Questo articolo descrive tecnicamente le prestazioni del sistema di ammortizzazione NRS presente sulla GIANT XTC del Team ed anche sulla mia bike.

 

La potenza di una rigida con il controllo di una full suspended!
Eletta bici dell'anno 2001 da mountain biking!!!

UN PO' DI TEORIA

Cominciamo subito con l’affermare che la nuova Giant XTC non ha nulla a che vedere con le numerose biammortizzate in commercio che, solo apparentemente, sembrano adottare la stessa tipologia di sospensione posteriore. Se è vero infatti che siamo di fronte ad una sospensione di tipo a parallelogramma o a quadrilatero articolato (4 bar linkage) è anche vero che la differenza rispetto alle “tradizionali” full è tutta nella cinematica di questo parallelogramma. Approfondiamo meglio questo concetto: nella XTC l’intento del progettista era di ottenere una sospensione senza perdita di potenza, cioè senza quel fastidioso effetto che gli americani chiamano ‘bobbing’, vale a dire l’oscillazione dell’ammortizzatore durante la pedalata.

La Giant XTC adotta la tecnologia NRS (No Resonance System). Pascal Tribotte, progettista della XTC, afferma che la sospensione di una mountain bike reagisce esattamente alla frequenza (risonanza) della cadenza di pedalata del biker. Questo fenomeno amplifica l’oscillazione (bobbing) della sospensione con tutti gli effetti indesiderati di perdita di energia. Tribotte, ben conosciuto nel mondo della Formula 1 come esperto di fenomeni di risonanza, voleva progettare un nuovo sistema di sospensione che ignorava le forze interne (del bikers) ma rispondeva alle forze esterne (le asperità del terreno). Vediamo come è riuscito a fare questo.La sospensione, come già detto, è un classico quadrilatero articolato (4 bar linkage) accoppiato con un vero giunto Horst sovradimensionato e posto decisamente sotto la linea di catena. Il fulcro principale è posizionato esattamente in linea con l’asse del movimento centrale e questo con il preciso scopo di accentuare il fenomeno che veniamo a spiegare: la forza della pedalata tende a far ruotare verso il basso il fodero obliquo (seatstays) rispetto al giunto Horst; questo fenomeno provoca una rotazione verso l’alto della bielletta superiore e la conseguente estensione completa dell’ammortizzatore. Cosi’ facendo si inibisce qualsiasi movimento della sospensione sottoposta alla potenza della pedalata. Tutto chiaro?E’ essenziale che l’ammortizzatore sia tarato in modo da non avere alcun SAG (abbassamento dovuto al peso del ciclista). L’ammortizzatore deve rimanere completamente esteso, altrimenti ogni colpo di pedale lo estenderà provocando proprio quell’indesiderato effetto bobbing che il sistema NRS si propone di eliminare.


LA PROVA

L’anno scorso Giant fece numerosi test avvalendosi di un sistema di acquisizione dati installato direttamente sulla mountain bike; venivano rilevati i dati di velocità e frequenza cardiaca del corridore nonché, attraverso degli estensimetri, le sollecitazioni sugli ammortizzatori e sul manubrio. I risultati furono sorprendenti: mentre ai corridori del Team che hanno eseguito i test sembrava di andare più piano, il tempo sul giro risultava inferiore a quello segnato utilizzando la Giant MCM (front) con in più una sensibile riduzione della frequenza cardiaca media.Vediamo ora avvalendoci del supporto di Simone Gamba, rappresentante tecnico di Giant Italia, di riscontrare sul campo queste rilevazioni.E’ fondamentale per il sistema NRS tarare l’ammortizzatore in modo da non avere assolutamente SAG. La XTC Team custom testata monta un Rock Shox SID dual air con regolazione del ritorno e con 3.5” di escursione alla ruota. Mettere sempre 50 PSI nella camera negativa per non far battere in testa il SID durante il ritorno, e tanta pressione nella camera positiva quanto basta per non avere SAG (da 100 a 250 PSI a seconda del peso).All’inizio, sedersi in sella su una full senza SAG ci fa provare una sensazione strana. Siamo portati a credere che la sospensione sia poco sensibile fino a quando non incontriamo i primi colpi del terreno e li passiamo senza sentirli. Il sistema NRS lavora incredibilmente bene, è quasi un mistero. Qualcuno potrebbe obiettare che essendo una sospensione di tipo estensivo la pedalata potrebbe inibire la sospensione. Alla prova questo non avviene poiché, come ci spiega Simone Gamba, il parallelogramma della sospensione è strutturato in modo che una forza che agisce sulla ruota posteriore è amplificata di un fattore 10 rispetto alla forza della pedalata: questo significa che praticamente le due forze sono disaccoppiate.In salita la XTC trasmette una rigidità ed una efficienza di pedalata paragonabili ad una hardtail. Non rileviamo il minimo effetto bobbing sia in sella che in fuori sella. Anche nelle ascese più sconnesse il sistema NRS “galleggia” sulle asperità del terreno con una scorrevolezza incredibile.E ricordiamo che questa non è una sospensione con lock out!Se in salita ci ha impressionati, in discesa,l’abilità della XTC di assorbire i grossi colpi ci stupisce. La XTC reagisce con prontezza ai piccoli colpi ad alta frequenza ed assorbe in modo impeccabile le grosse asperità. Gli ammortizzatori SID anteriore e posteriore sono ottimamente bilanciati, nelle discese veloci si sente un po’ la mancanza della regolazione del damping.L’eccellente geometria del telaio unitamente ad un allestimento completo di freni a disco idraulici, fanno della XTC una dual suspension molto versatile su ogni tipo di percorso.Giant pubblicizza la XTC come full da cross country: noi ci sentiamo di consigliarla anche ai free riders non estremi!Conclusioni

Il sistema NRS è la sospensione più innovativa ed efficiente che abbiamo mai provato. La XTC custom testata è montata con la migliore componentistica presente sul mercato (vedi specifiche) e pesa solamente 10,9Kg, un risultato ottimo, ideale per chi vuole gareggiare senza l'assillo di una bici pesante.