Le macchine vorrebbero
avere un'anima, essere parte della natura, come gli esseri umani, gli animali,
i fiori, le piante. E avere un cuore, per amare, per vivere. Gli incidenti
sono il sesso delle automobili. Gli angeli di lamiera sono i figli di questo
accoppiamento. Provocano gli incidenti perchè hanno bisogno di sangue
e di olio per lubrificare la loro carne e le lamiere. Sempre di più,
come una droga. Ma alla fine arrugginiscono e muoiono tuffandosi nel metallo
fuso di un altoforno. In realtà questa non è una morte ma una
resurrezione. La mutazione si completa: dalla carne al metallo il giro della
vita si chiude. Dalla fonderia alla catena di montaggio torneranno reincarnati
in metallo e diventeranno lamiere per le carrozzerie. E poi albero motore,
freni a disco, valvole, cilindri, semiasse, giunto cardanico... come nervi,
carne, pelle, sangue, ossa, muscoli, vene. Come un sogno che non muore mai.
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