Punto
di partenza |
Passo di San
Pellegrino (1919 m), raggiungibile da Moena (Val di Fassa)
risalendo la Val San Pellegrino con moderate pendenze, oppure da Cencenighe
(Val Cordevole) attraverso Canale d'Agordo, Caviola e
Falcade (Valle del Biois, ultimo tratto molto ripido). Dal
passo, o meglio presso la stazione inferiore della funivia del Col
Margherita, si stacca verso Nord una stradetta asfaltata che in piano
conduce presso l' Albergo
Miralago (1920 m, parcheggio), nei
pressi di un laghetto (Lago di Pozze) attrezzato per la pesca sportiva. |
Descrizione |
Si imbocca la
strada sterrata (larga ed in piano) che si inoltra nel rado bosco, con
bella veduta sulla retrostante Catena di Bocche (spicca la vetta
del Col Margherita, 2550 m, sormontata dalla stazione superiore
della funivia) e sul trittico Cima delle Vallate (2837 m) - Punta
del Ciadin (2919 m) - Cima dell'Uomo (3004 m), che svettano
oltre i pendii erbosi a monte del sentiero. Bella anche la veduta, che via
via si amplierà, sulle Pale di San Martino (Focobòn - Bureloni
- Vezzana - Cimon della Pala). Rimanendo nel bosco, la strada arriva
ad una zona di sosta (tavoli e panche), dopo di che effettua un tornante
per salire sopra un poggio (punto panoramico). Proseguendo in falsopiano,
la strada esce dal bosco in prossimità dei fienili di Gherghelè
(1961 m), da cui la vista si apre anche sulla testata della conca di Fuchiade,
su cui incombe la piramide del Sasso di Valfredda (2998 m). In uno
splendido ambiente alpestre, attraverso meravigliosi prati punteggiati di
mandrie al pascolo ed in vista delle imponenti pareti dolomitiche del Formenton,
della Valfredda e del Cigolè, si raggiunge anche Règola
(fontana con curioso marchingegno idraulico); di qui una traccia (in
verità poco evidente) si stacca sulla sinistra in direzione dei pascoli
di Costabella e della Campagnaccia, sopra il Passo di San
Pellegrino. Costeggiando alla base il dosso erboso del Col de le
Salàe (2227 m), si toccano ancora i casolari di Sbrinz (1964
m), presso una biforcazione della strada: tralasciando la diramazione di
destra, che scende verso Malga Col di Mezzo ed il Rifugio Fior
di Roccia, sulla strada che unisce il Passo San Pellegrino a Falcade,
si prosegue sul ramo principale che raggiunge in breve i fienili, in gran
parte ristrutturati, di Fuchiade (1971 m). Nei pressi delle ultime
case, in vista dell'imponente paretona della Punta Cigolè (2815
m), del Sass de Tasca (2866 m, a sinistra) e del Sasso di
Valfredda (2998 m) sorge il bel Rifugio
Fuchiade (h 1 dal Passo San
Pellegrino). Proseguendo sulla strada pianeggiante, si raggiunge un
ponte sul Rio Cigolè (bivio per il Passo delle Cirelle) da
dove la strada inverte direzione e percorre la sponda opposta della verde
vallata, con belle vedute sulla Cresta di Costabella e sulle Pale.
Lasciata ancora a sinistra la traccia per la Forca Rossa, la strada
prosegue per i magnifici prati (pascoli di cavalli) finchè non accenna a
scendere nel bosco, verso la Baita Flora Alpina (1818 m, h
0,20 da Fuchiade), posta all'imbocco della Val Fredda.
Ritorno per la stessa via in h 1. |
Tempo totale |
h
2,30 |
Difficoltà |
E |
Dislivello |
60
m circa |
Ultimo sopralluogo |
agosto
2002 |
Commenti |
Periodo
consigliato: maggio - ottobre
Gita defaticante, in una delle zone più
suggestive delle Dolomiti. Splendido il contrasto tra i bellissimi prati e
le severe pareti sovrastanti, bello anche il Rifugio Fuchiade,
recentemente ampliato e ristrutturato con oculatezza. La strada, nel
periodo estivo, è chiusa al traffico, esclusi gli ospiti del rifugio.
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