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10.A Ipotermia

Le prime tre sezioni sono tratte da una guida di Rick Curtis, del Outdoor Action Program di Princeton University. Le informazioni riportate nella guida sono solo a scopo informativo e non possono rimpiazzare un adeguata e aggiornata istruzione.

10.A.1 Ipotermia e ingiurie dal freddo

10.A.1.1 Come perdiamo calore verso l'ambiente

  1. Radiazione - perdita di calore verso l'ambiente per il gradiente di temperatura (solo se la temperatura ambiente e` sotto i 98.6 gradi). Fattori importanti nella perdita di calore per radiazione sono l'area superficiale e il gradiente di temperatura.

  2. Conduzione - attraverso diretto contatto tra oggetti, trasferimento molecolare di energia termica. L'acqua conduce il calore 25 volte piu` velocemente dell'aria perche` ha una maggiore capacita` termica: restare asciutti = restare vivi. L'acciao conduce calore ancora piu` velocemente dell'acqua.
    Per esempio, in genere la conduzione e` responsabile per solo il 2% della perdita totale di calore. Tuttavia con i vestiti bagnati la perdita e` accresciuta di cinque volte.

  3. Convezione - e` il processo di conduzione in cui uno degli oggetti e` in movimento. Le molecole presso la superficie sono riscaldate, si muovono via, e sono rimpiazzate da nuove molecoleche sono a loro volte riscaldate, e cosi` via. Il flusso di calore convettivo dipende dalla densita della sostanza che si muove (la convezione in acqua e` maggiore che in aria) e dalla sua velocita`.
    Il Fattore Vento e` un esempio dell'effetto convettivo dell'aria. Le tabelle dei fattori vento riportano la perdita di calore rispetto all'aria ferma.

  4. Evaporazione - perdita di calore per convertire acqua da liquido a gas.
    La Perspirazione e` l'evaporazione di acqua per rimuovere calore in eccesso. Si ha Sudorazione quando il corpo deve rimuovere calore in eccesso, e Perspirazione insensibile per mantenere l'umidita` ad un livello del 70% vicino alla pelle (in particolare in un ambiente freddo, e asciutto). Infine la Respirazione in cui l'aria viene riscaldata quando entra nei polmoni ed esalata con un alto tasso di umidita`.
    E` importante riconoscere la connessione fra il livello dei fluidi nel corpo, la perdita di fluidi, e la perdita di calore. Quando fluidi corporei vengono persi tramite i vari processi evaporativi, il volume complessivo e` ridotto, e cio` porta alla deidratazione. Questa riduzione del livello di fluidi corporei rende il corpo piu` suscettibile alla ipotermia e agli altri malanni da freddo.

10.A.1.2 Risposta al freddo

La sfida del freddo - (fattori negativi)

Ritenzione del calore - (fattori positivi)

Produzione di calore - (fattori positivi)

Ritenzione di calore + Produzione di calore - Sfida del freddo=Ipotermia
Isolamento
Grasso corporeo
Rapporto superficie/volume
Esclusione organi esterni
Esercizio
Tremori
Temperatura
Umidita`
Vento

10.A.1.3 La temperatura corporea

1. Il calore e` sia richiesto che prodotto a livello callulare. L'ambiente agisce come un fattore di riscaldamento o di raffreddamento sul corpo. Il corpo deve essere in grado di generare calore, ritenere calore, e dissipare calore a seconda della attivita` fisica e della temperatura ambiente.

2. La temperatura corporea e` una misura del metabolismo, cioe` del livello generale di attivita` chimica all'interno del corpo.

3. L'ippotalamo e` il principale centro del cervello per la regolazione della temperatura corporea. E` sensibile a cambiamenti della temperatura del sangue di 0.5 gradi, e reagisce a impulsi nervosi che gli arrivano da nervi terminanti nella pelle.

4. La temperatura ottimale per le reazioni chimiche nel corpo e` di 37 gradi. Oltre 40.5 gradi molti enzimi corporei si denaturano e le reazioni chimiche non possono aver luogo, per cui si muore. Sotto i 37 gradi le reazioni chimiche sono rallentate, con varie complicazioni che possono portare alla morte.

5. Organi interni in particolare il cuore, i polmoni, e il cervello.
Organi periferici = le appendici, la pelle, i tessuti muscolari.

6. La temperatura interna e` la temperatura che e` essenziale al ritmo metabolico globale del corpo. La temepratura periferica non e` critica.

10.A.1.4 Come il corpo regola la temperattura

1. Vasodilazione - crescita del flusso superficiale di sangue, crescita della perdita di calore (quando la temperatura ambiente e` inferiore alla temperatura corporea). Alla massima vasodilatazione, il flosso cutaneo di sangue puo` arrivare a 3000 ml/min (il flusso medio e` di 300-500 ml.min).

2. Vasoconstrizione - riduzione del flusso sanguineo alla periferia, riduzione della perdita di calore. La massima vasocostrizione puo` ridurre il flusso cutaneo a 30 ml/min.

3. Sudorazione - raffredda il corpo attraverso raffreddamento evaporativo

4. Tremori - generano calore tramite le reazioni chimiche richieste per l'attivita` muscolare. Tremori visibili possono (al massimo) accrescere la produzione di calore del 500%. Tuttavia questo effetto e` limitato ad alcune ore a causa dell'esaurimento delle riserve muscolari di glucosio e dell'instaurarsi della fatica.

5. Aumento/Riduzione dell'attivita` causa un corrispondente aumento/riduzione nella produzione di calore.

6. Risposte comportamentali - mettere o togliere strati di vestiario risulta in una regolazione del calore.

10.A.1.5 Ipotermia

1. Ipotermia - "una diminuzione della temperature interna corporea ad un livello al quale le normali funzioni muscolari e cerebrali sono impossibilitate" - Medicine for Mountaineering

2. Condizioni che portano all'ipotermia

3. Quali sono le temperature di "ipotermia"

4. Segni e sintomi dell'ipotermia

a. Difficolta` a muoversi, a parlare, a connettere

b. Leggera ipotermia - temperatura interna fino a 35.5 gradi

c. Moderata ipotermia - temperatura interna fino a 34 gradi

d. Severa ipotermia- temperatura interna fino a 30 gradi (possibilita` di morte)

e. Morte da ipotermia

5. Come decidere se qualcuno e` ipotermico

Temperatura
interna
Segni e sintomi
Leggera
Ipotermia
37º - 36ºC Normale, tremori possono iniziare
36º - 35ºC Sensazione di freddo, pelle d'oca, incapacita` di azioni complesse con le mani, tremori leggeri o intensi, perdita di sensibilita` nelle mani.
Moderata
Ipotermia
35º - 34ºC Tremori intensi, scoordinamento muscolare apparente, movimenti lenti ed elaborati, difficolta` a camminare, leggera confusione mentale. Usare test di sobrieta`: capacita` di camminare 10 metri diritto.
34º - 32ºC Persistono i tremori violenti, difficolta` a parlare, pensare, inizio di amnesia, imprecisione dei movimenti muscolari, incapacita` nell'uso delle mani, inciampamenti frequenti, segni di depressione.
Severa
Ipotermia
32º - 30ºC I tremori si fermano, la cute esposta diventa blue e gonfia, coordinamento muscolare molto povero, incapacita` di camminare, comportamento incoerente/irrazionale, ma puo` essere capace di mantenere la posizione e una apparenza di coscienza.
30º - 28ºC Rigidita` muscolare, semicoscienza, stupore, perdita di percezione degli altri, riduzione del polso e della respirazione, possibili fibrillazioni cardiache
28º - 25.5ºC Incoscienza, battito e respirazione irregolari, il polso non e` rilevabile
25.5º - 24ºC Edema Polmonare, arresto cardiaco e respiratorio, morte. La morte puo` sopravvenire prima che sia raggiunta questa temperatura.

10.A.2 Trattamenti per l'ipotermia

I principi di base per riscaldare una persona vittima di ipotermia sono di conservare il calore che essa ha e rimpiazzare i fluidi corporei che sta bruciando per generare quel calore. Se la persona trema, essa ha la capacita` di riscaldarsi ad un ritmo di 2 gradi all'ora.

10.A.2.1 Leggera - Moderata Ipotermia

1. Ridurre le perdite di calore

2. Somministrare nutrimento e fluidi

E` essenziale tenere una persona ipotermica adeguatamente idratata e nutrita.

a. Tipi di cibo

b. Somministrazione di cibo

c. Cose da evitare

3. Aggiungere calore

10.A.2.2 Severa Ipotermia

1. Ridurre le perdite di calore

2. Aggiungere nutrimento e fluidi

3. Aggiungere calore

Fonti di calore possono essere applicate per transferire calore alle arterie principali - al collo per la carotide, alle ascelle per le brachiali, al ventre per le femorali, alle palme delle mani per gli archi arteriali.

10.A.2.3 Ricadute

E` una situazione in cui la termperatura interna decresce durante il riscaldamento. Cio` e` causato dalla dilatazione dei vasi periferici negli arti quando vengono riscaldati. Tale dilatazione manda il sangue molto freddo che stagnava nei vasi periferici all'interno, diminuendo ulteriormente la temperatura interna e puo` condurre alla morte. Inoltre tale sangue e` molto acetico e cio` puo` portare a morte per aritmia cardiaca. Le ricadute possono essere evitate non riscaldando la periferia: riscaldate solo la parte interna ! Non esporre una persona severamente ipotermica a calore estremo.

10.A.2.4 CPR e Ipotermia

Una persona con severa ipotermia ha tutti i segni di morte clinica:

Ma puo` essere ancora viva, in una scatola di ghiaccio metabolica, e puo` essere riportata in vita. Il compito del soccorritore e` di riscaldare la persona ed eseguire CPR se e` il caso. Una vittima d'iportermia non e` mai fredda e morta, solamente calda e morta. Durante l'ipotermia il cuore e` ipereccitabile e la stimolazione meccanica (come CPR, movimento, o ricaduta) puo` comportare fibrillazione cardiaca e morte. Pertanto CPR e` controindicato per certi casi di ipotermia:

1. Assicurarsi del ritmo cardiaco prima di iniziare CPR. Il ritmo cardiaco puo` essere 2-3 battiti/minuto con una respirazione ogni 30 secondi. Effettuare compressione cardiaca in tali condizioni puo` indurre aritmia. Controllare il polso carotoideo per un lungo periodo (fino ad un minuto) per assicurarsi che c'e` almeno un debole battito cardiaco. Anche se batte lentamente, il cuore distribuisce il sangue efficacemente. La compressione cardica esterna ha una efficacia del 20-30%. Percio`, con la ridotta richiesta, il corpo puo` essere in grado di soddisfare l'esigenza circolatoria con 2-3 battiti al minuto. Assicurarsi che il polso sia assente prima di iniziare CPR. Si dovra` continuare con CPR durante il riscaldamento della persona.

2. La ventilazione puo` essere interrotta ma la respirazione puo` continuare - la richiesta di ossigeno del corpo e` cosi` ridotta con l'ipotermia che il corpo puo` sopravvivere per qualche tempo usando solo l'ossigeno che ha gia` in esso. Se la ventilazione e` interrotta, la ventilazione artificiale puo` essere iniziata per accrescere l'ossigeno disponibile. In aggiunta soffiare aria calda nei polmini puo` aiutare al riscaldamento interno.

3. Procedure di CPR

10.A.3 Ingiurie del Freddo

La temperatura dei tessuti al freddo e` regolata da due fattori, la temperatura esterna e il flusso di calore interno. Tutte le ingiurie del freddo descritte sono intimamente connesse al grado della circolazione periferica. Quando questa viene ridotta per prevenire eccessive perdite di calore all'interno, queste condizioni sono piu` probabili.

1. Fattori che influenzano le ingiuria del freddo

2. Vasodilatazione indotta dal freddo - Quando una mano o un piede viene raffreddato a 15 gradi, si ha una massima vasocostrizione e minimo flusso sanguineo. Se il raffreddamento continua fino a 10 gradi, la vasocostrizione viene interrotta da periodi di vasodilatazione, con una crescita del flusso di sangue e calore. Questa risposta avviene in cicli di 5-10 minuti. Una esposizione prolungata aumenta questa risposta e offre un certo grado di acclimatazione (per es. gli eskimo hanno forti risposte con brevi intervalli).

3. Fisiopatologa del congelamento dei tessiti - Quando i tessuti cominciano a congelare, cristalli di ghiaccio si formano entro le cellule. Congelando il liquido intracellulare, quello extracellulare penetra nelle cellule e si ha un aumento di sali all'esterno delle cellule. Le cellule possono rompersi a causa dell'aumento di liquido e/o per i cristalli di ghiaccio. Non strofinare i tessuti: causa rottura dei cellule per danneggiamento dovuto ai cristalli di ghiaccio. Quando il ghiaccio fonde c'e` un afflusso di sali nei tessuti che causa un ulteriore danneggiamento della membrana cellulare. I tessuti non possono congelare se la temperatura e` sopra 0 gradi. Deve scendere sotto -2 gradi a causa dai sali discolti. La regioni piu` periferiche e quelle con maggior rapporto superficie/volume sono quelle piu` suscettibili di congelamento (orecchie, naso, dita).

  Freddo Leggero raffreddamento Congelamento superficiale Congelamento profondo
Sensazione Dolore Possibile sensibilita` Assenza di sensibilita` Assenza di sensibilita`
Sensazione al tatto Normale Normale Soffice Duro
Colore Rosso Bianco Bianco Bianco

4. Freddo

5. Leggero raffreddamento Trattamento 6. Congelamento Trattamento 7. Riscaldamento di congelamento 8. Considerazioni speciali per il congelamento 9. Piede da trincea

Questo e` simile a vesciche da freddo. E` causato da una prolungata esposizione dei piedi a freddo, umidita`, con inattivita`. Puo` aver luogo anche a temperature di 15 gradi, se i piedi sono costantemente bagnati. Puo` succedere coi piedi umidi in inverno, ma non solo (per es. in kayak). Il meccanismo e` il seguente: i piedi bagnati perdono calore 25 volte piu` velocemente che asciutti, percio` il corpo usa la vasocostrizione per ridurre la circolazione periferica nei piedi. I tessuti cutanei cominciano a morire per mancanza di ossigeno, nutrienti, e per accumulo di tossine. La pelle inizialmente e` arrossata con insensibilita`, dolore pungente, e irritazione. Poi diventa pallida e chiazzata, e finalmente color porpora scuro, grigia o blu. I tessuti affetti in genere muoiono e vengono via. Nei casi severi puo` coinvolgere dita, tallone, o l'intero piede. Se la circolazione e` impedita per piu` di 6 ore c'e` danneggiamento permanente ai tessuti; se per piu` di 24 ore la vittima puo` perdere il piede. Il piede-da-trincea causa un danno permanenete al sistema circolatorio rendendo la persona prona a ingiurie da freddo nell'area. Un simile fenomeno puo` capitare alle mani se tenute bagnate per lunghi periodi. Il danno al sistema circolatorio e` noto come fenomeno di Reynaud.

Trattamento e Prevenzione del piede-da-trincea

10. Vesciche da freddo 11. Evitare congelamento e ingiurie relative 12. Ingiurie all'occhio

a. Congelamento della Cornea

b. Congelamento delle palpebre

c. Cecita` da neve

Sintomi Trattamento

BIBLIOGRAFIA

Questo articolo e` stato scritto da Rick Curtis, direttore del Outdoor Action Program. Questo materiale puo` essere liberamente distribuito a scopo educativo e non-profit. Se incluso in pubblicazioni, scritte o elettroniche, si deve citare l'autore. L'uso commerciale di questo articolo e` proibito senza espresso consenso dell'autore. Copyright © 1995 Rick Curtis, Outdoor Action Program, Princeton University. E-mail Rcurtis@.princeton.edu



10.A.4 Vestiario

Vestiti di polipropilene e goretex sono un ausilio per mantenere il corpo asciutto e caldo. L'azione asciugante del polipropilene e` eccezzionale. Combinato con una giacca leggera in goretex, permette di fare attivita` fisica in clima rigido senza la necessita` di uno spesso strato di vestiti. Se non e` troppo freddo, una sola maglietta di polipropilene sotto una felpa dovrebbe essere sufficiente per il busto. Per le gambe polipropilene e lycra dovrebbero essere abbastanza.

Se e` freddo, goretex o nylon aiutano a diminuire l'effetto vento. Usare uno strato interno di polipropilene, una maglietta a maniche lunghe opzionale intermedia, e una giacca antivento ingoretex o nylon. Per le gambe una calzamaglia di polipropilene sotto i pantaloni. Per quando e` molto freddo ci sono sovrapantaloni di goretex o nylon. Goretex e` preferibile, perche` e` un tessuto traspirante, ed e` piu` confortevole del nylon. Il nylon non e` traspirante percio` contribuisce all'eccesso di sudorazione. Un berretto di lana o pile aiuta a tener calda la testa. I guanti sono essenziali.

E` importante tener in conto il fattore vento quando si fa attivita` fisica all'aperto. Il movimento veloce contribuisce al fattore vento (pero` questo lo possiamo ignorare, dato che in montagna non ci si muove tanto veloci). Non dimenticare che anche se non si sente subito lo stimolo della sete il nostro corpo abbisogna di rimpiazzare i liquidi persi, percio` e` importante bere. La protezione della pelle e` pure importante: proteggersi dal sole e usare creme idratanti per evitare che la pelle diventi troppo secca.

10.A.5 Congelamento

Il congelamento risulta dalla prolungata esposizione al freddo. Quanto piu` fa freddo, o quanto piu` basso e` il fattore vento, tanto piu` velocemente si ha congelamento. Il congelamento inizia nei tessuti quando la temperatura interna raggiunge i 10 gradi. Tessuti che sono congelati sotto -5oC hanno poche probabilita` di sopravvivere al riscaldamento. L'umidita` e il fattore vento aumentano entrambi l'effetto del freddo.

Il congelamento si puo` classificare in quattro gradi simili a quelli delle bruciature:

Primo grado: rossore senza necrosi (senza morte di tessuto)

Secondo grado: formazione di vesciche

Terzo grado: necrosi della pella (morte dei tessuti)

Quarto grado: sviluppo di cancrena, richiede amputazione

Quando avviene il congelamento non c'e` solitamente dolore, o poco. L'area colpita diviene dura e insensibile. Quando la parte colpita viene riscaldata diventa arrossata, gonfia e dolorante. Vesciche si possono sviluppare e edema puo` aver luogo nei successivi uno o due giorni. Lo sviluppo di necrosi della pelle o cancrena avviene nei girni seguenti. La persistenza del freddo e insensibilita` nell'area intorno alla parte rossa e gonfia e` frequentemente un sintomo di sviluppo di cancrena. La delimitazione della parte affetta da cancrena puo` richiede fino a trenta giorni.

Evitare il congelamento con un vestiario adeguato e` probabilmente la cosa migliore da fare. Se pero` succede di congelare una parte del corpo il trattamento piu` frequente e` il riscaldamento rapido. Questo dovrebbe essere fatto in acqua a 40-44oC e dovrebbe durare circa 20 minuti (Principles of Surgery, Schwartz et. al.). Evitare di sfregare l'area affetta e non esporla a temperature superiori. Il sollevamento dell'area affetta aiuta a diminuire il rigonfiamento (meno apporto di sangue). Un ambiente sterile e` utile per evitare il pericolo di infezioni. La profilassi del tetano e` consigliata. Ci si puo` aspettare problemi neuro-muscolari a lungo termine: dolori ricorrenti, cambiamenti di temperatura, e sensibilita` al freddo.

10.A.6 Fattori Vento

Tabella dei fattori vento: temperature efficace in funzione della velocita del vento e della temperatura dell'aria ferma

Vento  Temperatura(C)
(km/h) 4.5   4     3.5   0    -4    -9.5 -12   -15  -18  -20.5 -23   -26  -29   -32   -34.5

8: 2 -1 -4 -7 -10 -13 -16 -19 -22 -25 -28 -31 -34.5 -37 -40 16: -3 -7 -10.5 -14 -17 -21 -24.5 -28 -32 -35 -38 -42 -45.5 -49 -53 24: -7 -10.5 -14.5 -18 -22 -25.5 -29.5 -33 -37 -41 -45 -49 -53 -57 -61 32: -9 -13 -17 -21 -25 -29 -33 -37 -41 -45.5 -49.5 -53 -58 -62 -65.5 40: -10.5 -14.5 -19 -23 -27 -32 -35.6 -40 -44 -48 -53 -57 -61 -65 -69 48: -12 -15.5 -20 -24 -29 -33 -37 -42 -46 -50.5 -54.5 -59 -63 -68 -72 54: -12 -17 -21 -25.5 -30 -3$.5 -38 -43 -47 -52 -56 -61 -65 -69.5 -74 64: -13 -17 -22 -26 -30.5 -35 -39.5 -44 -48 -53 -57 -62 -66 -70.5 -75
Tabella dei fattori vento: temperature efficace in funzione della temperatura della aria ferma e della velocita` del vento (in km/ora)
Temp(C)  Vento (Km/hour)
          8     16     24     32     40     48     56     64

10 8.8 4.5 2.2 0.0 -1.1 -2.2 -2.7 -3.3 4.5 2.8 -2.7 -5.5 -7.8 -8.9 -10.5 -11.7 -12.2 -1 -2.8 -8.9 -12.8 -15.5 -17.8 -18.9 -20.0 -21.1 -7 -8.9 -15.5 -20.5 -23.3 -25.0 -27.8 -28.9 -29.4 -12 -14.4 -22.8 -27.8 -31.7 -33.9 -36.1 -37.2 -38.3 -18 -20.5 -29.4 -37.8 -39.4 -42.2 -44.4 -45.0 -89.2 -23 -26.1 -36.1 -42.8 -47.2 -50.5 -52.8 -55.0 -56.1 -29 -32.2 -43.3 -50.0 -55.0 -58.9 -61.7 -63.3 -65.0 -34.5 -37.8 -50.0 -57.8 -63.3 -66.1 -70.0 -72.2 -74.4



http://geocities.com/marco_corvi/caving/m_index.htm
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