Passo di San Nicolò 2340 m     

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Cartina stradale

Cartina escursionistica

Punto di partenza Alba di Canazei (1517 m), raggiungibile risalendo la Val di Fassa fino a Canazei; di qui, tralasciando la Grande Strada delle Dolomiti, diretta al Passo Pordoi, si prosegue sul fondovalle verso il Passo Fedaia, fino alla frazione Alba. Si lascia l'auto nel parcheggio della Funivia del Ciampac'.
Descrizione Dalla funivia, si prende una stradetta sterrata che attraversa un grande prato (il Pianaz), dirigendosi verso il ripido versante boscoso che scende dall'ampia sella aperta tra il Collac' (2715 m, a destra) e la Pala di Vernel (2836 m, a sinistra). Entrati nel bosco, la carrareccia inizia una serie di ripidissimi tornanti (ad un certo punto, sulla sinistra, è segnalata una deviazione che porta ad ammirare una bella cascata del Rio Cirelle) che consentono di guadagnare velocemente quota. Giunti quasi al sommo del pendio boscoso (bella vista sul Sassolungo), una brevissima deviazione sulla destra porta alla Baita Locia Contrin (1736 m, h 0,30), mentre il sentiero principale si inoltra pianeggiando nella splendida Val Contrin; attraverso successivi ripiani prativi, sempre di fianco al rio, il sentiero risale la valle, di fronte alle imponenti pareti del Vernel, mentre sullo sfondo appaiono le Cime d'Ombretta e, sulla sinistra, l'imponente parete Sud della Marmolada; a destra, incombe il Collac'  sopra alti pendii boscosi. Un ponte sul torrente (1700 m circa, h 1) segna anche l'inizio di un nuovo tratto in salita, che consente di raggiungere in breve il poggio alberato su cui sorgono le ampie costruzioni del Rifugio Contrin (2016 m, h 1,30). Splendida vista sull'imponente parete Sud della Marmolada, sui Vernel e sull'incombente paretona della Cima d'Ombretta Occidentale (2988 m); sulla destra è visibile tutto il lungo costone erboso divisorio con la Val di San Nicolò, che termina con la rocciosa massa del Collac' (2715 m). Nello sbocco della Val Contrin è inquadrato il pittoresco Sassolungo. Dal rifugio si prende il sentiero che attraversa i prati, il torrente ed inizia a salire sui pendii erbosi discendenti dalla base dell'elegante Col Ombert (2670 m); una serie di svolte, sempre comunque su terreno erboso e non troppo faticoso, consente infine di raggiungere la larghissima sella prativa del Passo di San Nicolò (2340 m, h 2,30), sul quale sorge il bel Rifugio Passo San Nicolò. Oltre alla già citata veduta sul massiccio principale della Marmolada, si apre la vista sulla testata di Val San Nicolò, con la Catena di Costabella e, soprattutto, con la bella parete della Cima dell'Uomo (3003 m), una delle più importanti della zona; in lontananza, si stagliano le vette del Catinaccio. Interessante la visita, nei dintorni del passo, delle postazioni di guerra. Dal passo è possibile scendere, in circa mezz'ora, all'Alpe Forca, dove sorge la Baita alle Cascate (proprio in faccia alle belle Cascate di San Nicolò), da dove si raggiungono la Baita Ciampiè e il parcheggio in Valle San Nicolò (h 4); questa alternativa ha lo svantaggio di tornare a valle piuttosto lontano dal punto di partenza (la valle sbocca a Pozza di Fassa). Meglio quindi, dal passo, seguire il Sentiero Attrezzato Lino Pederiva, che si mantiene in quota sullo spartiacque. Superato il bel prato del Ciamp de Mez, il sentiero si mantiene sul versante di San Nicolò durante l'attraversamento dei pendii dirupati del Sasso Bianco (2575 m) e del Sass de Roca (2618 m); i tratti un po' esposti sono facilitati dalle corde metalliche. Un ultimo tratto di discesa consente infine di toccare la verdeggiante Sella del Brunec (2426 m, h 4,15). Interessante veduta sulle creste erbose del Buffaure e, oltre la Val di Fassa, sul Gruppo del Catinaccio. Una veloce discesa per ripidi pendii erbosi permette di toccare in breve il fondo della Conca del Ciampac', dove seguendo una stradetta sterrata, tra il desolante spettacolo degli sbancamenti per le piste da sci, si raggiungono il Rifugio Ciampac', il Tobià del Jagher e la Baita Toni Valeruz, nei cui pressi sorge la stazione superiore della Funivia del Ciampac' (h 5,15): di qui ad Alba e al parcheggio.
Tempo totale h 4 - 5,15 a seconda dell'itinerario prescelto
Difficoltà E
Dislivello circa 1000 m
Ultimo sopralluogo agosto '92
Commenti Periodo consigliato: metà giugno - fine settembre

Itinerario molto panoramico e, tutto sommato, poco faticoso; i tratti di corda fissa del Sentiero Pederiva sono assolutamente privi di difficoltà tecniche (qualche corrimano), e tutto il percorso si svolge su pendii erbosi piuttosto comodi. La discesa in Val di San Nicolò, paesaggisticamente meritevole, presenta però l'inconveniente di tornare a valle lontano dal luogo dove si è lasciata l'auto: eventualmente, in questo caso, prevedere due mezzi.