Il Progetto
La premessa
La finalità
Scelte strategiche

Soggetti in gioco

Che cosa sono

Quale forma

Chi li promuove

Modalità attuative

Scelte metodologiche

Una prima iniziativa

1)      Percorsi fondamentalmente popolari, capaci di accompagnare tutto il popolo di Dio – sacerdoti, religiosi e laici, giovani e adulti, donne e uomini – nella conoscenza e comprensione dei principi della dottrina sociale della Chiesa.

2)      Percorsi distribuiti sul territorio della diocesi, perché la proposta possa raggiungere il maggior numero di persone e la riflessione possa essere incarnata rispetto alla concreta situazione del territorio in cui i fedeli vivono.

3)      Percorsi che siano scuola-laboratorio, fondati non solo sulla trasmissione dei contenuti, ma anche sulla ricerca attiva e partecipata, che sappia scoprire i “semi del Verbo” presenti nel territorio e sappia scrutare i “segni dei tempi” che si manifestano, illuminandoli con la fede ed orientando opportunamente la comunità cristiana e la società.

4)      Percorsi centrati sui destinatari più che sui contenuti, che partano dai bisogni formativi concreti dei partecipanti e siano impegnati ad utilizzare metodologie e linguaggi capaci di comunicare efficacemente con tutti e con ciascuno al fine del raggiungimento degli obiettivi.

5)      Percorsi articolati nella proposta didattica (singoli seminari, corsi di base, cicli di conferenze, laboratori di approfondimento, elaborazione e diffusione di strumenti per la formazione nei gruppi ecclesiali…) in modo che ciascuno possa trovare una offerta adeguata alle proprie necessità e competenze culturali.

6)      Percorsi che richiedano una partecipazione seria e consapevole, ma che non rilascino attestati per evitare che qualcuno possa un giorno esibire una “patente di esperto in dottrina sociale” da utilizzare per fini inopportuni.

7)      Percorsi ecclesiali, che non si riducano all’attività di un centro studi o ad una nuova aggregazione, ma che abbiano come obiettivo il coinvolgimento e l’animazione di tutta la comunità ecclesiale e siano sempre ridefinibili secondo gli orientamenti pastorali della diocesi.