Van Vogt:fantascienza intellettuale |
|||
Figlio
di un immigrato olandese, Alfred Elton Van Vogt nasce a Winnipeg, in
Canada, nel 1912, ma si trasferisce, agli inizi degli anni Quaranta, a Los
Angeles prendendo la cittadinanza americana. Del 1940
è Slan! (Il segreto degli Slan) dove introduce nella fantascienza
l’elemento dei superuomini, fonte di ispirazione per i creatori di eroi
sia in ambito fumettistico che cinematografico. Per tutti
gli anni quaranta si dedica a The weapon shop of Isher, uno dei suoi cicli
di maggior successo. In
seguito si trova ad apprezzare le teorie dell’ingegnere polacco
Korzybinski sulla logica non aristotelica. Da questa teoria nasce il
romanzo Null-A (Non-A) dove ci si trova a vivere in un Sistema Solare,
appunto non A, non aristotelico. Negli
anni ’50 si avvicina a Ron Hubbard e alle sue teorie (dianetica) e così
sia allontana dalla fantascienza per riflessioni più introspettive. Ricomincia
a scrivere solo nel 1963 per l’incitamento di Frederick Pohl, allora
direttore di Galaxy, a sua volta scrittore di Science-fiction, di cui
magari parleremo. Ma Van Vogt aveva ormai esaurito la vena produttiva e
pur continuando a scrivere fino ad età avanzata, non riuscirà più a
raggiungere l’eccellenza dei primi romanzi. Van Vogt muore a Los Angeles nel 2000 e rimarrà, insieme ad Asimov, Dick, Henleinen, uno dei maestri della fantascienza del millennio passato.
|
Il ruolo di Van Vogt nella storia
della fantascienza |