1185 - 1240

Urbanisticamente, in questo periodo (1187-1240) la citta’ subì qualche ingrandimento e sviluppo e con molta probabilita’ vennero erette anche nuove torri dalle famiglie piu’ abbienti della citta’. Si dice che i Torelli in questo periodo avessero un vero e proprio castello con torri, mura, guardie agli spalti e forse anche un terrapieno (???). Sicuramente chi ne edifico’ o apporto’ piu’ semplicemente delle modifiche a cio’ che gia’ esisteva furono quelle genti che in poco tempo si trovarono in una realta’ politica “pericolosa o minacciosa”.
L’ombra del potere della chiesa che gli Estensi si portavano dietro preoccupava molto famiglie come i Torelli, i Ramberti ed i Bocchimpane politicamente filoimperiali. Di li a poco sarebbero iniziati alcuni scontri pubblici fra la “pars” degli Estensi, e quella dei Torelli che porteranno alla fine dell’autonomia cittadina in brevissimo tempo. la fortuna degli Estensi fu che le famiglie nobili precedentemente alleate con gli Adelardi quali i Leuti, i Pagani, i Marcoaldi, i Gioccoli per loro disgrazia fecero lo sbaglio di accompagnarsi politicamente con i suddetti che in cambio garantirono autonomia e protezione dai Torelli. La tensione fra le due famiglie sfocera’ in conflitto armato solo dai primi anni del XIII secolo, in cui le fazioni si cacceranno a vicenda da Ferrara. Oggi, gli storici sostengono come probabilmente valida l’ipotesi del ratto di Marchesella come causa della rottura definitiva fra le due fazioni (sempre se esistevano due fazioni.....). Ma sara’ possibile anche valutare un’altra ipotesi, e cioe’ che il “bravo” Pietro Traversari da Rimini sia stato convinto a rapire la piccola da casa Torelli, molto “sonoramente” dagli stessi Estensi. Essi erano certamente coscienti che se la ragazzina fosse andata in sposa al Salinguerra II dei torelli, la conquista della citta’ sarebbe stata molto piu’ difficile e lunga. Tutto cio’ non e’ da escludere, dato che entro pochi decenni dalla conquista del potere gli Estensi faranno cadere quasi tutte le famiglie nobiliari che si ribelleranno per la mancata promessa di autonomia dei suddetti nei loro confronti.