Proprio grazie all'ampiezza di quest'innesto e al tiraggio ridotto, a patto
di perdere, naturalmente, ogni eventuale automatismo, le Miranda erano
teoricamente in grado di montare, tramite adattatori, prodotti dalla stessa Orion,
gli obiettivi di qualsiasi altra reflex (Alpa esclusa), come vedremo più sotto.
Il modello Sensorex nasce nel 1967 ed è il primo della casa con misurazione
dell'esposizione TTL. Purtroppo la Miranda, dopo uno strepitoso successo di
vendite negli USA, a metà degli anni 70 viene travolta dal fallimento della
società americana AIC Photo, proprietaria dei marchi Soligor e Miranda, ed è
costretta a chiudere definitivamente nel 1978.
DIVERTIAMOCI CON
GLI ANELLI
La grande adattabilità di un vasto parco ottiche alle
fotocamere Miranda con doppia baionetta ci permette di ampliare il discorso su
quella che era una delle maggiori attrattive delle reflex degli anni ‘60-’70:
la possibilità, appunto, di utilizzare attraverso l’uso di anelli di
raccordo, magari sacrificando qualche funzione, ottiche di marche diverse su
diverse fotocamere. Prima di tutto ripassiamo alcuni punti cardinali, dai quali
non possiamo prescindere nella nostra panoramica.
Il tiraggio
E’ la distanza tra
il piano pellicola e la piastra porta-ottiche e quando l’ottica sarà montata
sul corpo-macchina, coinciderà con la distanza piano pellicola-parte posteriore
della montatura dell’ottica stessa. Si può quindi parlare di tiraggio sia per
l’obiettivo che per il corpo macchina. Nel caso di ottiche e fotocamere di
marche diverse, se i due tiraggi corrispondono l’accoppiamento, tecnicamente,
sarà possibile. Se il tiraggio è minore l’accoppiamento non sarà possibile,
se maggiore sarà possibile solo se il diametro e il tipo degli innesti lo
permettono.
Gli innesti
Il più diffuso era senza dubbio il passo Pentacon/Pentax o,
più correttamente, innesto a vite 42 x 1. Dove 42 è la misura in mm del
diametro del foro filettato dell’innesto e 1 il passo della filettatura sempre
in mm. Una macchina fotografica con passo a vite potrà utilizzare senza alcun
problema le ottiche, sempre con passo a vite, costruite dalle altre dodici
marche (tante erano all’epoca). Per quanto riguarda invece l’innesto a
baionetta, con o senza collare di serraggio, per eventuali accoppiamenti spuri
è necessario un anello di raccordo. Ma prima di esaminare i vari accoppiamenti
possibili dobbiamo considerare i vari automatismi.
Gli automatismi
Essenzialmente sono tre: automatismo del diaframma, lettura a
tutta apertura (accoppiamento con il simulatore del diaframma) e automatismo
integrale (EE). Qualsiasi accoppiamento con ottiche diverse escluderà il
funzionamento EE. Le fotocamere a vite 42x1 con trasmissione dell’automatismo
del diaframma (identico in tutte le suddette marche) permettono lo scambio di
ottiche senza la perdita dell’automatismo. Per le fotocamere a vite con
lettura a tutta apertura l’accoppiamento viene mantenuto solo con le ottiche
originali e quindi si perde questa comodità nel caso ad esempio, volessimo
provare un obiettivo Olympus a vite per FTL su una Spotmatic e viceversa.
Gli accoppiamenti mediante gli anelli di raccordo
Per la sintesi completa vi rimandiamo alle due tabelle in
chiusura dell’articolo. Qui possiamo intanto dire che l’Alpa è la reflex
35mm con tiraggio minore di tutte le altre reflex all’epoca prodotte. I suoi
obiettivi non possono essere utilizzati da altre marche mentre il corpo accetta
le ottiche prodotte per Petri, Minolta, Kiev 10, Exakta, Topcon, Nikon,
Leicaflex, Icarex BM e per gli apparecchi con passo a vite 42 x 1. Per quest’ultimo
esiste anche un anello, fornito dalla stessa Alpa, che permette di mantenere l’automatismo
del diaframma. Anche nel caso della Konica Autoreflex il tiraggio ridotto non
permette di utilizzare le ottiche su altre macchine, mentre accetta quelle della
Petri, dell’Exakta, della Topcon, della Nikon, della Leicaflex e quelle con
passo a vite 42x1. Lo stesso discorso è ancora valido per le ottiche della
Miranda mentre il corpo accetta quelle costruite per la Minolta, l’Exakta, la
Topcon, la Nikon, la Leicaflex, e il passo a vite 42x1. Sulle Canon si possono
montare le ottiche della Minolta, dell’Exakta, della Topcon, delle Nikon,
delle Leicaflex e del passo a vite 42x1 mentre le originali non sono accettate
da nessuna reflex. La Petri per il suo innesto a baionetta con collare di
serraggio accetta solo le ottiche del gruppo con passo a vite 42x1 e della
Leicaflex e le originali possono essere montate solo sull’Alpa. La Minolta
può montare obiettivi dell’Exakta, della Topcon, della Leicaflex e del gruppo
passo a vite 42x1.Le sue originali sono accettate dalla Canon, dall’Alpa,
dalla Konica e dalla Miranda. Le macchine a vite 42x1 possono scambiarsi le
ottiche senza bisogno di anelli e mantengono anche l’automatismo del
diaframma. Gli obiettivi con passo a vite possono essere raccordati su: Canon,
Minolta, Konica, Petri, Miranda e Alpa. I corpi macchina non accettano le
ottiche di altre reflex. La Contarex non accetta nessun altro obiettivo e non
permette ad altri di usare i propri a causa del particolare funzionamento del
diaframma. La Nikon ha un tiraggio elevato e non accetta ottiche di altre
macchine. Gli obiettivi Nikkor possono essere montati su Canon, Konica, Miranda
e Alpa. Leicaflex permette all’Alpa, alla
Konica, alla Miranda, alla Canon,
alla Petri e alla Minolta di montare i propri obiettivi ma non ne accetta di
altre marche dato il notevole tiraggio. La Icarex con innesto a baionetta
(BM)
ha il tiraggio maggiore tra reflex35mm per cui teoricamente le ottiche originali
potrebbero essere montate su altre macchine. Il tipo di innesto a collare di
serraggio e il largo diametro del bocchettone impediscono però qualsiasi
accoppiamento. L’unico possibile si effettua sull’Alpa. Per il tiraggio
rilevante non accettano ottiche di altre marche.
Gli obiettivi universali
Un discorso a parte meritano gli obiettivi universali che
mediante l’uso di appositi anelli relativamente complessi permettevano il loro
utilizzo, mantenendo invece i due accoppiamenti dell’automatismo e del
simulatore del diaframma, sulla maggior parte delle reflex dell’epoca. Questi
raccordi sono di 5 tipi:
● Anello T4, utilizzato dalle marche Soligor e Vivitar. Innesto a baionetta con punto di fermo. Un meccanismo interno provvede
a trasmettere il comando per l’automatismo del diaframma. L’accoppiamento
con il simulatore è garantito da una ghiera esterna. Per apparecchi a vite
42x1, Canon, Icarex BM, Exakta, Miranda, Topcon, Minolta, Leicaflex e Nikon.
● Anello YS, impiegato dalle marche Sun, Sigma e Suntar. L’innesto tra anello e obiettivo è molto semplice, essendo costituito
da una filettatura con passo 0’75mm e diametro di 42mm. Un meccanismo interno
provvede a trasmettere il comando per l’automatismo del diaframma con gli
apparecchi con passo a vite 42x1, con Nikon, Canon, Miranda, Petri, Exakta,
Icarex BM, Konica Autoreflex, Leicaflex e Minolta. Un’apposita ghiera esterna
realizzata in diverse maniere mantiene l’accoppiamento con il simulatore del
diaframma con gli apparecchi che lo possiedono.
● Anello Sesnon. Gli obiettivi Sesnon sono
dotati di un proprio zoccolo che viene avvitato sull’ottica, fino a far
corrispondere, a fine corsa, due punti di riferimento. Un meccanismo interno
provvede alla trasmissione del diaframma mentre per l’accoppiamento al
simulatore provvede un collare esterno. Gli anelli sono forniti per il gruppo
vite 42x1, Canon, Exakta, Miranda, Minolta, Icarex, Nikon.
● Anello Tamron "Adapta-A-Matic" molto
complicato per il montaggio, dovendosi utilizzare le istruzioni ed anche un
cacciavite! Per fortuna sostituito dal famoso "Adaptall 2" ancora ed
unico in produzione ai nostri giorni.
● Anello Komura, fornito in due tipi. Il primo
per mantenere oltre l’automatismo del diaframma anche l’accoppiamento con il
simulatore o altri automatismi per Konica Autoreflex, Minolta SRT 101, Miranda
Sensorex, Nikon, Petri FT EE e Topcon. Il secondo tipo per le altre reflex
mancanti del meccanismo del simulatore del diaframma e mantenendo solo l’automatismo
del diaframma.
Termino rimandandovi alle tabelle di compatibilità e al
"Signore degli Anelli", Massimo Benatti, che in realtà non solo
realizza anelli di raccordo di tutti i tipi, ma anche effettua modifiche di
obiettivi e realizza complesse costruzioni ottiche e meccaniche, tra cui voglio
segnalare anche un duplicatore di focale con attacco Leica M. Si può contattare
Benatti al suo indirizzo: Via Dezza, 41 - 20144 MILANO tel/fax 02 435461.
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