ITINERARIO N. 26

Al Lago del Bus dal rifugio forestale del Pront (ore 3 e 30').

     Il rifugio del Pront, m. 1420, è dedicato a Renato Sordo, è proprietà del Comune di Castello Tesino, possiede un piccolo locale sempre aperto con focolare, tavola, panca ed all’esterno fontana. Dista quattro chilometri di strada forestale chiusa al traffico dalla Chiesetta del Pront, come descritto al n. 7. Dal rifugio si sale per la mulattiera militare con 31 tornanti al Prà Bastian, m. 1830, si prende a sinistra in direzione sud, seguendo la buona segnatura che ci porta fino al lago. Da qui in avanti non esistono sentieri, solo ogni tanto qualche leggera traccia. Dapprima appare un tratto pianeggiante al limite superiore (ovest) del Pra Bastian, a cavallo con le retrostanti Buse Belle, poi salendo su pietraia semi-imboscata s’incontra un bivio a m. 1880 circa, che si descriverà al n. 27. Si continua a destra (ovest) salendo per raggiungere un’altura a m. 1920 circa, dal nome Alpe Pront; si entra con leggera perdita di quota ad oltrepassare il Bus Nero, m. 1910, dove scende il rigagnolo destro dei Lastei del Col del Vento. Si sale fra i mughi e si scavalcano alcuni costoncini. Si prosegue in piano con una perdita di quota, si torna a salire per attraversare il secondo rigagnolo che scende dai Lastei del Col del Vento. Da questo punto in poi la zona si chiama “Aiette del Coronon”. Si continua in direzione ovest in leggera salita, per attraversare la pietraia alla base dell’imponente Spigolo del Coronon,  sovrastante a meridione; si giunge ad una seconda aietta  m. 1988,  chiamata anche Aiette del Coronon. Qui si svolta decisamente a sud e si salgono le ripide lastronate lisce e bagnate, più ripide in alto, che fiancheggiano la base rocciosa del fianco ovest dello Spigolo del Coronon, per arrivare sulla immensa pietraia dal nome Giaron del Coronon. Si continua sulle pietre seguendo i segni, sempre in direzione sud, per poi raggiungere, con meno pendenza, il poggio quotato m. 2330 circa, da dove si vede il lago. Si scende per balze rocciose e inerbate per attraversare poi la conca quasi sempre innevata, che scende dalla Forcella del Col del Vento e in direzione ovest si aggira l’altura che separa la conca del lago e così si giunge alla soglia del Lago del Bus, m. 2283. E’da tener conto che il lago comincia a sgelare alla fine di luglio. Chi volesse raggiungere la Forcella del Col del Vento senza arrivare al Lago, dal poggio di quota 2330 può attraversare in direzione sud-est per portarsi dentro la valletta sassosa che scende dalla forcella e poi risalirla. Per salire Cima Corma si sale il pendio in direzione ovest e si entra nel canale erboso sommitale, o il pendio semierboso molto più a destra. Per raggiungere Cima d’Asta si salgono le lastronate e le pietraie innevate in direzione sud, mirando al Passo dei Diavoli, m. 2730, in alto e a sinistra della Cima d’Asta; ci si porta sotto il passo e si risale il ripido canalino sassoso centrale. In caso di neve ghiacciata lo si aggira sulle roccette di sinistra (est). Dal passo, si prosegue per il ripido versante sassoso, sempre in direzione sud, mirando alla cima. Per raggiungere il rifugio Cima d’Asta dalla Forcella de Meso, si percorre all’inverso l’itinerario n. 22.