I Celti e le altre potenze della penisola italiana (Roma esclusa)
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Celti ed Etruschi (prima parte)
Celti - Etruschi (seconda parte)
Le tre principali alleanze tra Celti ed Etruschi contro Roma
- 295: Grande alleanza italica
contro Roma. Nel 298 Etruschi e Celti avevano stretto un patto di alleanza.
Per tutta risposta Roma aveva inviato una spedizione punitiva in territorio
etrusco (Volterra). Gli Etruschi si erano dichiarati disponibili ad una pace
separata, in realtà serviva loro tempo per organizzare un nuovo esercito con
gli altri alleati: Umbri, Sanniti e Galli. Nel 295 la coalizione era pronta
a combattere, sotto la guida del sannita Gellio Egnazio. Si formano due eserciti:
gli Etruschi con gli Umbri, mentre i Celti si unirono al resto della coalizione.
Gli Etruschi, rinforzati dagli Umbri, vinsero, invece il grosso della coalizione
perse nettamente a Sentino (tra Ancona e Perugia, presso l'odierna Sassoferrato).
Dopo la vittoria di Sentino i Romani, al comando di Cneo Fulvio, entrarono in
Etruria ed uccisero circa 3000 fra chiusini e perugini. Quinto Fabio Rulliano,
sempre in Etruria, uccise 4500 Perugini in rivolta.
- 283: (Guerra gallica) Alleanza tra Etruschi e Boi contro Roma. Tra gli Etruschi però solo Volsinii, Vulci e Chiusi partecipano. Gli eserciti alleati vengono distrutti al lago Vadimone, nei pressi di Orte (oggi prosciugato). L'anno dopo, nonostante la sconfitta, la coalizione si ricostituisce, ma risulta più debole perché vengono impiegate anche le classi di età più giovani. Sopraggiunge un'altra sconfitta e questa volta Boi ed Etruschi sono costretti a chiedere la pace. Il trattato durerà alcuni decenni.
- 225: L'Etruria è il campo di battaglia dell'ultima discesa dei Celti verso Roma. L'esercito celtico sbaraglia i romani a Chiusi. Ma la battaglia decisiva si svolge sulla costa tirrenica, nella baia di Talamone. Qui Roma sconfigge gli avversari.
Monte Bibele (Comune di Monterenzio, Appennino bolognese)
Se, all'inizio del III secolo a.C. i Boi strinsero un'alleanza di ferro
con gli Etruschi ciò fu anche perché tra i due popoli era in pieno
svolgimento un processo di integrazione culturale. Esistono infatti elementi
storiografici ed archeologici che testimoniano un cambiamento dei costumi dei
Celti cisalpini. Infatti i corredi tombali del III secolo ormai non si differenziano
più da quelli delle popolazioni etrusche. Un caso emblematico dei rapporti
etrusco-celtici è l'insediamento appenninico di Monte Bibele, nella valle
dell'Idice, dove è stato riportato alla luce un villaggio abitato da
entrambe le etnie. Lo dimostra l'esistenza di una necropoli a rito misto.
(Manfredi) La recente scoperta su un lato della montagna di una necropoli di
una comunità mista etrusco-celtica ha aperto nuove prospettive di studio.
L'indagine archeologica ha riportato alla luce un villaggio di collina delimitato
da muri a secco e con abitazioni di forma rettangolare. Il villaggio fu occupato
dagli Etruschi verso la metà del V secolo. In seguito è attestata
la presenza (documentata nella necropoli) di guerrieri celti, probabilmente
appartenenti ad una aristocrazia militare, che forse riuscirono a farsi accettare
in quella comunità e si sposarono con donne del luogo.
Sito
didattico su Monte Bibele