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Circeo!

 

Ubicato lungo la costa tirrenica del Lazio meridionale, il Parco nazionale del Circeo si estende lungo il tratto di litorale compreso tra Anzio e Terracina, coprendo una superficie di 8.500 ha. Direttore dell'Ente di Gestione è Giuliano Tallone. Coordinate: 41°14′06″N 13°03′50″E / 41.235, 13.064

 Storia  [modifica]

Fu istituito nel 1934 dall'allora Amministrazione Forestale per volere di Benito Mussolini, dietro suggerimento del Sen. Raffaele Bastianelli, al fine di tutelare gli ultimi resti delle paludi pontine che proprio in quegli anni venivano bonificate. È l'unico Parco nazionale italiano ed europeo a estendersi completamente in pianura e in un ambiente marino. Il Parco nazionale del Circeo è inoltre una “riserva della biosfera” dell'UNESCO ed è stato candidato al titolo di "Patrimonio dell'umanità”

 Territorio  [modifica]

Il Parco tutela un ricchissimo insieme di biomi. Vi sono cinque habitat fondamentali che si riportano qui di seguito

 La Foresta  [modifica]

 Tipica "piscina" all'interno della foresta Sentiero all'interno della forestaTrattasi di ciò che rimane della vecchia "Selva di Terracina", ricoperta da macchia mediterranea e da alberi tipici delle aree marine, come pini, lecci e querce da sughero. Essa rappresenta la più estesa foresta naturale di pianura in Italia, estendendosi per 3.300 ha circa. La foresta, oggi, è ancora un ecosistema ricchissimo ed estremamente vario; caratteristiche, ad esempio, sono le "piscine", ovvero aree paludose che si formano principalmente nella stagione autunnale per l'accumulo di acqua piovana, e le "lestre", zone in cui, un tempo, gli abitanti stagionali edificavano i loro precari villaggi. Nella foresta esistono tre aree di Riserva Naturale Integrale: la Piscina delle Bagnature, la Piscina della Gattuccia e la Lestra della Coscia.

Tutta la foresta è visitabile tramite una fitta rete di sentieri, sia pedonali che ciclabili. Percorrendoli, si incontrano specie vegetali tipiche di aree continentali, quali il cerro, il frassino, la farnia e specie tipicamente mediterranee quali il leccio, l'alloro, la sughera: la foresta del Circeo, infatti, è un punto d'incontro di specie vegetali appartenenti a realtà climatiche diverse.

Il sottobosco è ricchissimo di specie, che producono bacche e piccoli frutti, come biancospino, prugnolo, melo e pero selvatico, corbezzolo, erica arborea, pungitopo ecc.. La presenza di bacche e frutti attira inoltre numerose specie di uccelli canori. Particolarmente ricca e pregiata è la presenza di funghi, la cui raccolta è regolamentata e controllata. Dal punto di vista della fauna, troviamo, oltre alle varie specie di uccelli: mammiferi tipici dell'area mediterranea, quali cinghiale, lepre, tasso, riccio, volpe, donnola, ecc..; rettili: biacco, natrice, vipera, testuggine di terra e palustre; anfibi: tritone, rospo, rana.

La foresta si presta ad essere visitata in ogni stagione dell'anno: dalla piacevole frescura, che ci accoglie in estate, alle scorribande dei cinghiali in autunno, dalla cornice colorata creata dai frutti del bosco e dai ciclamini autunnali alla magica fioritura del biancospino in inverno, punteggiata dal rosso delle bacche del pungitopo, ogni stagione dell'anno ha le propria peculiarità.

Per le sue particolari caratteristiche, la foresta del Circeo, nel 1977, è stata dichiarata "riserva della biosfera", ed inserita nel programma "MAB" (Man and biosphere).