Il Gotico a Genova: Il coro di ValleChristi
Sopra: i costoloni a sezione quadrata del coro del monastero agostiniano femminile di ValleChristi presso Rapallo
I resti del coro del monastero agostiniano femminile di Vallechristi sono una dara testimonianza di questo tipo di terminale presbiteriale, concluso da un andamento troncato rettilineao su cui si aprono finestre gotiche strette e oblunghe, sormontate da un rosone circolare.
La sua volta duecentesca, è eseguita in pietra locale, una pietra ardesiaca che permette conci molto lunghi anche se stretti, derogando dagli usuali tagli genovesi della pietra di Promontorio, con le due dimensioni maggiormente proporzionate: il suo utilizzo lo troviamo ad esempio nelle chiese di Uscio (romanica) e nell'abbazia dei Fieschi (gotica).
Alla maniera in uso nella fase romanica e nel primo periodo gotico, i costoloni sono a sezione quadrata. Per imandare ad un esempio duecentesco di queso tipo di volta, guardiamo alle volte presbiteriali di Santa Maria di Castello, anch'esse du analoga sezione.
Tale soluzione da una parte rende meglio l'austerità di un convento appartenente ad un ordine mendicante, e dall'altra rimanda alla concezione romanica del muro come elemento di riferimento base, opposto alla linearità del pilastro a nervatura. L'adozione di costoloni a sezione tonda è in genere proprio del gotico più avanzato, soprattutto dei secoli XIV-XV: è quella che troviamo in Nostra Signora del Carmine, caso unico quest'ultimo di una tendenza gotica più avanzata a Genova.
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