Alla fine del
XIX secolo le proprietà dell’universo, descritto dalla fisica sembravano
ormai delineate. Infatti tutto l’insieme dei fenomeni gravitazionali era
perfettamente descritto dalla fisica di Newton;
la termodinamica aveva permesso di capire i fenomeni termici; la teoria
elettromagnetica di Maxwell era in grado sia di descrivere in maniera
esatta i fenomeni elettrici e magnetici, sia di spiegare la natura della
luce che era stata dibattuta nei secoli.
La solidità della
teoria fisica ottocentesca era indiscussa e nessuno si aspettava che,
nei vent’anni successivi, la fisica avrebbe subito una vera e propria
rivoluzione.
Uno degli elementi
fondamentali di questa rivoluzione, accanto alla relatività, è la
teoria quantistica.
Nel quadro teorico
apparentemente perfetto della fisica ottocentesca si nascondevano delle
contraddizioni tra alcune osservazioni sperimentali e le teorie
che avrebbero dovuto interpretarle. Le più importanti sono:
1.
la discontinuità degli spettri di emissione
2.
il calore specifico dei gas e dei solidi
3.
l’effetto fotoelettrico
4.
la radiazione del corpo nero
5.
il modello nucleare dell’atomo
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