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   Il club degli svitati
pagine curate e scritte da Danilo Cecchi

Danilo Cecchi è un appassionato collezionista ed uno dei maggiori esperti nel mondo del collezionismo fotografico. Autore di diverse pubblicazioni, tra cui  "Asahi Pentax and Pentax SLR 35mm cameras: 1952-1989" edito da Hove Books e "Fotocamere ed Obiettivi Zeiss" (insieme a P.P.Cancarini), Editrice Reflex, collabora con diverse riviste su carta e su web: ricordiamo  Classic Camera e fotografia.it

Le pagine del "Catalogo" sono ancora incomplete

 

 

 

 

 

 

Premessa

 

Dadi e bulloni

Non sono credente ma se pensassi ad un creatore del cielo e della terra mi stupirei se non avesse creato l’universo tenendolo insieme fortemente avvitato  con bulloni e dadi. Avrebbe quindi dovuto creare prima di tutto i bulloni, vera e propria sostanza originaria, dalla quale far discendere tutto il resto. E se il mondo di oggi come molti sostengono va a rotoli forse è perché le viti non sono state strette abbastanza. Per rimettere le cose a posto basterebbe sostituire qualche bullone nei punti chiave. Non vi è dubbio che ciò che è stato avvitato sia più solido e duraturo di ciò che è stato incollato, imbullettato o saldato. Il corollario vuole che tutto ciò che è stato avvitato possa essere un giorno svitato. La teoria dei corsi e dei ricorsi storici si basa proprio sulla avvitabilità e svitabilità della materia. All’infinito. Niente si crea e niente si distrugge ma tutto si avvita o si svita. Un bullone stretto bene può essere rimosso e reimpiegato migliaia di volte senza deteriorarsi, al contrario degli altri sistemi di fissaggio. Gli uomini passano, le generazioni si susseguono, i bulloni restano. Un bullone è per sempre.

 

Lo sanno bene i fabbricanti di reflex che negli anni Cinquanta, Sessanta e Settanta hanno equipaggiato con l’innesto a vite le proprie fotocamere. Lo sanno bene i fabbricanti di ottica che grazie all’innesto a vite hanno venduto gli stessi obiettivi al di qua e al di là dei muri, al di qua e al di là degli oceani, al di qua e al di la dei confini. L’innesto a vite benché più economico e lento di altri innesti ha permesso a intere generazioni di fotografi di montare e smontare dalla stessa fotocamera centinaia di obiettivi diversi. O di montare e smontare lo stesso obiettivo da decine di fotocamere diverse. Ma a forza di avvitare e di svitare gli obiettivi qualcuno è rimasto un poco svitato lui stesso. Oggi nell’epoca delle fotocamere autofocus autosufficienti e degli obiettivi intelligenti la produzione di fotocamere ed obiettivi manuali con innesto a vite si è quasi estinta e le vecchie reflex a vite con i loro incommensurabili corredi ottici sono diventati degli oggetti da collezione. Proprio come le Leica a vite 39x1 degli anni Trenta e Cinquanta. Anche se non sono delle reflex le Leica a vite hanno contribuito non poco alla affermazione dell’innesto a vite per le fotocamere e per gli obiettivi e sono state lungamente imitate. Vite per vite la storia si intreccia e si accavalla in un labirinto che spesso può apparire inestricabile. Per questo lanciamo l’idea di un sito web permanente ed aperto dedicato a tutti gli svitati che ancora acquistano, collezionano ed usano le fotocamere e gli obiettivi a vite. Vogliamo occuparci delle reflex con passo 42x1 ma non necessariamente solo di quelle. Come sappiamo grazie a semplici ed ingegnosi anelli è possibile montare gli obiettivi con viti più piccole come 39x1 su fotocamere con viti più grandi come appunto 42x1 ma è anche possibile montare gli obiettivi a vite 42x1 su moltissime fotocamere con un innesto a baionetta più largo, dalla baionetta K in poi. Un obiettivo a vite è  come un bullone ed è per sempre.

 

Tracciare una mappa tendenzialmente completa delle fotocamere e degli obiettivi a vite potrà tornare utile a molti fotografi e collezionisti ma solo a patto che la stessa mappa venga continuamente aggiornata con il contributo di numerosi collezionisti e appassionati. Il mondo delle fotocamere e degli obiettivi con innesto a vite è ampio e variegato e presenta molte sfaccettature nascoste. Tutti conoscono la vite Leica 39x1 usata anche da moltissimi altri costruttori di copie Leica o di reflex ma forse non tutti sanno che la stessa vite 39x1 viene usata anche su una monoreflex 6x6 cinese. Tutti sanno che la vite Pentax 42x1 in realtà nasce in Germania ma forse non tutti sanno dove e quando nasce esattamente. La vita dell’innesto a vite è complessa e rischia di avvitarsi su se stessa. Proviamo pertanto a fornire uno schema di riferimento il più generale possibile delle fotocamere e degli obiettivi a vite con l’obiettivo finale di costruire un casellario in cui incastrare pezzo dopo pezzo tutti gli elementi utili. Una base di partenza può essere un mio testo dallo stesso titolo “Il club degli svitati” pubblicato su Scatti nel Tempo in tre puntate nel 1995 e nel 1996 ma si tratta di un testo molto sintetico e sicuramente incompleto. Non raggiungeremo forse mai la conoscenza complessiva ma vale la pena di provarci. Probabilmente si tratta di un’idea da svitati ma bisogna pur fare qualcosa nella vita. E censire le viti fotografiche può essere un buon esercizio collezionistico e mentale. Sono certo che ci riusciremo, ci volesse pure tutta una vita.

 

Da dove cominciare

 

L’elenco elimina il dubbio. In base a questa semplice enunciazione cominciamo a mettere giù un elenco delle reflex a vite riservandoci di aggiornarlo ed integrarlo successivamente. Poi per ogni marca e per ogni fotocamera andremo a cercare gli elementi distintivi, il periodo di costruzione, le caratteristiche tecniche ed estetiche, il numero di esemplari costruiti, le varianti merceologiche, se possibile i numeri di serie. All’elenco delle reflex a vite seguirà l’elenco degli obiettivi a vite. Con le stesse modalità e con le stesse finalità. Più svitati di così.

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LE REFLEX A VITE 42x1 (Elenco provvisorio)

   

MADE IN DDR (Democratische Deutsch Republik)

 

PRAKTIFLEX (ultimo tipo)

PRAKTICA (tutte escluse le B)

PRAKTICA L (tutte)

CONTAX/PENTACON (tutte)

PENTACON SUPER

EXA (modelli Ib e Ic)

 

MADE IN BDR (Bundes Deutsch Republik)

 

EDIXA (tutte escluse le REX)

REGULA (tutte SL CTL)

ICAREX (modelli TM)

ZEISS/VOIGTLAENDER VSL1

 

MADE IN JAPAN

 

ASAHI PENTAX (tutte fino al 1975)

ASAHI PENTAX S (tutte)

ASAHI PENTAX SP (tutte)

ASAHI PENTAX ES (tutte)

MAMIYA SEKOR

MAMIYA SEKOR (TL DTL DSX MSX)

RICOH SINGLEX (TLS)

PETRI

PETRI (TTL FTX TTL2 MF1 MF2)

YASHICA (J TL Electro)

FUJICA ST (tutte)

FUJICA AZ1

OLYMPUS (modello FTL)

COSINA (Hi-Lite EC ECS CSM)

CHINON (M1 CS CX CE CM)

MIRANDA/SOLIGOR (modello TM)

ALPA (Si 2000 – CHINON)

EXAKTA (TL FE)

EDIXA (T)

 

MADE IN URSS

 

ZENIT (B E BM EM TTL ET 12SD 12XP 15)

ZENIT (19 18 10 11 122 312M)

 

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OBIETTIVI A VITE (elenco ancora più provvisorio)

 

MADE IN DDR

 

CARL ZEISS JENA (CZ – JENA – JENOPTIK - AUS JENA)

MEYER (PENTACON)

 

MADE IN GDR

 

ENNA

ISCO

ASTRO

SCHACHT

SCHNEIDER

STEINHEIL

KILFITT

NOVOFLEX

 

MADE IN JAPAN

 

TAKUMAR

AUTO TAKUMAR

SUPER TAKUMAR

SMC TAKUMAR

MAMIYA SEKOR

YASHINON

PETRI
FUJINON

SOLIGOR/AUTO MIRANDA

ZUIKO

 

MADE IN URSS

 

KRASNOGORSK

 

   

 

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