ITINERARIO N. 22

Al Lago del Bus, m. 2283 e giro intorno a Cima d’Asta, ore 5.30, con accesso alle varie quote che si trovano sul percorso. Segnavia n. 375, n. 363, n. 364

     Si scende al lago e si percorre il sentiero n. 375 che porta al Passo Socede, m. 2518. Si abbandona quindi il segnavia che prosegue a sinistra per la Ferrata Gabrielli e si lascia anche il segnavia SAT n. 380 bis (descritto anche negli itinerari n. 4, n. 5 e n. 6) che perviene a questo Passo dal Vallone Occidentale (. Si supera il Passo e, tenendosi molto sulla destra, si cala di venti metri di quota; procedendo quindi in direzione nord si attraversa orizzontalmente l’immensa pietraia che forma la testata dell’ampio Vallone Occidentale. Mantenendosi a poche decine di metri dalle rocce calanti dall’insieme del Torrion della Corona e passando sotto lo strapiombante ed elegante Campaniletto, si perviene con un ultimo tratto in salita alla Forcella Coronon, m. 2537. Da questa forcella si può salire brevemente alla quota massima della Cresta del Brich, m. 2568. Si procede a sinistra orizzontalmente tre metri più in basso della forcella, sulle rocce del versante nord, in direzione ovest. In vista della quota massima la si risale come meglio si crede. Ritornando all’itinerario, dalla forcella ci si abbassa di molto sugli sfasciumi, per poi attraversare la testata del vallone del Coronon, che rimane innevato per quasi tutta l’estate. Al centro dell’attraversamento c’è la possibilità di salire alla Bocchetta Canalon e di lì alla Cima d’Asta. Si può scendere anche il Vallone tenendosi a destra; se ne riparlerà al numero 24. La nostra meta, invece, è la Forcella de Meso, m. 2533, che si vede di fronte in alto, a nord sopra una muraglia rocciosa inaccessibile. Ci si porta  quindi fin sotto le rocce e poi, svoltando a destra (est), si risale la valletta  alla base delle rocce fino a raggiungere la stessa quota della forcella. Con un’inversione di direzione, camminando orizzontalmente sulle rocce oblique laterali alla forcella, la si raggiunge. Dalla forcella si può salire il Col del Coronon, m. 2571, aggirandolo orizzontalmente in senso antiorario e salendo obliquamente dal versante nord-ovest. Sempre dalla forcella si può salire al Passo dei Diavoli, m. 2730, abbassandosi dapprima per poi girare a destra ed in diagonale in direzione sud-est. Con una salita costante su pietrisco e lastronate ci si porta sotto il passo e lo si raggiunge risalendo il ripido canalino al centro, su sassi instabili. In caso d’innevamento si può aggirarlo superando le roccette ad est. Dal Passo è possibile sia salire la Cima d’Asta risalendo il ripido versante pietroso in direzione sud, sia scendere la scoscesa valletta sassosa ed innevata in direzione sud-est. Abbassatisi per cinquanta metri di quota, tenendosi molto a destra, si trova il bivio tra il sentierino segnato che sale alla cima ed il sentiero che sale dal Vallone Orti della Regana, che porta al rifugio: questo consente di rientrare al rifugio con un giro più corto. Ritornando all’itinerario, dalla Forcella de Meso si scende per pietrame e lastronate sempre più in vista del Lago del Bus, m. 2283, che si aggira sulla sponda nord-ovest. Dal lago si può salire facilmente Cima Corma, m. 2506, per il canale erboso che scende dritto dalla Cima, o anche per il versante semierboso a destra, salendo. Il lago è raggiunto da un tracciato segnato che parte da Pra Bastian- vedi itinerario n. 26. Per completare il giro, seguiamo questi segnavia e ci portiamo nella conca a fianco, ad est; lasciati poi detti segnavia quando questi iniziano a salire decisamente verso sinistra, si risale la conca pietrosa dove la neve persiste a lungo, volgendo verso sud-est. La conca culmina, girando verso est, alla Forcella del Col del Vento, m. 2495. Alla forcella si trova il sentiero SAT n. 363 della Cresta del Col del Vento, che si segue a destra come descritto ai numeri 8 e 10.