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Consigli Abbiamo Fotterizzato! (ovvero Ti presento i tuoi) E' da tanto tempo che non vedo un bel film, o quantomeno uno che sia una sorpresa, al di fuori di mostri sacri come Kill Bill II o il Ritorno del Re. Ti presento i tuoi è stata una piacevolissima sorpresa, un film davvero valido che merita di essere visto. Ma soprattutto è un film completo, perché pur configurandosi essenzialmente come commedia divertente, qua e là lascia aperti ampi scorci a riflessioni più approfondite sull'attuale spaccatura che a mo' di voragine sta dividendo la società americana (e di tante altre società occidentali opulente) tra conservatori e liberali, destra populista/mediatica e riformisti/progressisti, simil fascistelli e vetusti ex sessantottini ancora desiderosi di spassarsela. Partiamo da un cast di tutta eccellenza: Robert De Niro, nella parte del severo padre di lei, agente CIA per 32 anni, che gira con un enorme autobus nero rinforzato con tanto, al suo interno, di centrale nascosta supertecnologica; Dustin Hoffman nell'impagabile personaggio di babbo Fotter (in inglese Focker, mi sembra chiaro il messaggio, no?), ex avvocato della florida che ha lasciato la professione per educare il piccolo...(Ben Stiller) e vive con la moglie (Barbara Streisand), che fa l'assistente di coppia ad anziani signori che ritrovano con lei il vigore e la passione di un tempo, in un villino strambo immerso nella vegetazione tropicale e lambito da una laguna. Difficile pensare uno scontro più epocale e devastante tra famiglie così profondamente diverse: il preciso e sospettoso ... contrapposto al rilassato e pieno d'amore .... Il film è una sinfonia armonica di situazioni sfortunate e piccole gag che, come in un inarrestabile crescendo, complicano e appesantiscono l'intero equilibrio instabile di un rapporto forzato per via dei figli fino ai capovolgimenti e agli eventi finali. La moglie cattura dalla sua l'altra moglie facendo leva sulla sua professionalità e la presunta freddezza del rapporto tra lei e il marito...mentre quest'ultimo verrà conquistato solo alla fine dopo che un turbinio di eventi non lo mette di fronte al fatto che l'amore e la riconciliazione è l'unica decisione possibile. Insomma, il solito happy end all'americana? Forse, eppure il film gode di una struttura ben congeniata che non ti lascia in pace un attimo senza però sovraccaricare la sceneggiatura di battute e episodi divertenti per evitare il rischio di essere ridondante. Le piccole tragedie, i vari guai che succedono sono ben dosati fra loro e creano una fitta trama di azione/reazione/azione che inevitabilmente porta al lieto fine. Ma la possibilità di un finale alternativo mesto fa riflettere di sponda su una reale tendenza della società: la polarizzazione e reciproco isolamento dei due grandi gruppi socio-economico-politici di cui sopra. In quest'ottica, il lieto fine, con il suo colorato baillame di balli, musiche e felicità per il matrimonio di......., quasi pacchiano e kitsch in così tanta gioia spensierata, diventa un piacevole monito etico-morale, un messaggio e un augurio perché si comprenda che è questa la soluzione migliore che vince tutte le avversità e le incomprensioni. La battuta finale di Dustin Hoffman è impagabile e riassume un pò il cuore del messagio, se ce lo vogliamo trovare, del film: abbiamo fotterizzato! http://www.mymovies.it/dizionario/recensione.asp?id=35542 http://www.filmscoop.it/cgi-bin/film/tipresentoimiei.asp http://www.centraldocinema.it/Recensioni/7/ti_presento_i_miei.htm
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