"Non
esiste nessuna esatta definizione di "fotocamere d'epoca", e
non ci sono norme precise per stabilire quale apparecchio fotografico
abbia i requisiti per essere considerato tale e quale no. Per me una
fotocamera d'epoca non è tale solo per essere stata fabbricata tanti
anni fa; parlando di apparecchi fotografici d'epoca intendo parlare di
quegli apparecchi con pellicola in rullo o 35 mm prodotti dalle più
prestigiose industrie del settore dalla metà degli anni venti alla fine
degli anni sessanta con lo scopo di realizzare strumenti di qualità,
prima del grande sconvolgimento nel campo dei materiali e delle
tecnologie impiegati nella fabbricazione di fotocamere che avrebbe dato
il colpo di grazia all'industria fotografica tedesca, già in declino, e
avrebbe gettato le basi per la supremazia incontrastata delle case
giapponesi."
Così scrive Ivor Matanle nel suo appassionante libro " Collezionare
e fotografare con MACCHINE D'EPOCA".
Qualcuno potrebbe ricordargli un certo
marchio tedesco che oggi ha ancora parecchio da dire, ma certamente
nell'epoca delle multinazionali e della globalizzazione non si può non
convenire con lui che quello fu certamente il grande spartiacque
della storia della fotografia e non si può non guardare a quell'epoca
con grande nostalgia ed ammirazione per la qualità e precisione della
progettazione di quelle fotocamere, per la loro robustezza, per la
concezione stessa della costruzione, per la levigatezza che solo la
precisione artigianale può conferire ad un oggetto: è una
caratteristica, per dirla con le parole del Matanle, difficilmente
definibile, ma immediatamente riconoscibile, che contraddistingue una
fotocamera classica, un'automobile d'epoca o un orologio antico.
In queste pagine l'amico Max Bertacchi
ripercorrerà alcune tappe di quella meravigliosa storia, presentandoci,
senza avere la pretesa di poter neanche in minima parte esaurire
l'argomento (ci vorrebbe un'enciclopedia), alcuni marchi e modelli che
hanno colpito in particolar modo la sua e la nostra fantasia.
Cominciando da Ducati e Diax e sperando che questa passeggiata sia lunga
un'eternità. |
Massimo
Bertacchi, coltiva l’hobby della fotografia da quando era ragazzo, e il
collezionismo è una parte di questa sua passione. Si definisce un
collezionista atipico:
ama soprattutto le fotocamere ingegnose o innovative. Chi vuole
approfondire il discorso può fargli visita a questi due indirizzi:
Fotocamere
innovative
Nitrato
d'argento |