Ovvero: Come possiamo offrirvi questo FANTASTICO reportage
Voi stessi..(accaniti divoratori di quotidiani e "magazines", nonchè telespettatori
di almeno 8 TG giornalieri...) Vi sarete certamante resi conto che il
Primo Congresso Mondiale di Neocretinologia è sfuggito ai media
tradizionali. Non ovviamente agli addetti ai lavori: sociologi, psichiatri, psicologi, psicopatici e
stranamente anche alcuni D.J. ne erano al corrente. il sottoscritto ne è venuto
a conoscenza in modo abbastanza casuale: Operando la mia consorte nel settore
medicale e di conseguenza ingorgandosi ognidì la cassetta della posta con un' infinità di
riviste, opuscoli, libelli, depilantes
e quant' altro di medicina e dintorni; mi è stato assegnato l' incarico di
provvedere al regolare svuotamento della cassetta stessa e della "pattumierazione"
della maggiorparte del contenuto. Mentre stavo "pattumierando" la dose giornaliera
l' occhio mi è caduto sul bollettino dei congressi: una interessantissima
pubblicazione che avverte gli interessati che a Cortina o Amalfi ci sarà il
convegno dei proctologi sul tema "Alimentazione a base di legumi e flatulenze"
o dei geriatri sulla "Diagnosi precoce della morte di vecchiaia"... e via leggendo.
Ma a scatenare il mio interesse è stato un trafiletto seminascosto che annunciava
l' imminente Primo Congresso Mondiale di Neocretinologia (Rimini, Palazzo dei
Congressi "R. Casadei" 29-30-31 Febbraio 2001). Laconicamente erano elencati i
temi di discussione del simposio: definizione del Neocretino, Neocretinismo
fenomeno medico o Sociale?,
Neocretini si nasce o si diventa? e poco altro. Inutile dire che la mia curiosità
ne fù solleticata immediatamente: Cosa è esattamente un Neocretino? La sera stessa
cercai delle risposte dal nostro oracolo elettronico (quello che stai guardando
adesso...) e per la verità trovai pochino, ma quanto basta per decidere che a
quel convegno non potevo
mancare. L' imperativo categorico (praticamente scopo nr. 4 della mia vita, o è il 5?)
di informare il popolo internettista su argomenti scarsamente conosciuti e ingiustamente
ignorati, me lo imponeva:
A Rimini! A Rimini!
Si, però mica mi potevo presentare senza uno straccio di "pass" o qualsivoglia
permesso, delega o titolo che mi abilitasse all' ingresso... Un problema fino a
qualche mese fà insormontabile...prima di conoscere Elio Biagi (fratello gemello
minore del grande Enzo) e soprattutto fotocopia umana del mitico giornalista e
cronista egli stesso anche se di meno nobile pedigree (e del quale cliccando
QUI potrete leggere la esauriente biografia). Poi per giunta Reggio Emilia
è per strada.....
Contattai Elio, che fù entusiasta dell' idea (aveva appena finito di sistemare il letame nella
stalla e qualche giorno lontano dalla zootecnica non gli dispiaceva affatto).
E così il 29 mattina eravamo in quel di Rimini all' ingresso del colossale R. Casadei
Palace attrezzati di tutto
punto: Registratori, microfoni, una telecamerina casalinga e numerose piadine con
prosciutto crudo (sapete...il giornalismo di alto livello stuzzica l' appetito).