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William Gibson: il nostro futuro cyberpunk

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Pubblicato da Mondadori nella collana Piccola Biblioteca, La notte che bruciammo Chrome e’ una raccolta di racconti di William Gibson, alcuni dei quali scritti in collaborazione con altri autori.

E’ un libro importante perché contiene alcune pietre miliari della produzione gibsoniana, a partire da Frammenti di una rosa olografica, il primo racconto da lui mai scritto. Pubblicato per la prima volta (con il titolo di Fragment of a Hologram Rose) nel 1977 sulla rivista semi-professionale Unerth descrive già, nonostante lo stile ancora acerbo e l’ambientazione ancora poco definita, quello che sarà l’universo Cyberpunk di cui Gibson è uno dei principali creatori: un universo che ci viene descritto come un prossimo futuro decadente, caratterizzato da guerre civili, caos economico, scontri urbani di bande di delinquenti; un mondo nel quale è presente in modo massiccio la tecnologia, spesso usata come mezzo per evadere dalla realtà e gettarsi nella pace onirica di nuove droghe psichedeliche.

Nella stessa raccolta troviamo Johnny Mnemonico. Uscito per la prima volta nel 1981 (Johnny Mnemonic) sulla rivista Omni, è la vicenda di un “corriere di notizie” che sta fuggendo dai sicari della yakuza: le informazioni, infatti, Johnny le tiene in testa, letteralmente, nel suo cervello, trasformato biomeccanicamente in un capiente hard disk. Come si ricorderà da questo racconto è stato tratto anche un film omonimo (per la verità poco aderente nel suo sviluppo al racconto) interpretato da Keanu Reeves.

Questi sono solo due assaggi del mondo di Gibson  che continua con altri racconti (Hinterland, New Rose Hotel, Il mercato d’inverno, La razza giusta, Stella rossa, Orbita d’inverno, Duello, oltre a La notte che bruciammo Chrome che dà il titolo alla raccolta) nei quali troviamo come protagonisti figure inquietanti di assassini, tecnocrati, cyberpirati, contrabbandieri metropolitani che si muovono in un mondo futuribile terribilmente degradato; un mondo decadente delle metropoli in declino dove i concetti di lealtà, benessere, amicizia e amore sembrano essere banditi per lasciare il posto ad altri più “utili” alla sopravvivenza.

Un concentrato di quel mondo cyberpunk, del quale consideriamo Gibson come il padre spirituale, che ci proietta negli scenari nuovi di una fantascienza moderna.

05/06/2002

Un'immagine di Gibson, padre del cyberpunk

Una interessante bibliobiografia dell'autore