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30 ottobre 2002
Ho partecipato per la prima volta ad un
appuntamento, quello di oggi mercoledì 30, e mi sono divertito un sacco.
Ho avuto delle bellissime sensazioni, trovarmi con persone che sentivano le stesse cose che sentivo io, sentire un senso di
appartenenza a qualcosa fatto di persone come me.
Penso che si debba continuare e rafforzare l'iniziativa.
A presto
Ciao a tutti
giò
- magica ha chiesto un riassunto di
mercoledì: da un certo punto di vista è stata una massa molto semplice, con
partenza da p.zza statuto, e un percorso senza particolari situazioni strane;
non ricordo neanche il percorso preciso, in via bertola ce la siamo sbrigata in
fretta, c'era solo un auto parcheggiata nel luogo più critico, e se ne è
andata subito. Subito prima un signore ha parcheggiato metà sulla pista-metà
sul marciapiede, e, incredibile a dirsi, anche questo se ne è andato subito.
Forse che forse serviamo a qualcosa? :-)
L'unica nota negativa è stata un camion di traslochi, parcheggiato
completamente sulla pista, e in quel caso ce ne siamo andati senza "colpa
ferire", e a dire il vero la cosa non mi è dispiaciuta più di tanto, in
fondo non siamo nè vigili urbani nè cavalli con i paraocchi, ogni tanto un po'
di flessibilità non fa male. La passeggiata è continuata tranquillamente per
le strade del centro, con pochissime macchine che strombazzavano, solo un idiota
in via roma ha esagerato nonostante che il traffico fosse comunque bloccato
dalle macchine. per esagerato intendo che ha suonato più degli altri e ha
sgasato più benzina degli altri. Idiota.
Dal mio punto di vista il finale della massa è stato molto bello, prima in
piazza bodoni (dove ho inavvertitamente preso un piccolo contromano, ingannato
da una macchina a sua volta parcheggiata contromano "mai fidarsi delle
macchine"), illuminata da belle luci rosse immerse nell'acqua, poi in p.zza
castello dove la massa si è liberata in un vorticoso girotondo fra palazzo
madama e palazzo reale, il tutto con il fotografo della stampa che ci
riprendeva.
mike
Ciao a tutti!
Veramente avevo preparato anch'io un resoconto sulla massa di mercoledì,. anche
se Mike e' stato più rapido ve la racconto anch'io. E' un vissuto diverso e
credo che si completino a vicenda.
Ore 18 circa arrivo al nostro punto di incontro, P.zza Statuto ang. V.
Garibaldi. Do un’occhiata in giro, nell’angolo dove ci siamo incontrati
l’ultima volta.
Nessuno. Invece sul lato opposto ci sono loro… i “due” della Digos. Ormai
compagni fedeli della massa:. E “utili”, non neghiamolo. Sono un po’
intimorita ad essere la prima. Ma No. All’improvviso sento un driin, un coro
di driin. C’e’ gia’ qualcuno. Sono in 4 o 5 alla mia sinistra. Li
raggiungo ed al solito ci si scambia qualche parola. Pian piano la massa
aumenta.
Ci si sposta in V. Garibaldi. Intanto una novità inizia a serpeggiare. Ci sono
due “nuovi”, ma particolari:sono due giornalisti di “Specchio”.
Chiedono se possono, cosa possono, come. Ma nessuno sa. Ci si accorda si
vocifera poi, per foto senza primi piano. Iniziano gli scatti: alle bici della
massa, quelle con i manifestini della massa con messaggi diversificati; poi alla
massa, insieme di individui con al proprio fianco una bici.
Ore 18. 45 circa, si parte. Prima strada critica e’ la solita V. Bertola.
Stranamente c’e’ meno affollamento di auto in doppia fila del solito: una
sola. Siamo quasi delusi. Comunque, auto bloccate dalle bici sulla pista. Al
volante della prima auto in coda una donna, paziente e comprensiva. Infatti
quando l’automobilista in doppia fila urla al fotografo “non puoi fare foto
alla targa” lei con classe, tira giù il finestrino e lo invita a spostare,
invece, la sua auto che ostruisce il traffico. Si prosegue rasettando tutte le
auto in direzione opposta che superano la line gialla di separazione della
pista:e funziona! Forse hanno paura per la loro carrozzeria… Ed intanto bici e
macchina fotografica alla mano “clic, clic” e “flash, flash”. Monta in
bici, poi la parcheggia di solito sul marciapiede e di nuovo“clic, clic” e
“flash, flash”.
Fantastico. La massa diventa storia…
Svoltiamo poi, a destra e la pista e’ completamente ostruita da un camion
parcheggiato. Si insiste un po’ per vedere l’autista poi, più saggiamente
ci si rende conto che si tratta come dice qualcuno “ di uno che sta
semplicemente lavorando” e che dovendo scaricare materiali pesanti essendoci
altre auto in doppia fila sul lato opposto, non ha avuto molta scelta. A
riprova, mentre lo oltrepassiamo ci chiede scusa (fossero tutti così,
piangeremmo dall’emozione!). Si prosegue verso V. Roma. Il gruppo non e’
compattissimo, si sfibra ogni tanto. Ma in piazza Castello siamo di nuovo forti,
Le auto dietro iniziano infatti a strombazzare e se lo fanno e’ perché ci
notano. Imbocchiamo Via Po, ostruendo le auto ma non i mezzi pubblici. Poi
essendo difficile non bloccare anche questi ultimi si svolta in Via S.F. da
Paola per poi giungere in p.zza C. Emanuele II. Doppio girotondo e poi in V. A.
Albertina. Qui ci si prende burla di un automobilista che per superarci ha
invaso la carreggiata opposta e ohimé si e’ trovato un’auto di fronte. Fine
. Io ho dovuto abbandonare. Ciao
Des