Punto
di partenza |
Misurina
(1752 m), raggiungibile da Cortina attraverso il Passo Tre Croci
(1805 m, 14 km) o da Dobbiaco (Val Pusteria) per la Valle
di Landro e la Val Popena Bassa (21 km). |
Descrizione |
Dallo splendido
lago, famoso in tutto il mondo, la vista spazia sull'imponente muraglia
del Sorapiss (3205 m) e, dalla parte opposta, sul versante Sud
delle Tre Cime di Lavaredo, le cime forse più note delle Dolomiti.
Presso la sponda meridionale del lago sorge la stazione di partenza di una
seggiovia, che conduce in breve alla panoramica Capanna
Col de Varda (2106 m), posta su di un poggio erboso al limite
della vegetazione arborea: splendida vista sul fronteggiante Gruppo del
Cristallo, sulla Croda Rossa d'Ampezzo e sul Lago di
Misurina. Alle spalle del rifugio si ergono le paretine rocciose dei Cadini
di Misurina, un gruppo poco conosciuto ma suggestivo per la grande
quantità di cime, spesso molto ardite, all'interno di un perimetro
relativamente modesto. Dal rifugio è ben evidente la prima parte del
percorso del Sentiero Bonacossa, che consiste nello scavalcamento
del Ramo di Misurina attraverso la Forcella di Misurina
(2400 m): il sentiero, n. 117,
traversa alla base tutte le cime del suddetto ramo (Cima Cadin di
Misurina, 2674 m, Cima Cadin del Lago, Il Pilastro, la Gusela
della Neve e la Punta Claudio), per risalire poi il canale
detritico, con qualche passo ardito, che fa capo alla Forcella di
Misurina, aperta tra la già citata Punta Claudio ed il Coston
Sant'Angelo. Di qui, grazie a corde fisse e scalette, ci si cala fin
sul fondo del Cadin della Neve, chiuso su tre lati da alte pareti,
fino ad incontrare il sentiero 118,
proveniente dal Lago di Misurina e diretto alla Forcella della
Neve (2471 m). Proseguendo sul 117,
si attacca presto un canale detritico e roccioso che, oltre un salto che
si supera grazie alle attrezzature, conduce alla sella della Forcella
del Diavolo (2380 m), che separa il Ramo del Diavolo (a
sinistra) da quello del Nevaio (a destra). Splendida veduta sull'arditissimo
trittico di torri rocciose sovrastanti la forcella, famose negli ambienti
alpinistici per le difficoltà delle loro vie di salita (Torre del
Diavolo, Torre Leo, Il Gobbo). Una rapida discesa sul
versante opposto, per un franoso canale detritico, porta nel Cadin dei
Tocci; traversando verso destra, alla base del Ramo del Nevaio,
si tocca in breve il Passo dei Tocci, su cui sorge il bel Rifugio
Fonda-Savio (2359 m, h 2).
Nei pressi del rifugio, sovrastante il breve Ramo dei Tocci, spicca
la bella Torre Wundt (2517 m). Dal Passo dei Tocci ci si
cala ora nel vallone roccioso che origina in alto il Cadin del Nevaio,
e che in basso confluisce in Val Campedelle (corde metalliche);
appena possibile, traversando a sinistra alla base della già citata Torre
Wundt, si raggiunge la Forcella Rimbianco (2176 m), che divide
il Ramo dei Tocci da quello di Rimbianco e che mette in
comunicazione l'omonimo Cadin (tributario di Val Popena Bassa)
con la Val Campedelle (tributaria dell'Ansiei). Dalla
forcella ci si abbassa sulla destra fino a prendere una cengia, esposta ma
sicura, che traversa in piano tutta la verticale parete della Cima
Cadin di Rimbianco (2402 m); alla fine un passaggio un po' delicato
(scaletta e corda) consente, percorrendo una serie di cenge, di
raggiungere la sommità della dorsale in prossimità della vetta del Monte
Campedelle (2346 m). Seguendo vecchi camminamenti di guerra quasi
pianeggianti, se ne aggira la sommità e, passando presso una serie di ben
conservate caverne di guerra, si raggiungono i prati che, con breve salita
finale, conducono a Forcella Longeres ed al Rifugio
Auronzo (2320 m, h 4,30),
ai piedi delle imponenti Tre Cime di Lavaredo. Da qui si può
tornare a Misurina con l'autostop (strada a pedaggio,
affollatissima d'estate), con il servizio di autobus oppure a piedi con il
sentiero 101
(h 1,15 - 1,30). |
Tempo totale |
h
4,30 (h 6 circa scendendo a piedi a Misurina) |
Difficoltà |
EE
(qualche passaggio esposto) |
Dislivello |
circa
800 m |
Ultimo sopralluogo |
agosto
'99 |
Commenti |
Periodo
consigliato: luglio - metà settembre
Bell'itinerario attrezzato, di moderate
difficoltà, attraverso uno splendido ambiente roccioso. Piuttosto
frequentato, consente di ammirare begli scorci anche su Cristallo, Tre
Cime, Dolomiti di Sesto e d'Ampezzo. Consigliata è anche al visita delle
postazioni di guerra italiane (seconda linea), soprattutto nel tratto
finale dell'escursione.
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