Nata dal connubbio di interessi
tra alti esponenti della Chiesa e dello Stato, l'Opera Pia Santa Sophia utilizza
manodopera in schiavitù per
estrarre clandestinamente oro e stoccare illegalmente materiale radioattivo.
Attualmente all'Opera Pia Santa Sophia lavorano 238 ragazzi e 121 ragazze,
da un'età di 7 fino a 13 anni. Nessuno di loro è di fede cattolica.
Il lavoro ha turni di sette ore, poi cinque di riposo, poi si ricomincia.Le
pause facoltative, al massimo tre, per il cibo e i bisogni corporali, non
possono durare più di dieci minuti, che si recuperano alla fine del
turno. Ogni giorno vengono estratti 33 ragazzi che vanno a caccia divisi in
tre squadre. Il campo è amministrato da un cardinale e da sei frati, tutti di provata fede. Quattro dei frati
possiedono poteri telepatici. Gli altri due hanno un potere superiore che
permette loro di controllare la mente dei ragazzi. Vivono nascosti in una
grotta segreta, sorvegliata da dodici guardie svizzere. Le cause principali
di morte sono: incidenti sul lavoro, incidenti di caccia; malettie e suicidi.
Le perdite vengono facilmente recuperate nei vari campi di raccolta a scopo
benefico per extracomunitari. Fino ad oggi sono evasi tre ragazzi, nessuno
è tornato in superficie. Due sono morti nel tentativo. Uno, Zafir, è ancora vivo, pascola il suo
gregge e ha 18 anni.
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