EMMETIBI - STORIA
Tutto nasce negli anni '90, la Mountain-bike in Italia muoveva ancora i primi passi mentre al di là dell'oceano si era ben ritagliata il proprio spazio nei passatempi e nell'attività sportiva di molti giovani. Le biciclette erano rigide, l'abbigliamento non raggiungeva livelli tecnici esasperati, la passione e la voglia di stare a contatto con la natura erano le molle che spingevano questa nuova esperienza sportiva e di vita. Da quel tempo ad oggi molti pneumatici sono stati consumati, molte camere d'aria sono andate bucate, tanto sudore è stato prodotto per raggiungere gli obbiettivi prefissati e godere di mille sensazioni nuove di volta in volta.
EMMETIBI - RIFLESSIONE DEL BIKER
AMICI BIKERS - dovreste sapere molto
bene che non ci si mette in sella a stomaco pieno. Al mattino una
bella colazione ricca di carboidrati e liquidi da consumare nelle
prime ore, in tasca qualche barretta energetica ed un pò di
beveroni a base di maltodestrine e zuccheri per mantenerci in uno
stato ancora accettabile, e poi, all'arrivo, ci prendiamo le nostre
libertà gastronomiche e ci sediamo a tavola (una si trova sempre).
E qui, largo alla fantasia, il nostro fisico ha assecondato i nostri
desideri di salite vertiginose e discese mozzafiato, ma ora dobbiamo
ringraziarlo in maniera adeguata agli sforzi profusi in giornata.
Ovviamente la scelta varia secondo la località frequentata
e le specialità presenti, l'importante è abbondare!!
Buttatevi tranquillamente su piadine o panini con speck, porchetta,
wurstel e salsiccia, farciti con peperoni o cipolle ed innaffiati
da qualche litro di birra. Ma se siete più raffinati, e se
il cuoco ha voglia di lavorare, un piatto di pasta tipica del luogo
o di carne non è mai da disdegnare, un assaggio di vino nemmeno,
e magari se ci sono anche delle grappe....
Bene, dopo tutto questo ora la giornata volge
alla conclusione ed il buon biker è stanco ma soddisfatto della
elettrizzante esperienza che anche oggi è riuscito a godersi:
- ha potuto allontanarsi
dal caos quotidiano inoltrandosi lungo qualche sentiero immerso nel
verde
- ha sudato sette camicie
(ma è meglio indossare magliette da ciclista) per raggiungere
la vetta (salite subito che a scendere si fà sempre in tempo)
- si è inebriato
di adrenalina buttandosi giù per qualche ghiaione (se è
sceso a piedi, o è sfigato o era veramente impossibile da fare
in sella)
- anche per questa volta
è riuscito a non rompersi l'osso del collo
- si è preso quelle
libertà eno-gastronomiche che magari durante la settimana gli
sono proibite (a causa del lavoro sedentario, della moglie/fidanzata
vegetariana, della scarsa scelta disponibile)
Ora , non resta altro
che attendere il prossimo weekend per organizzare un'altra uscita
con i nostri amici appassionati e con il nostro amato ferro e rivivere
ancora una volta le sensazioni che questo sport è in grado
di darci.