Con il commercio delle granaglie, in
primissima battuta, del frumento, si consolidano
i mercati locali, più o meno grandi, alcuni dei quali assurgono a primaria
importanza nel contesto più ampio in cui si vanno a collocare.
In una zona abbastanza montagnosa quale é la Lunigiana, l'incremento
demografico, che si riscontra fino all'inizio del XIV secolo, non provoca
inurbanamento. La gente si raccoglie nei centri che si creano nei fondovalle
dove si incrociano le vie di comunicazione e dove é giocoforza che nascano,
crescano e si consolidino i mercati.
É in questo modo, con tutta probabilità, che sorge
Gragnola,
centro delle
terre dei Bianchi d'Erberia, che nel nome porta il
suo destino.
É la piazza dove si commerciano cereali - in specie
frumento - su un'area così vasta che gli
effetti di quei traffici non possono non riverberarsi in maniera benefica
sul borgo che ha avviato e vive di quella attività economica.
Anche gli abitanti modificano la loro connotazione.
Ci troviamo, infatti, dinnanzi ad un ensemble sociale in cui é attiva una
forte comunità libera che rappresenta un certo economico emergente che si
pone in relazione dialettica con l'autorità costituita sul territorio, sia
essa il vescovo-conte o la famiglia infeudata.
Potendo essere quel rapporto di tipo pacifico o conflittuale, si manifesta
comunque in quel gruppo sociale che va assumendo più profonda consapevolezza
di sé, la tendenza a sostituire il potere signorile, arrancandosi anche nel
campo religioso, per costituire l'autonomia del borgo.
Tutto questo vale per i centri sede di mercato cerealicolo:
Soliera,
Fivizzano/Verrucola,
Fosdinovo e, come ovvio,
Gragnola. |
Nei patti agrari che si stipulano in
questo periodo, va progressivamente scomparendo il ricorso al danaro per il
pagamento del canone d'affitto.
Compare dapprima un sistema misto in cui il pagamento si effettua anche in
natura (soprattutto frumento). Successivamente il canone viene saldato
esclusivamente con quel prodotto della terra.
Questo contribuisce fortemente a potenziare la logica del mercato del
frumento che viene accumulato ed é in
funzione di esso e del suo sfruttamento commerciale che vengono movimentati
i capitali.
Si sviluppano anche nuove tendenze culturali (modi del pensiero e del
comportamento) che spingono all'agiatezza.
Questi nuovi atteggiamenti - che riguardano non solo i ricchi signori, ma
anche i contadini più abbienti - potenziano incrementandolo vieppiù, il
circuito dei commerci e degli scambi.
Ci si indebita anche, e per risolvere i problemi di questo tipo si é
obbligati a rivolgersi a chi presta danaro, spesso usurai che nel nome che
portano o che viene loro assegnato (lombardi)
tradiscono l'origine.
In ogni caso, l'aumento del circolante coinvolge anche i contadini che
diventano anch'essi soggetti attivi della mobilità commerciale delle
campagne. Si abituano, infatti, a maneggiare i danaro e ad imprimere
dinamicità alle proprie attività.
Il frumento é il prodotto maggiormente presente negli scambi commerciali. Lo
si utilizza quale forma del pagamento dei canoni d'affitto. A Gragnola
questo sistema é usuale a partire dal XIII secolo agli anni Venti del XV.
Si origina quella che Georges Duby chiama
pratica di costituzione di rendite. |