ITINERARIO N. 4
Al rifugio "Brentari" da Val Sorgazza per Forcella Magna – sentiero attrezzato Giulio Gabrielli – ore 4.15, segnavia SAT n. 380 – 326 – 375
Dalla stazione inferiore della teleferica, m. 1640 circa (fin qui con l'itinerario n.1), si segue a sinistra la strada militare, segnavia n. 380, ed in un’ora e quindici minuti si raggiunge la Forcella Magna (m. 2117). Di qui si prende a destra il sentiero descritto al n. 3. Risalito, con il sentiero SAT n. 326, il ripido versante est della forcella e seguiti i resti della mulattiera militare, si perviene al bivio di quota 2200, descritto al n. 3. Si lascia a destra il sentiero SAT n. 326, che scende nel Bualon di Cima d’Asta. S’imbocca a sinistra il sentiero SAT n. 375 che percorre tutta la Cresta di Socede, guadagnando gradualmente quota. Il sentiero non presenta difficoltà, ma se percorso in senso inverso necessita di molta attenzione. Per di più anche in estate è possibile trovare dei ripidi valloncelli invasi da neve ghiacciata. S’inizia subito seguendo una ripida ed evidente mulattiera che, con alcune svolte, si porta nella piccola piana prativa che precede Cima Tellina (m. 2341). La cima può essere facilmente raggiunta in 10 minuti. Si prosegue a destra calando un po’per raggiungere Forcella Tellina (m. 2249), che s’attraversa, passando sul versante di Socede. Si continua brevemente in piano per poi affrontare in forte salita le rocce attrezzate con una robusta fune metallica, costretti quasi a strisciare sotto una roccia sporgente, per entrare in una valletta pietrosa, che si risale.
Ci si trova qui alla base della bellissima Punta Socede, m. 2377. Risalita la valletta, si scavalca una piccola sella e si torna sul versante del Grigno. Ci si abbassa in una conca mista di erba e sassi e si torna a salire, per scavalcare un’altra sella posta quasi a nord di Punta Socede, tornando sull’omonimo versante. Si continua attraversando alcune roccette, per entrare in un altro avvallamento dove la neve persiste a lungo. Portatisi sotto le rocce di fronte, si affrontano varie serie di gradini metallici infissi nella roccia quasi verticalmente, per un totale di trentadue . Si continua a salire su un sentierino che porta quasi in cresta e si arriva in cima al Col Verde, m. 2566. Ci si abbassa al Passo Socede, m. 2518, dove s’incontra il sentiero SAT n. 380 bis, che sale dal rifugio Forestale Socede di Sotto, o anche da Forcella Magna (descritti al n.5 e al n. 6). Si prosegue a destra, calando al lago per poi salire al rifugio.