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LA STORIA
Madaba la "città dei mosaici" si trova sulla strada dei re a circa 35 chilometri a sud-est di Amman ad un'altezza di 730 metri sul livello del mare.
Per la prima volta si parla di Medeba nei Mumeri, il quarto libro del vecchio testamento ma, il ritrovamento di un reperto dell'età del ferro, porta la datazione dei primi insediamenti a Madaba molto tempo prima.
Il periodo di maggior splendore di Madaba fu sotto i bizantini i quali eressero numerosi uffici amministrativi e 15 chiese con splendidi mosaici. Ma nei secoli VII e VIII a causa di saccheggi e terremoti la città si spopolò.
Solo nel 1880 un migliaio di famiglie provenienti da Karak la ripopolarono anche se utilizzarono i resti degli antichi monumenti come materia prima per costruire le proprie abitazioni.
DA VEDERE

La chiesa greco-ortodossa di S.Giorgio
All'interno della chiesa greco-ortodossa di S.Giorgio si può vedere il mosaico più famoso di Madaba che rappresenta la pianta delle palestina. Originariamente questo mosaico ricopriva il pavimento di una chiesa bizantina del VI secolo sopra della quale è stata costruita, nel 1896, la chiesa greco-ortodossa attuale.
Una serie di sepolture e alcuni incendi hanno irrimediabilmente danneggiato questo stupendo mosaico che in origine contava più di 2,3 milioni di tessere. Ulteriori danni sono stati causati, in tempi moderni, dalla costruzione dell'attuale chiesa e dall'errata abitudine di utilizzare l'acqua per la pulizia del pavimento. Grazie ad un accurato intervento di restauro sono stati evitati altri danni al mosaico.

Il mosaico misura 16×16 metri e rappresenta la pianta della palestina che va da Tyros a nord fino all'Egitto inferiore a Sud, e dal mediterraneo a ovest fino al giordano ad est. Il motivo della creazione di questo stupendo capolavoro era di dare informazioni ai pellegrini sulla Terra Santa.
Al centro è molto evidente la pianta di gerusalemmme con la cinta di mura completa delle 21 torri e le 6 porte. Nella rappresentazione del fiume Giordano e del Mar Morto sono rappresentati anche pesci e barche. Nella parte inferiore si vede il Mediterraneo mentre all'estrema destra, nella navata laterale, si può vedere il delta del Nilo.
In totale, nella mappa, sono rappresentate 150 località, una parte delle quali con il nome greco, oltre a numerose piante e animali.
La datazione del mosaico è stata eseguita grazie alla presenza, all'interno delle mura di Gerusalemme, dell'immagine della chiesa di Nea Theotokos della quale si conosce esattamente il periodo di costruzione: il 542 sotto Giustiniano. Quindi si può suppore che il mosaico è stato costruito nella seconda metà del VI secolo.


Mosaico con la mappa della palestina

Particolare del mosaico, la mappa di Gerusalemme

Da visitare anche il museo dei mosaici dove sono raccolti vari mosaici trovati nelle chiese e nelle case della città, altri mosaici, scoperti nel 1902, si possono ammirare nella chiesa degli Apostoli, si presume abbiano la stessa età della chiesa che è stata costruita nel 578.
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