La linea Terni-Rieti-L'Aquila-Sulmona (163,507 Km dei quali 20,7 in l'Umbria, 63,3 nel Lazio e 79,6 in Abruzzo) si caratterizza per gli scenari incantevoli attraversati grazie l'ardimento della tecnica.
La ferrovia percorre un itinerario composto da limitati tratti pianeggianti intervallanti acclività notevoli con tracciati tortuosi quali la salita delle Marmore e l'altra fino alla Sella di Corno (989,28 m s/m), dove la ferrovia ha il suo punto più elevato.
Il 28 ottobre 1883, dopo un ventennio di attese, le popolazioni dell'Umbria e dell'Abruzzo potevano considerarsi unite attraverso un lungo itinerario (344 km) che toccava Terni, Rieti, Aquila, Sulmona e Pescara anche se i collegamenti giornalieri risultarono piuttosto esigui ed i tempi di percorrenza impossibili.
Solo quattro anni dopo un'altra "trasversale" la Roma-Sulmona diventava realtà. I due mari si collegavano con "appena" 240 km di tracciato. A partire da questa data la Terni-Sulmona verrà sempre più relegata a servizi di tipo locale. La Roma-Sulmona invece diventerà la vera trasversale dell'Italia centrale e sarà poi elettrificata (nel 1931, prima in corrente alternata trifase a 10000V ed infine a corrente continua a 3000V) mentre la nostra ferrovia è tuttora in trazione termica.
Negli anni Sessanta la tortuosità e la scarsa frequentazione furono motivi sufficienti per inserire anche questa ferrovia tra quelle da sopprimere. Poi, in seguito a considerazioni strategiche legate alla scarsa viabilità nella zona, ciò non avvenne e fu così possibile iniziare un lento rilancio.
La linea Terni-Sulmona ancora adesso è a binario unico non elettrificato, con raggio minimo di curvatura di 250 m, pendenza massima del 35,70%0 (tratto Vigliano-Sella di Corno) e velocità massima di 105 km/h.
Si ringrazia Andrea Lesti per l’articolo pubblicato su http://www.trasportipubblici.org/terni-sulmona (tutto il sito merita di essere visto e letto con attenzione) che ha l’enorme pregio di sintetizzare i dati salienti di questa ferrovia (talmente bene che non ho potuto non riportare, quasi integralmente, la tabella dei dati tecnici della linea).
Le immagini riportate vengono tutte dalla modesta collezione di orari, immagini e libri ferroviari dello scrivente.