Rimini 29-30-31 Feb. 2001 (home)
Neocretinology 1st Word Congress: Curare i Neocretini, ma ne vale la pena?
Ovvero: Cure Farmaceutiche per Neocretini, reali o "supposte"?

Durante il convegno riminese si aggiravano in mezzo a scienziati e ricercatori strani individui, che Elio ed io, inesperti di tali ambienti, siamo riusciti ad identificare solo il terzo ed ultimo giorno: erano i rappresentanti delle grandi multinazionali farmaceutiche. Rappresentanti non nel senso che volessero rifilarci pasticche e supposte (ma su questo leggerete poi...) Ma in quanto anche il bisniss medicale voleva essere presente al simposio inaugurale di una scienza giovane, ma dal sicuro futuro. Almeno questo credevamo noi, poveri illusi, in quanto appena il convegno, ormai prossimo al termine ha toccato il tasto: Come curare (se possibile) il Neocretino...
Oplà i suppostari fino a quel momento opportunamente defilati sono divenuti protagonisti. Gli interventi sono stati numerosi e gli argomenti sciorinati dai farmacisti piuttosto vari: alcuni ficcanti (supposte), altri pungenti (iniezioni) o per lo più da lasciare a bocca aperta (pasticche e beveroni vari). Da sottolineare anche la presenza di sostenitori di terapie alternative con scarso uso di medicinali. Non entriamo nel merito dell' efficacia dei rimedi proposti che comunque (a detta dei pillolari) sono tutti efficaci nel 99% dei casi e hanno presentato controindicazioni in meno del 0,01% dei casi, il tutto testato su di una popolazione di almeno 5000 neocretini. Dati forniti con matematica certezza, anche se per la verità il 1st World Congress of Neocretinology non era nemmeno riuscito a stabilire con assoluta certezza chi fosse Neocretino o no.
Ecco una carrellata degli interventi terapeutici proposti (e supposti....)

A questo punto l' Intervento del dott. Vostradamus è stato opportunamente interrotto dall' irruzione di alcuni robusti signori vestiti di bianco (non mi pare fossero gelatai) il chè ci ha privato di utili informazioni circa la località esatta in cui trovasi la valle di Alberto Cova... azzardiamo... in Brianza?
Comunque gli interventi erano stati più che sufficienti per suffragare l' ipotesi che: se siamo ancora incerti nella definizione del fenomeno NC, siamo almeno sicuri che quasi, quasi è meglio tenersi la propria eventuale neocretinaggine che lanciarsi in cure piuttosto aleatorie (singolarmente quasi tutte costose).

Infine abbiamo anche contattato un rappresentante del nostrano Ministero della Sanità' che ci ha comunicato quanto segue:
1) La patologia Neocretinica è ancora da definire con certezza: ci vorranno non meno di dieci anni e 355 circolari.
2) Ne consegue che gli eventuali farmaci per l' eventuale malattia non sono eventualmente "mutuabili" se non forse per chi ha un reddito superiore ai 155 milioni giornalieri (eventuali).
3) Il Ministero dopo le elezioni maggioline probabilmente cambierà nome, sarà il " Ministero della Insanità". Ci si è resi finalmente conto che sono i malati (quindi insani...) ad avere necessità di adeguate sovvenzioni ai loro medici specialisti e cliniche private e non certo i non malati (sani, appunto).
4) La denominazione di "Ministero della Malattia" è stata scartata perchè porta sfiga ed ignora la problematica dei ricoverati in ortopedia che più che malati sono "rotti".
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