra una chiara e
solida proposta politica.
-
La leadership di Romano Prodi,
all’interno della Federazione, deve innanzitutto
diventare una forte proposta della Margherita ritrovando lo spirito che
aveva caratterizzato la vittoria del “96, e trovare la massima
legittimazione e guidare l’intero centrosinistra.
ELEZIONI REGIONALI
L’importante e ravvicinato primo momento
elettorale deve spingere il Partito e i suoi amministratori ad elaborare
idee e progetti che, partendo dalla nostra provincia, possano costituire un
valido contributo per la stesura del programma amministrativo con il quale
la Segreteria regionale si dovrà confrontare con gli alleati di
centrosinistra.
Sul tema della lista unitaria, decisione
che spetta al livello regionale, il Comitato provinciale una volta definiti
il Programma, il candidato Presidente e le liste che concorreranno a
sostegno di esso potrà con maggiori strumenti a disposizione decidere quale
posizione assumere in merito.
LIVELLO
PROVINCIALE
Elezioni provinciali
L’appuntamento elettorale ha manifestato
alcune evidenti criticità:
-
Mancanza di una identità precisa
(voto di opinione).
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Il candidato Presidente non era
sufficientemente percepito come esponente della Margherita.
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Il rapporto con i media e
comunicazione (mancanza di slogan).
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Mancanza di dialettica con gli
alleati nel periodo pre-elettorale.
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Frammentazione delle liste (la
Margherita con il 9,4% risulta comunque il 4°partito bresciano su 25 liste
presentate).
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Mancanza di un’organizzazione
territoriale capillare.
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Le liste civiche.
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Scambio di voti a livello comunale
(tra alleati e al di fuori dell’alleanza).
Da qui la necessità, a livello locale, di
operare su due direttrici:
Organizzazione del Partito
-
L’obiettivo congressuale di avere un
Circolo per ogni Comune rimane di fondamentale importanza.
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È necessario rivedere
l’organizzazione territoriale del Partito, prefigurando zone concepite in
modo omogeneo, capaci di far scattare veri momenti di confronto.
-
Il Comitato provinciale deve trovare
una maggiore incisività prevedendo la necessaria apertura a tutte le
rappresentanze del Partito sui grandi temi, ma anche la necessaria sintesi,
attraverso la costituzione di una Direzione capace di affrontare
l’importante “quotidianità” della politica.
Temi Politici
-
E’ necessario anche a livello locale
far sentire la nostra voce sulle questioni che riguardano i cittadini,
dall’immigrazione alla sicurezza, dall’ambiente alla difficile congiuntura
economica, dallo sviluppo del territorio ai temi sociali, dalla gestione del
traffico ai servizi pubblici.
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Il coinvolgimento dei cittadini è
presupposto indispensabile per far conoscere le nostre proposte. I Circoli
devono diventare luoghi aperti al confronto, secondo lo spirito originario
della Margherita. Dobbiamo mettere in condizione l’elettore di sceglierci in
base alle nostre proposte, se le condivide, e di non sceglierci, se non le
condivide, ma non di “ignorarci”.
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La costituzione della Federazione
dell’Ulivo a Brescia è indispensabile, ma dovrà passare necessariamente
attraverso i Partiti che ne devono inizialmente coordinare il funzionamento
e fissare gli obiettivi. Prefigurare coordinatori e immediati trasferimenti
di deleghe rischia di diventare l’ennesimo congelamento di un processo che
può invece trovare una vera partenza in un’autentica collegialità
nell’inizio.
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Altresì la Margherita Bresciana
sostiene convintamene l’azione della propria rappresentanza amministrativa
in Loggia riconfermandone fiducia e azione politica contro ogni tentativo di
indebolimento.
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Conferma pieno sostegno all’azione
di opposizione dei Consiglieri provinciali di minoranza in Broletto ai quali
vanno garantiti tutti gli strumenti di collaborazione e dialogo affinché sia
percepito concretamente il loro operato al fine di costituire una valida
alternativa all’attuale maggioranza di centrodestra.
Compito della Segreteria e del Comitato
provinciale è dare attuazione a questi indirizzi; compito di tutti gli
aderenti alla Margherita bresciana è credere con forza che solo con la
partecipazione sincera e schietta di ciascuno si può realmente costruire
l’opportunità di un cambiamento, partendo da Brescia.
Il Comitato provinciale
Brescia, 4 ottobre
2004
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