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Arci Servizio Civile Firenze?

No, grazie!

  Vi sarà probabilmente capitato, soprattutto a quelli che bazzicano ambienti universitari e simili, di imbatterVi nei manifesti che l'Arci di Firenze attacca in giro per la città allo scopo di promuovere il Servizio Civile presso le proprie strutture. Si sprecano in grandi paroloni per convincerVi che svolgere il servizio civile presso l'Arci di Firenze è un'occasione irripetibile per migliorare la propria formazione, per fare un'esperienza di lavoro e di vita che Vi arricchirà e che un domani potrebbe aiutarVi pure a trovare un buon lavoro...CAZZATE! SONO SOLO E SOLTANTO CAZZATE! E per dimostrarVelo Vi racconterò la mia esperienza personale.

Il 3 giugno 2003 entro in servizio come obiettore di coscienza presso la sede dell'Arci di Firenze, in piazza dei ciompi 11. Avevo scelto l'Arci perché sapevo che avevano diversi settori dove impiegare gli obiettori e questo mi dava un buon margine di sicurezza che non sarei finito a fare la leva chissà dove, inoltre un amico che lo aveva fatto presso il Regionale mi aveva assicurato che se entravo lì avrei avuto parecchia libertà e flessibilità. A quel punto scelsi di fare domanda presso l'Arci e dopo il solito colloquio farsa con il quale fanno credere agli aspiranti obiettori che prenderanno in considerazione le loro aspirazioni nella scelta della destinazione (non è così, ti mandano dove hanno bisogno, chiaramente, ma, al pari dei diessini prima di mettertelo nel culo ti sorridono amabilmente, che diamine, loro sono dei progressisti!).

In ogni caso, almeno in apparenza, a me andò bene visto che fui assegnato al settore internazionale, che, casualmente (non certo per via del colloquio!) era anche il mio campo di interesse. Quindi sono partito molto convinto, fiducioso di fare un'esperienza formativa interessante. Ovviamente non fu così. I pochissimi lavori che il mio responsabile mi commissionava mi venivano chiesti sempre con massima urgenza, non c'era mai tempo di preparare nulla con calma, e quando poi il lavoro era finito non c'era mai modo di sapere che fine aveva foto, quali erano stati i risultati ottenuti, niente di niente, una cosa parecchio alienante. Più tardi capii che quello è il modus operandi dell'intera Arci Firenze!

In poco tempo lasciai perdere l'entusiasmo iniziale e mi accontentai di fare solo le commissioni che mi chiedevano di fare, tipo andare in banca o alla posta (la cosa più divertente era quando ci chiedevano, a noi obiettori, di fare commissioni non per l'Arci ma per loro personalmente!). Non avendo un ruolo definito, un compito preciso da portare avanti visto che con il mio responsabile non era possibile lavorare (anche in virtù del fatto che mediamente si faceva vedere, quando andava bene, una volta ogni due/tre settimane e sempre per pochi minuti) finiva che venivo considerato come un lavativo quando in realtà il vero motivo era che, escluse le commissioni saltuarie, non avevo niente da fare! Stufo del mio (ir)responsabile e di quella indeterminatezza, nella speranza di poter migliorare la mia situazione ho chiesto il trasferimento a un altro settore che mi sembrava interessante. La risposta è stata che non potevano permettersi due obiettori per quel settore (come invece accadeva fino a poco tempo prima!) e mi hanno messo al telefono a chiamare tutti i circoli della provincia per chieder loro se fanno la pizza! Questo di mattina quando nei circoli non c'è quasi mai nessuno e soprattutto dopo che un'altra persona aveva già fatto lo stesso lavoro! Bravi! Chiaramente cercavo di evitare questo lavoro (voi che fareste se vi ordinassero di fare dei buchi nell'acqua?) e chiaramente passavo un'altra volta per lavativo quando gli incapaci sono loro!

Ma non è questo il punto, in fondo io ero solo obiettore ed ero lì per legge, non per mia libera scelta. Certo, se avessi saputo con che tipo di persone mi sarei dovuto relazionare e quale perdita di tempo sarebbe stata allora avrei fatto richiesta per fare la leva presso il Wwf o Legambiente ma tant'è. Il punto davvero interessante è il Servizio Civile Nazionale, ovvero quello che per il momento fanno quasi solo le ragazze (dato che i ragazzi in età per il momento sono ancora interessati dalla leva), e che dura 12 mesi (per un totale di 1200 ore) e viene retribuito 433 euro al mese. Detto così sembra una buona opportunità, soprattutto per chi studia visto che alla fine impegna solo una mezza giornata. E infatti viene sbandierato come una grande opportunità di formazione mentre la verità è un'altra.

Obiettori e volontarie stavano negli stessi uffici, questo mi ha dato modo di conoscere queste ragazze e di capire come stava la situazione. Di fatto queste ragazze non fanno nessuna esperienza formativa, a meno che non si intenda come formativo fare fotocopie, chiudere buste ed appiccicare francobolli, perché di fatto queste sono le uniche cose che fanno. In sostanza tappano quei buchi nel lavoro da svolgere dell'Arci Firenze che altrimenti esigerebbero l'assunzione di personale (non sia mai! molto meglio sfruttare queste volontarie promettendo loro chissà quale esperienza formativa!).

Per l'Arci queste ragazze lavorano gratis, perché i 433 euro che percepiscono arrivano direttamente dalla Presidenza del Consiglio, ovvero sono soldi pubblici (cioè miei, tuoi, nostri, di tutti insomma). Ma molte di queste, in verità, passano la gran parte del proprio tempo senza fare assolutamente nulla, e se fanno qualcosa, come detto, sono sempre compiti d'ufficio tipo fotocopiare o altre mansioni meccaniche, nessuna formazione! Ebbene che interesse ha, allora, l'Arci di Firenze ad avere queste persone che non hanno niente da fare? Il motivo sarà chiaro più avanti.

Parlando con le volontarie e notando che il disagio era comune ci venne in mente di preparare una lettera con la quale esprimere il loro disappunto. Di fatto la lettera la scrissi io. Anche se nella vicenda non c'entravo desideravo aiutarle visto che mi sembrava ingiusto come venivano trattate (era ingiusto pure come trattavano noi obiettori, quasi come degli schiavetti sempre pronti a soddisfare i loro ghiribizzi personali e nemmeno degni di essere salutati, però in fondo l'odc è frutto di una legge ingiusta che ormai va a sparire, tanto valeva mettersi l'anima in pace e lasciar perdere).

Alla fine la lettera fu scritta, la potete scaricare qui Vi consiglio di leggerla! Il problema fu che questa lettera, che era ancora una bozza e non la versione definitiva che davvero volevamo spedire ai responsabili, fu trovata, per la distrazione di una volontaria, dalla Petraglia (vicepresidente Arci Firenze, oggi hanno anche il coraggio di farle pubblicità come consigliera regionale per le amministrative 2005!). Apriti cielo! Terremoto! Sono subito corsi ai ripari. Il presidente Paolo Beni (oggi questo figuro è diventato Presidente dell'Arci Nazionale. Com'è stato possibile? Semplice, è morto il buon Benettollo e così si è liberato un posto per i ruffiani!) convoca le ragazze per parlare della questione, si scusa dicendo che non hanno molta esperienza in termini di servizio civile, che è dispiaciuto se stanno perdendo il loro tempo ma che la cosa cambierà, di portare pazienza bla bla bla...ovviamente non è cambiato un cazzo. Le volontarie sono rimaste con le mani in mano, hanno provveduto a spostare qualche ufficio per poterle tenere meglio sotto controllo, hanno accusato il responsabile del mio settore dicendogli che è colpa sua perché non controlla abbastanza le volontarie! (capito? un'organizzazione che si vanta di promuovere il libero associazionismo al suo interno accusa uno dei suoi dirigenti perché lascia troppa libertà di pensiero! Vi rendete conto!). Tutto torna come prima.

Ma perché si sono scaldati tanto di fronte a quella lettera? Di solita la gente reagisce male quando la si tocca nei propri interessi materiali, ovvero, parlando papale papale i vaini! Eh sì, perché nella lettera che ho scritto accennavo due cose che li hanno imbestialiti: la prima era la possibilità che le volontarie insoddisfatte, se non fossero cambiate le cose, si sarebbero rivolte all'Arci Nazionale a Roma per segnalare una situazione inaccettabile, la seconda era che accennavo al fatto che l'Arci ha un rendiconto monetario dalla gestione del servizio civile. Ovviamente il Beni non ha potuto che negare sostenendo che l'Arci dal servizio civile non ci guadagna proprio nulla...ma è vero? Certo che no! Ecco le prove, qui potete scaricare qualcosa di molto interessante! Dal file ho cancellato i nomi delle persone che non c'entrano nulla in questa storia, ma in ogni caso si legge benissimo l'importo ricevuto dalle varie associazioni per la gestione del servizio civile.

Ed è questo, finalmente, il motivo per cui ad ogni bando l'Arci di Firenze s'impegna con tutte le sue forze per ottenere l'approvazione di nuovi progetti di servizio civile e poi s'adopra con tanta cura per pubblicizzare e invitare i giovani a svolgere il servizio civile presso di loro. Perché per ogni mese ricevono in media dai 361 ai 600 euro al mese per ogni volontario/a. Moltiplicate questa cifra per 12 mensilità e per il numero di tutti i volontari in servizio presso l'Arci di Firenze e capirete il perché di tanti sforzi! Capirete anche perché gli stessi sforzi non vengano affatto dedicati al buono svolgimento del servizio civile. A queste "persone" non interessa che queste ragazze facciano davvero un'esperienza formativa, l'importante è far partire progetti su progetti per ricevere i fondi, poi del resto chi se ne frega, in fondo le ragazze ricevono comunque 433 euro al mese di soldi pubblici anche se non fanno niente, e quindi sono tutti felici e contenti, no? Perché si dovrebbero lamentare? Prendono i soldi e non fanno nulla, così ragionano all'arci. E invece queste ragazze, giustamente, desiderano spendere bene quell'anno di servizio civile, desiderano fare delle esperienze che poi possano tornare loro utili.

E perché mi sono preso tanto a cuore la vicenda? Cosa me ne frega in fondo a me? In parte è il risentimento per come sono stato trattato durante i 10 mesi di leva, ma soprattutto è il fastidio per l'ipocrisia di queste persone. Si presentano come quelli che combattono per i diritti, che sono per la pace, che promuovono l'associazionismo...e tante altre belle parole ma la verità è un'altra, ed è la verità l'unica cosa che conta davvero nella vita. Per questo scrivo queste cose: la verità è che sono solo la base d'appoggio elettorale dei ds e ragionano esattamente come loro: buttartelo nel culo sorridendo così tanto che magari ci rimani incantato e non ti accorgi di quello che ti stanno facendo. Sì, certo, scendono in piazza, fanno le manifestazioni ma sempre e solo per delle cose che in fondo sono abbastanza irrilevanti. E' facile protestare contro la guerra, contro le leggi proibizioniste di Fini, contro l'arrivo di Bush, farsi vedere sorridenti e colorati a tutti i social forum possibili...ma tutte queste cose sono marginali. Sono cose sulle quali siamo (noi di sinistra o presunti tali) tutti d'accordo. Ma i nodi fondamentali: il diritto al lavoro, a una retribuzione dignitosa, a una sanità pubblica e universale, alla pensione, alla casa...su queste cose tacciono; e tacciono come tacciono i diessini perché la verità, come Toni Blair ci ha mostrato chiaramente, è che la terza via, il riformismo progressista è solo un modo ipocrita di portare avanti politiche liberiste di destra con un ghigno di sinistra. Questo è quello che ci ha regalato il primo governo Prodi: basti citare il pacchetto Treu sul lavoro che ha spianato la strada al bulldozer dei diritti berlusconi. Ti sorridono e ti dicono: "Ma loro sono cattivi, noi siamo buoni!", perché loro sono per la pace, per l'antiproibizionismo? Questi sono solo trastulli con i quali distogliere l'attenzione dai veri problemi del paese: lavoro, sanità, pensioni, casa. Il vero scontro sociale è altrove, altro che bandierine e palloncini.

Così stanno le cose. Ed è facile vederlo qui a Firenze dove cinque anni di giunta Domenici ci stanno rovinando (e purtroppo ci aspettano altri cinque anni). Quali i risultati? Speculazione edilizia (stanno costruendo dappertutto, edifici tutti uguali, orribili), scavano ovunque, tramvai, sottopassi, tav, non importa cosa, l'importante è che qualche maiale diessino si possa appropriare dei soldi pubblici. L'economia rallenta? No problema! Faremo soldi sulle cose che le persone non possono evitare: e vai a privatizzare l'acqua con Publiacqua, privatizzare i parcheggi, le farmacie, le cascine, l'ataf, pure i cimiteri! Capito?! Pure i cimiteri! Neanche da morti si può stare tranquilli! Hanno anche privatizzato l'edilizia pubblica! Ma vi rendete conto?! Sono stati capaci di creare Casa spa! Vi viene in mente qualcosa di più rivoltante?!

E tutto questo chiaramente con il beneplacito dell'Arci che mangia dalla stessa mangiatoia! Ds, Arci, Coop, questa è la mafia toscana e chi lo scrive non è certo di destra! Tutt'al contrario! Una mattina mi è capitato di ascoltare il Beni su Controradio (si chiama così ma non temete, è perfettamente allineata con il comune e con la sua politica di strozzinaggio e usura), parlava delle elezioni amministrative...diceva che è controproducente dividersi in più liste e che bisogna stare uniti. Certo, uniti intorno ai loro interessi, cioè uniti intorno a Domenici e alla sua cricca.

In fondo è questo l'Arci di firenze: una maglia fittissima di rapporti sul territorio che promuovono e sostengono i DS in combutta con le varie realtà economiche locali, prima fra tutte la Coop. In sostanza è una via di mezzo tra un partito e un'amministrazione pubblica. Le persone che ci lavorano, escluse le mansioni più basse, sono tutti dirigenti o ex dirigenti della sinistra locale. E la loro posizione non viene mai valutata in base ai risultati del loro lavoro (non sia mai!) ma in base ai risultati di un costante processo di reciproca sottomissione/prevaricazione a seconda della posizione e dei temi trattati (ovvero degli interessi economici in gioco)! E' per questo che là dentro non funziona niente, nessuno ha delle responsabilità ben precise e delimitate, tutto è variabile a seconda delle geometrie politiche/relazionali interne.

D'altra parte cosa ci possiamo aspettare da un'organizzazione il cui responsabile regionale e provinciale del settore internazionale (ovvero cooperazione e altro) non spiccicano una sola parola di inglese! No, non sto scherzando o sparando merda gratuitamente, è proprio così! E per quanto riguarda il lavoro? L'Arci è scesa in piazza per protestare contro i tentativi di modifica dell'art18 dello statuto dei lavoratori, e in generale scende sempre in piazza per protestare contro qualcosa, basta che non si tratti di qualcosa che possa infastidire i loro protettori politici. Ebbene, nel momento in cui c'è un posto vacante, come è successo nell'ufficio internazionale dell'Arci regionale dal 1.1.04, considerato il grave problema occupazionale italiano e "l'attenzione che l'Arci pone ai diritti dei lavoratori" (attenzione così profonda che li assume tutti a co.co.co)...ebbene cosa ci si dovrebbe aspettare? una sfilza di colloqui? annunci sui giornali? su internet? niente di tutto questo, ovviamente! Senza richiedere l'approvazione di nessuno il responsabile del settore (sì, lo stesso che non parla inglese, ma sì dai, è quello che si è pure candidato alle europee! e che importa se parla solo italiano!) ha tirato fuori uno dei suoi protetti e ce l'ha piazzato bello bello. Praticamente il medioevo, il signorotto con il suo feudo che ci fa che cazzo vuole!

No, via, sono stato troppo duro! C'è una maniera più seria di entrare a lavorare con l'arci. Ad esempio fare il servizio civile per 10 mesi e poi...avere un cognome fortunato! Tipo...mah uno che porta bene pare essere Grazzini! Nepotismo?!?!?!? Macché! Brutti invidiosi che non siete altro! Sono solo coincidenze, in fondo, noi (loro) diessini siamo tutti una grande famiglia, nevvero?!?!

Via...vi racconto l'ultimo episodio poi basta! Un pomeriggio ero nell'ufficio (nuova ubicazione dopo gli spostamenti per controllare meglio le volontarie non avessero a rialzare il capo!) quando entra un certo Alberto Bresci, pseudo responsabile di qualche cosa. E' fuori di sé perché ha letto una critica contro l'Arci su un piccolo giornale locale. Ebbene, l'articolo incriminato è apparso sul numero di Aprile 2004 dell'Altracittà, noto anche come il giornale della periferia. A pagina 3, nell'articolo "Cantieri positivi - La città che ci prova" l'autore scrive:

Trovando canali e finanziamenti, ritagliandosi spazi e tempi anche dentro realtà bisognose di ossigeno, come ad esempio una radio troppo poco valorizzata, o le case del popolo e i circoli ricreativo-culturali, che cultura non ne hanno prodotta mai e da tempo ospitano solo pizzerie e tv satellitare per serate di puro consumo passivo.

Ora, l'articolo non è firmato e in quanto tale lo si attribuisce al caporedattore del giornale, Cristiano Lucchi. Certo, affermare che i circoli non hanno mai prodotto cultura è un pò esagerato, ma dire che oggi i circoli sono solo bar e pizzerie e che in più, in barba a tutti i bei discorsi sulla globalizzazione e lo strapotere delle multinazionali con cui l'Arci si riempe la bocca, propongono consumo satellitare passivo (targato Rupert Murdoch!, sì, ma che c'entra? però l'arci scende in piazza, vorrei ben vedere! chi se ne frega se poi appoggia il concentramento di uno dei maggiori ostacoli nel mondo alla democrazia e al pluralismo!)...beh QUESTA E' SOLO LA PURA E SEMPLICE VERITA'!!! Provate ad andare in un circolo qualsiasi, uno a caso, e ditemi cosa ci trovate di diverse da un bar! Ah sì, una cosa diversa ce l'hanno: l'abbonamento a Sky! Comunque, al di là del fatto che quanto scritto dal Lucchi sia vero o meno, vi sembra possibile che un'organizzazione come l'Arci minacci un giornalista di cancellare la convenzione che il suo giornale (un piccolo giornale autoprodotto) ha con Novaradio per i passaggi radio solo e soltanto perché si è permesso di criticare i circoli e le case del popolo affermando, tra l'altro, ciò che è palese a tutti?!?! Dite di no?! E invece è tutto possibile, l'ho visto con i miei occhi! Non so come sia proseguita la vicenda, dopo poco ho terminato, deo gratias, il servizio civile all'arci e me ne sono andato. Però questo è quello che ho visto. Roba da PCUS!

Bravi! Bene! Bis!

Credo che per il momento possa bastare! La messa è finita, andate in pace!

Amen

 

P.S.

Tengo a precisare un paio di cose: primo: non pensiate che scriva queste cose perché politicamente la penso diversamente, anzi, sono e resto comunista, a differenza di questi diessini rivoltanti. Se scrivo queste cose è proprio perché, visto che ritengo che la Verità conti più di tutto, non sopporto che qualcuno si possa riempire la bocca di belle parole per poi fare tutto il contrario. E' facile riempire la propria sede di arcobaleni, bandiere col Terzo Stato. Secondo: i miei commenti si riferiscono principalmente al solo Arci Firenze, che è quello che ho avuto modo di conoscere più direttamente, e in parte all'Arci Toscana. Non so niente del resto dell'Arci e quindi non esprimo opinioni in merito.

 

 

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