Sanna Englund, classe 1975, è il commissario Melanie Hansen.

Già dai tempi della scuola Sanna ha frequentato scuole private di recitazione e dopo la maturità ha lavorato come modella sia in Germania che all'estero per potersi pagare il corso di recitazione al Lee Strasberg Theatre Institute di New York. Il suo debutto davanti alla macchina da presa è del 1999 nel film «Angel Express». Prima di arrivare al ruolo di protagonista in «Notruf Hafenkante» ha partecipato anche a cortometraggi e ha fatto pubblicità.

Nella serie, piena di scene d'azione ha sempre cercato di evitare le controfigure: «Cerco sempre di fare da sola il più possibile delle scene, è la mia ambizione sportiva! Sul set ci sono comunque sempre degli specialisti che sanno consigliarci ed evitano di farci correre inutili rischi. La mia sfida in questa serie è quella di rendere un'immagine credibile del lavoro di una poliziotta. Mi sono stati particolarmente utili i corsi di arti marziali quelli di tiro a segno che avevo frequentato in passato. La potenza di un'arma e quanto possa essere pericolosa lo si può capire solamente quando ci si trova al poligono».

Molto legata alla sua città natale, Sanna Englund descrive così il fascino di Amburgo: «È una città da sogno! Qui mi sento davvero bene: amo il profumo del mare e le barche a vela sull'Alster. È un amore che mi attrae, ma per ora sono sempre ritornata nella mia Berlino...».

La serie storica girata ad Amburgo è senz'altro «Großstadtrevier». Nata nel 1986 ed ancora in produzione con al suo attivo oltre 200 puntate, ha portato le firme iniziali di Jürgen Roland, Uwe Erichsen (già collaudato sceneggiatore di «Der Fahnder») e Gerd Oelschlegel.

Prodotta da ARD, il primo canale nazionale tedesco, racconta le vicende dei poliziotti del 14° distretto di Amburgo.

Una nota curiosa: lo stesso creatore della serie, Roland, prese parte anche ad alcune puntate della serie sempre con lo stesso ruolo: il capo delle operazioni speciali della polizia.

Una scena con Arthur Brauss nel ruolo di Richard Block, in scena dal 1986 al 1991. (Foto ARD)