Ultimo aggiornamento il 21 Settembre 2018 ore 23.59

Novità dalla cronaca in fondo alla pagina

1. Il Diavolo ha creato la morte e la favorisce!

E' scritto infatti nella Bibbia che "per invidia del Diavolo la morte è entrata nel mondo e ne fanno esperienza coloro che le appartengono (LXX: alla morte ndr)" (Sap 2,24; Rm 5,12; Gen 3,1-24;). La Bibbia di Gerusalemme traduce "coloro che gli appartengono" (al Diavolo ndr). [Testo latino di Sapienza 2,23-25: [23]Quoniam Deus creavit hominem inexterminabilem (immortale) et ad imaginem suae similitudinis fecit illum (Sì, Dio ha creato l'uomo per l'immortalità; lo fece a immagine della propria natura) [24] invidia autem diaboli mors introivit in orbem terrarum [25] imitantur autem, illum qui sunt ex parte illius.]

La sofferenza e la morte anche fisica sono conseguenti al peccato originale che ha escluso dall'albero della Vita, simbolo dell'immortalità fisica, e spirituale, come si afferma nel libro biblico di Genesi 3,14-19.24

Rifletti: Quando tu metti te stesso al posto di Dio crei l'Inferno, che ti esclude dalla comunione con Lui, gli Angeli e i Santi. Senza Dio, rivelato in Gesù Cristo (Gv 1,18), non è possibile vivere felici e beati! In lui infatti viviamo, ci muoviamo ed esistiamo (Atti 17, 28). E' scritto nella lettera agli Ebrei 11,[6]Senza la fede è impossibile essere graditi a Dio; chi infatti s'accosta a Dio deve credere che egli esiste e ricompensa coloro che lo cercano. Vedi: Dio si rivela nella creazione. San Giacomo, il minore, figlio di Alfeo poi, nella sua lettera è più esplicito: "la fede senza le opere è morta in se stessa. Anche i demoni credono e tremano": pur avendo la fede, operano soltanto il male: la loro fede è priva di opere buone (Giacomo 2,17.19).

Nel Vangelo di Giovanni, Gesù dice del Diavolo: egli fu omicida fin dal principio e non si è attenuto alla verità perché non c'è verità in lui. Quando dice il falso, dice ciò che gli appartiene, perché è bugiardo e padre della menzogna! (cfr. Gv 8,44; 1 Gv 3,8). Gesù, il Figlio di Dio fatto uomo, è venuto per caricarsi delle nostre infermità e dei nostri mali (Mt 8,16-17; Isaia 53,4; Gv 1,29), della nostra stessa morte, per sconfiggere Colui che della morte ha il potere, cioè il Diavolo (Ebrei 2,14).

Rifletti. Se tu alimenti l'odio, puoi arrivare anche all'omicidio, come fece Caino (Genesi 4,3-8 - Ira, 4° vizio capitale: Efesini 4,26-31; Giacomo 1,19-20. Invidia, 6° vizio capitale: 1 Gv 3,12; Ebr 11,4). L'odio si vince con l'amore, la pazienza, la sopportazione e non con le rivendicazioni personali. San Paolo scrive in Romani 12,21: Non lasciarti vincere dal male, ma vinci il male col bene!

Vedi anche in Wikipedia: Orgoglio, superbia, primo vizio capitale! - >Gli esclusi dal Regno di Dio

 

2. La creature invisibili intelligenti, gli Angeli, e la separazione da Dio di un gruppo di loro

    Tutto ha avuto inizio e si spiega dal peccato angelico descritto in Apocalisse: 12,[7]Scoppiò quindi una guerra nel cielo: Michele e i suoi angeli combattevano contro il drago. Il drago combatteva insieme con i suoi angeli, [8]ma non prevalsero e non ci fu più posto per essi in cielo. [9]Il grande drago, il serpente antico, colui che chiamiamo il Diavolo e Satana e che seduce tutta la terra (1Gv 5,18-19), fu precipitato sulla terra e con lui furono precipitati anche i suoi angeli. In Apocalisse 12,3-4 è scritto: [3]Allora apparve un altro segno nel cielo: un enorme drago rosso (rosso=violenza, sangue), con sette teste (sette capi=sette re >13,1; 18,9-12) e dieci corna (corno=potere completo ma non duraturo; 7 è perfetto ed è solo dell'Agnello sia degli occhi=conoscenza, che delle corna >5,6) e sulle teste sette diademi (diadema=segno di distinzione dei 7 re di Roma, in 12,3; 13,1; il Verbo di Dio ne ha molti  >19,11-13); [4]la sua coda trascinava giù un terzo delle stelle del cielo (stelle= angeli: Isaia 24,20; Giobbe 38,7; Dan 8,10; 2Tess 2,3-12) e le precipitava sulla terra. (Il testo evidenzia la sua violenta e sanguinosa persecuzione, sostenuto da altri angeli caduti, nei confronti di Gesù e del suo popolo ndr). E in Apocalisse 12,[12]"Esultate, dunque, o cieli, e voi che abitate in essi. Ma guai a voi, terra e mare, perché il Diavolo è precipitato sopra di voi pieno di grande furore, (come un leone ruggente 1Pt 5,8), sapendo che gli resta poco tempo (testo originale greco kairòv= tempo favorevole, salvifico per l'umanità) (cfr. Mc 1,15 kairòs; Ap 1,3; 1Cor 7,29; 2Cor 6,1-2). [13]Or quando il drago si vide precipitato sulla terra, si avventò contro la donna che aveva partorito il figlio maschio". Lo spazio temporale in cui il Diavolo può operare è limitato fino al giudizio finale del mondo, così come fanno capire i due indemoniati nel paese dei Gadarèni in Matteo 8,[28]Giunto, Gesù, all'altra riva, nel paese dei Gadarèni, due indemoniati, uscendo dai sepolcri, gli vennero incontro; erano tanto furiosi che nessuno poteva più passare per quella strada. [29]Cominciarono a gridare: <<Che cosa abbiamo noi in comune con te, Figlio di Dio? Sei venuto qui prima del tempo (greco kairou) a tormentarci?>>. In Apocalisse 20,3 il tempo è krònon, (=poco tempo nel quale il Diavolo sarà sciolto dalle catene, per continuare la sua opera), tempo non salvifico ma di guerra, per lui, contro i santi. La sorte finale è descritta in Ap 20,[10]E il Diavolo, che li aveva sedotti, fu gettato nello stagno di fuoco e zolfo, dove sono anche la bestia e il falso profeta: saranno tormentati giorno e notte per i secoli dei secoli.

[11]Vidi poi un grande trono bianco e Colui che sedeva su di esso. Dalla sua presenza erano scomparsi la terra e il cielo senza lasciar traccia di sé. [12]Poi vidi i morti, grandi e piccoli, ritti davanti al trono. Furono aperti dei libri. Fu aperto anche un altro libro, quello della vita. I morti vennero giudicati in base a ciò che era scritto in quei libri, ciascuno secondo le sue opere. [13]Il mare restituì i morti che esso custodiva e la morte e gli inferi resero i morti da loro custoditi: ciascuno venne giudicato secondo le sue opere. [14]Poi la morte e gli inferi furono gettati nello stagno di fuoco. Questa è la seconda morte, lo stagno di fuoco. [15]E chi non era scritto nel libro della vita fu gettato nello stagno di fuoco. San Francesco di Assisi nel "Cantico di Frate Sole" si esprime così sulla seconda morte:

Beati coloro che si troveranno nelle tue sanctissime voluntati. ka la morte secunda no 'l farrà male.

Rifletti. Finché resta viva la mente, il libero arbitrio, resta viva anche la malattia! Essendo lo spirito creato immortale la sua attività, benefica o malefica che sia, rimane operativa: ecco perché è necessario combattere il male, e distinguerlo dal bene, e invocare sempre l'intercessione di Gesù, dei Santi e del Paradiso! Le potenze dell'aria si vincono con le armi della luce, scrive a più riprese, San Paolo apostolo!

 

3. Il Diavolo, Satana: Il Principe di questo mondo

Il Vangelo di Matteo dà molta importanza al fatto di "capire" l'annuncio di Gesù, perché ci possa essere poi, la conversione al Regno di Dio. La parabola del Seminatore è esplicita in Matteo 13,[18]Voi dunque intendete la parabola del seminatore: [19]tutte le volte che uno ascolta la parola del Regno e non la comprende, viene il Maligno e ruba ciò che è stato seminato nel suo cuore: questo è il seme seminato lungo la strada.     

Il Maligno è chiamato da Gesù anche "il principe di questo mondo" (Gv 12,31; 16,11). Nel Vangelo di Giovanni, durante l'ultima cena, Gesù dice: "14,[30]Non parlerò più a lungo con voi, perché viene il principe del mondo; egli non ha nessun potere su di me, [31]ma bisogna che il mondo sappia che io amo il Padre e faccio quello che il Padre mi ha comandato". L'Inferno stesso non esisterebbe senza il peccato di superbia e presunzione, di autosufficienza degli angeli ribelli (cfr. Lucifero, nominato una sola volta nell'Antico Testamento, in Isaia 14,12.13-22 *), che coinvolge chiunque voglia vivere una vita egoistica, per libera scelta, mettendo al centro soltanto l'io personale e le proprie convinzioni, buone o cattive che siano, senza distinguere più il bene dal male (vedi il re Salomone nel sogno di Gàbaon): Gesù è perciò, severo nel giudizio finale, come nella parabola del ricco epulone (cfr. Matteo 25,41-43).

Nella seconda tentazione di Gesù, descritta dall'evangelista Luca si legge: 4,[5]Il Diavolo lo condusse in alto e, mostrandogli in un istante tutti i regni della terra, gli disse: [6]<<Ti darò tutta questa potenza e la gloria di questi regni, perché è stata messa nelle mie mani e io la do a chi voglio (proprio del Vangelo di Luca ndr). [7]Se ti prostri dinanzi a me tutto sarà tuo>>. [8]Gesù gli rispose: <<Sta scritto: Solo al Signore Dio tuo ti prostrerai, lui solo adorerai (Dt 6,13)>>.

La sofferenza e la morte dunque, non sono opera di Dio che è il Signore della vita (Sap 11,26) ma le conseguenze di una vita separata dalla sorgente della vita: Dio Santissima Trinità, rivelata nel Figlio di Dio fatto uomo! Le guerre, le violenze continue, gli omicidi e i suicidi dei nostri giorni rivelano una presenza misteriosa nascosta ma feroce e attiva, anche per l'uso superficiale delle droghe. Non a caso San Pietro nella sua prima lettera si esprime così: 5,[8]Siate temperanti, vigilate. Il vostro nemico, il Diavolo, come leone ruggente va in giro, cercando chi divorare. [9]Resistetegli saldi nella fede, sapendo che i vostri fratelli sparsi per il mondo subiscono le stesse vostre sofferenze.

Gesù, al capitolo 22 del Vangelo di Luca, con dei particolari propri in Luca, prega perfino per l'illusoria sicurezza dell'apostolo Pietro, disposto ad andare in prigione e a morire per il Maestro. Ma Gesù conosce molto bene la sua fragilità e gli assicura la sua preghiera: [31]Simone, Simone, ecco Satana vi ha cercato per vagliarvi come il grano; [32]ma io ho pregato per te, che non venga meno la tua fede; e tu, una volta ravveduto, conferma i tuoi fratelli>>. [33]E Pietro gli disse: <<Signore, con te sono pronto ad andare in prigione e alla morte>>. [34]Gli rispose: <<Pietro, io ti dico: non canterà oggi il gallo, prima che tu, per tre volte, avrai negato di conoscermi>> (Luca 22,31-34).

San Paolo nella seconda lettera ai Corinzi avverte sulla possibilità del Diavolo di nascondersi dietro una apparenza illusoria e ingannevole pur di riuscire nelle sue imprese devastanti. Sui falsi apostoli scrive in 2 Cor 11,[13]"Questi tali sono falsi apostoli, operai fraudolenti, che "si mascherano" da apostoli di Cristo. [14]Ciò non fa meraviglia, perché anche Satana si maschera da angelo di luce. [15]Non è perciò gran cosa se anche i suoi ministri si mascherano da ministri di giustizia; ma la loro fine sarà secondo le loro opere". Non deve stupirci la sua astuzia e intelligenza se pensiamo che è invisibile e immortale. Egli si è deciso, da solo, contro Dio e contro quelli che stanno dalla Sua parte!

* Lucifero. Nell'Antico Testamento la parola Lucifero compare una sola volta nel Libro del profeta Isaia in 14,12. Nel testo di Isaia, contro Babilonia e la morte del suo re (Isaia cc. 13-14), il nome "Lucifero" allude al re di Babilonia Nabucodonosor II, che distrusse Gerusalemme e il Tempio, quando condusse in schiavitù per 70 anni, gli abitanti del Regno messianico di Giuda, ma il suo regno umano finì (vedi spiegazione del sogno data dal profeta Daniele in 2,36-44). Lucifero (ebraico heilèl=astro che porta la luce; nella versione greca antica (testo greco ho eosphòros: ho-il; eos-aurora; phoròs-portante; verbo greco pherein=portare: il portatore dell'aurora). Nella versione latina della Nova Vulgata si legge lùcifer, (da lux=luce e ferre=portare: portatore della luce o stella del mattino), è l'astro del mattino, l'aurora (Is 14,12 >Bibbia CEI 2008), forse allusione al pianeta Venere. Nell'antichità, la stella era simbolo del re (vedi nascita di Augusto e di Gesù Messia con i Magi; il libro dei Numeri 24,17: "una stella spunta da Giacobbe"). La tradizione cristiana con i Padri della Chiesa, applica il testo di Isaia 14,12 alla caduta di Satana di Ap 12,3-4.7-9. In Lc 10,18 Gesù riprende l'immagine. Rivolto ai 72 discepoli che tornano soddisfatti dal ministero dice loro: "Io vedevo Satana cadere dal cielo come la folgore".

In Apocalisse 12,3-4.7-9, la rivelazione sul Drago rosso e i suoi angeli è chiara (12,7-9). 12,[7]Scoppiò quindi una guerra nel cielo: Michele e i suoi angeli combattevano contro il drago. Il drago combatteva insieme con i suoi angeli, [8]ma non prevalsero e non ci fu più posto per essi in cielo. [9]Il grande drago, il serpente antico, colui che chiamiamo il diavolo e satana e che seduce tutta la terra, fu precipitato sulla terra e con lui i suoi angeli.

Si può ricordare ai ragazzi, che Walt Disney nel 1950, producendo il cartone animato "Cenerentola" diede il nome di Lucifero al gatto pigro e dispettoso, legato alla matrigna della protagonista, e in continuo conflitto con il cane Tobia (nome del personaggio biblico che ha avuto a che fare col diavolo ed è stato aiutato dall'Angelo Azaria-Raffaele con il cuore e il fegato del luccio, pescato nel fiume Tigri: Tb 6,1-9). Anche Cenerentola, in ultima analisi, rivela che ha difficoltà a trovare in Lucifero qualche lato positivo.

Nel Nuovo Testamento "la Stella del mattino" compare 3 volte con riferimento a Gesù Messia, l'Emmanuele, il Dio con noi: in 2Pietro 1,19 che allude alla parusia, il ritorno definitivo di Gesù, "finché spunti la luce del mattino nei vostri cuori": latino lùcifer, greco eos ou=finché,  emera=giorno, diaugase=cresca, kai=e spunti il  phosphorus=portatore-phoros di luce-phos, l'astro del mattino; Apocalisse 2,28: [26]Al vincitore che persevera sino alla fine nelle mie opere, darò autorità sopra le nazioni; [27]le pascolerà con bastone di ferro e le frantumerà come vasi di terracotta, [28]con la stessa autorità che a me fu data dal Padre mio e darò a lui la stella del mattino: latino stellam matutinam; greco ton astera ton proïnon; Apocalisse 22,16: [16]Io, Gesù, ho mandato il mio angelo, per testimoniare a voi queste cose riguardo alle Chiese. Io sono la radice della stirpe di Davide, la stella radiosa del mattino: latino stella splendida et matutina; greco ho aster=la stella; ho lampros=splendente; ho proïnos=mattutina>>. [17]Lo Spirito e la sposa dicono: <<Vieni!>>. E chi ascolta ripeta: <<Vieni!>>. Chi ha sete venga; chi vuole attinga gratuitamente l'acqua della vita (Is 55,1; Gv 4,13-14; 7,37-39; Ap 21,6).

 

4. Combattere il male col bene e con le armi della luce

    San Paolo nella lettera agli Efesini, durante una sua prigionia, scrive in 6,[10]Per il resto, attingete forza nel Signore e nel vigore della sua potenza. [11]Rivestitevi dell'armatura di Dio, per poter resistere alle insidie del Diavolo. [12]La nostra battaglia infatti non è contro creature fatte di sangue e di carne, ma contro i Principati e le Potestà, contro i dominatori di questo mondo di tenebra, contro gli spiriti del male che abitano nelle regioni celesti (=invisibili). [13]Prendete perciò l'armatura di Dio, perché possiate resistere nel giorno malvagio e restare in piedi dopo aver superato tutte le prove. [14]State dunque ben fermi, cinti i fianchi con la verità, rivestiti con la corazza della giustizia, [15]e avendo come calzatura ai piedi lo zelo per propagare il vangelo della pace. [16]Tenete sempre in mano lo scudo della fede, con il quale potrete spegnere tutte le frecce infuocate del maligno; [17]prendete anche l'elmo della salvezza e la spada dello Spirito, cioè la parola di Dio (come Gesù fece nel deserto, rispondendo alle provocazioni del Diavolo, con Dt 8,3; 6,13; 6,16 ndr). Vedi: Paolo apostolo combattente spirituale. Il Diavolo va combattuto poiché è il nemico n° 1, soprattutto con le convinzioni di fede espresse nel Credo (Bibbia, Tradizione degli Apostoli, Magistero del Papa), la Preghiera e i Sacramenti. Da Medjugorje è arrivato il messaggio per sconfiggere Golia: i 5 sassi della fionda di Davide: Rosario - Eucaristia - Parola di Dio - Digiuno - Confessione mensile. Vedi: Le armi della Luce in San Paolo

 

5. Il Diavolo possibile strumento di esercizio delle virtù fino all'eroismo

    Il Diavolo può essere strumento per l'esercizio delle virtù e per la santificazione personale, permesso da Dio (ricordi il libro sapienziale di Giobbe in 1,8-12? La stessa passione e morte di Gesù, opera del Principe di questo mondo, è salvifica! La sapienza divina nessuno può conoscerla: se l'avessero conosciuta, non avrebbero crocifisso il Signore della gloria! 1 Cor 2,8). Gesù dice ai suoi in "Giovanni 16,[7]Ora io vi dico la verità: è bene per voi che io me ne vada, perché, se non me ne vado, non verrà a voi il Paràclito; ma quando me ne sarò andato, ve lo manderò. [8]E quando sarà venuto, egli convincerà il mondo quanto al peccato, alla giustizia e al giudizio. [9]Quanto al peccato, perché non credono in me; [10]quanto alla giustizia, perché vado dal Padre e non mi vedrete più; [11]quanto al giudizio, perché il Principe di questo mondo è stato giudicato". Anche la parabola della zizzania e del grano è un invito alla tolleranza. Rileggila in Matteo: 13,[24]Un'altra parabola espose loro così: <<Il regno dei cieli si può paragonare ad un uomo che ha seminato del buon seme nel suo campo. [25]Ma mentre tutti dormivano venne il suo nemico, seminò zizzania in mezzo al grano e se ne andò. [26]Quando poi la messe fiorì e fece frutto, ecco apparve anche la zizzania. [27]Allora i servi andarono dal padrone di casa e gli dissero: Padrone, non hai seminato del buon seme nel tuo campo? Da dove viene dunque la zizzania? [28]Ed egli rispose loro: Un nemico ha fatto questo. E i servi gli dissero: Vuoi dunque che andiamo a raccoglierla? [29]No, rispose, perché non succeda che, cogliendo la zizzania, con essa sradichiate anche il grano. [30]Lasciate che l'una e l'altro crescano insieme fino alla mietitura e al momento della mietitura dirò ai mietitori: Cogliete prima la zizzania e legatela in fastelli per bruciarla; il grano invece riponetelo nel mio granaio>>... [43]Allora i giusti splenderanno come il sole nel regno del Padre loro. Chi ha orecchi, intenda!

 

L'esempio degli antenati biblici

    Giuditta 8,[26]Ricordatevi quanto Dio ha fatto con Abramo, quali prove ha fatto passare ad Isacco e quanto è avvenuto a Giacobbe in Mesopotamia di Siria, quando pascolava i greggi di Làbano suo zio materno. [27]Certo, come ha passato al crogiuolo costoro non altrimenti che per saggiare il loro cuore, così ora non vuol far vendetta di noi, ma è a fine di correzione che il Signore castiga (educa) coloro che gli stanno vicino (Pr 3,12; Eb 12,4-11; Ap 3,19). Vedi anche: La fede esemplare degli Antenati in Eb 11,1-40; l'elogio dei Padri in Siracide cc. 44-50

 

APPROFONDIMENTI

    Durante il Concilio Lateranense IV (1215) su "La Fede cattolica" è stato scritto: Con la sua onnipotente potenza fin dal principio del tempo, Dio Santissima Trinità, creò dal nulla l'uno e l'altro ordine di creature: quello spirituale e quello materiale, cioè gli angeli e il mondo, e poi l'uomo, quasi partecipe dell'uno e dell'altro, composto di anima e di corpo. Il Diavolo infatti, e gli altri demoni, da Dio sono stati creati buoni per natura, ma sono diventati malvagi da sé stessi. E l'uomo ha peccato per suggestione del demonio. Vedi: Lateranense IV in Wikipedia - Il catechismo della Chiesa cattolica: La caduta nn. 385-421 - Inferno in Cathopedia - WEB

 

Circa il Capitolo 12 dell'Apocalisse di Giovanni fa bene rileggere il testo del beato Isacco della Stella, abate, su Maria e la Chiesa:

    Maria senza alcun peccato ha generato al corpo (la Chiesa) il Capo (Gesù Cristo). La Chiesa nella remissione di tutti i peccati ha partorito al Capo il corpo  (il Popolo di Dio). Tutt'e due sono madri di Cristo, ma nessuna delle due genera il tutto senza l'altra. Perciò giustamente nelle Scritture divinamente ispirate quel ch'è detto in generale della vergine madre Chiesa, s'intende singolarmente della vergine madre Maria; e quel che si dice in modo speciale della vergine madre Maria, va riferito in generale alla vergine madre Chiesa; e quanto si dice d'una delle due, può essere inteso indifferentemente dell'una e dell'altra. (Dai «Discorsi» del beato abate Isacco della Stella. Disc. 51; PL 194, 1862-1863. 1865)

Vedi: "Satana" nel libro "Apocalisse" e nelle Sacre scritture New

 

Con Gesù la vittoria è assicurata, perché è il Dio unico, onnipotente (Gv 12,31-33; 14,30-31)!

·       Giovanni 12,[31]Ora è il giudizio di questo mondo; ora il principe di questo mondo sarà gettato fuori. [32]Io, quando sarò elevato da terra, attirerò tutti a me>>. [33]Questo diceva per indicare di qual morte doveva morire.

·       Giovanni 14,[30]Non parlerò più a lungo con voi, perché viene il principe del mondo; egli non ha nessun potere su di me, [31]ma bisogna che il mondo sappia che io amo il Padre e faccio quello che il Padre mi ha comandato.

 

 

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