Le conquiste del 2007
Continuano i successi del Real Statte in campo nazionale
(e di Tony Marzella nominato allenatore della
nazionale a 5 femminile)
Real Statte e Tony Marzella
ancora grandi protagonisti nazionali del
calcio a cinque femminile.
Nel 2007 hanno vinto il
campionato
regionale,
la coppa Italia regionale
e la
super coppa italiana
2007. Tony Marzella (in qualità di allenatore regionale) ha vinto
il campionato d'Italia per regioni includendo nella selezione, 6
giocatrici del Real Statte. In seguito a tali risultati lo stesso
Marzella è stato nominato allenatore della nazionale di calcio a 5
femminile. Cliccare
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la pagina degli avvenimenti del Real 2007
Coppa delle Coppe
2006
Incredibile Real Statte,
conquista anche la coppa delle coppe 2006 battendo l'avversaria di
sempre: la Roma
Intervista a Tony dopo la conquista della coppa
La scheda della partita
Scudetto
2006 Sommario
Real Camione
d'Italia 2006: Cronaca di un'altra straordinaria impresa
Il "Tony Marzella
pensiero": Ovvero come far conciliare tenacia, sportività, lealtà
A colloquio con con Tony Marzella
Il Real, una favola fuori tempo per lo sport
moderno
L'Organigramma societario
Real Statte: storia di donne normali
Le foto delle protagoniste
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Il carattere,
nello stesso tempo sereno e forte, di Tony Marzella ha contribuito in
modo determinante ai successi di tutti questi anni; come estensore di
questo sito e conoscente di Tony, ho già avuto modo di parlare di lui
in occasione della conquista dello scudetto 2005 (cliccare
Qui
per ciò che si scrisse di lui in quella
occasione), in questo momento mi limito a registrare le dichiarazioni
rese da lui all'ottimo giornalista del
Corriere del Giorno Gianni Martucci (salvo
il primo capoverso, resa da Tony, come "dichiarazione spontanea" in
una trasmissione di studio 100). Ebbene in queste "frasi al volo",
c'è tutta la sua filosofia di vita, fatta di sani principi, di
notevole intelligenza e di grande carica umana. Tutti i componenti del
suo "staff", sono una grande famiglia.
«Sì, siamo una grande famiglia. Da sempre,
la squadra è
un blocco unico sia in campo che fuori da esso. Gestire una squadra
non è mai stato facile, ma da noi i problemi sono davvero pochi».
Questo il segreto del successo di questa squadra; non occorre
aggiungere altro, non sarebbe nel SUO STILE.
Leonardo Del Giudice
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Il Tony Marzella "pensiero"
"Diversi anni siamo andati molto vicini al titolo, giocando la
finalissima e perdendola regolarmente. Si dà il caso che io sia
presidente ed allenatore del Real e quindi come presidente non potevo
obbligare l'allenatore (me stesso) a dimettersi."
«L’anno scorso il premio per lo
scudetto è stato un paio di scarpe da jogging della migliore marca.
Quest’anno mi spingerò di più: con le ragazze mi sono accordato per un
viaggio. Senza borsoni e scarpe, ma per il solo piacere di vedere
posti nuovi, senza pensare al calcetto».
«Sì, siamo una grande famiglia. Da sempre,
la squadra è
un blocco unico sia in campo che fuori da esso. Gestire una squadra
non è mai stato facile, ma da noi i problemi sono davvero pochi».
"Il muscolo più importante per un calciatore è il
cuore". «È una frase che sentiamo nostra - afferma il tecnico che ama
anche citare Vasco Rossi - perché è il nostro segreto: quando si gioca
con il cuore, si vince sempre. Punto molto sull’aspetto psicologico:
spesso si ribaltano le situazioni più difficili con la testa». E
quando si perde, le sconfitte sono digerite più facilmente: «Siamo un
gruppo che si è formato sulle sconfitte. Perché le sconfitte, come le
vittorie, hanno sempre un senso. Non dimentichiamo che ne abbiamo
tante e cocenti, fino a due anni fa, nelle fasi finali. Ma non ne
abbiamo mai fatto un dramma. Ci siamo rimboccati le maniche per
ripartire più convinti l’anno dopo».
"Dopo due scudetti ed una Supercoppa, continuare a vincere sarà più
difficile". Il nostro segreto sarà «Ripartire daccapo, con
umiltà, come se dovessimo ancora vincere il primo scudetto. Il segreto
del gruppo Real Statte è questo: un gruppo che non si monta la testa
dopo le vittorie e non si demoralizza dopo le sconfitte. Perché alla
fine il nostro è sempre un gioco, che affrontiamo con il puro spirito
dilettantistico, per divertimento. Se poi otteniamo anche le vittorie,
è il massimo». . C’è invece chi gioca
per vincere, perché ci sono decine di migliaia di persone che
aspettano solo questo. Non è calcio a cinque femminile, è calcio
maschile, uno sport che in Italia muove la passione di milioni di
persone. (E miliardi di interessi n.d.r )
da Gianni Martucci (Corriere del Giorno)
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