Il Castello di Bevilacqua fu costruito nel 1336 da Guglielmo Bevilacqua e fu
completato dal figlio Francesco per conto della Signoria Scaligera dell'epoca. Fu
concepito come fortezza per difendersi dalle Signorie confinanti, i Carraresi e gli
Estensi.
La famiglia Bevilacqua trae le proprie origini dal paese di Ala in
provincia di Trento e lo dimostra il disegno di un'ala al centro dello stemma. Abile
commerciante di legname Guglielmo Bevilacqua, alla corte del Can Grande Mastino della
Scala, aveva consolidato la sua passione economica all'interno della città scaligera di
Verona, tanto da ricevere regolare investitura di Vassallo del vescovo.
Il Figlio Francesco fu protagonista della politica di difesa del confine scaligero e di
espansione in qualità di abile ambasciatore ricevendo onorificenza dai Visconti, dai
Carraresi, dagli Estensi e persino dal papa di allora, Clemente VI.
Il castello fu danneggiato all'epoca della cosiddetta lega di
Cambrai e perse il suo scopo difensivo nel periodo successivo, in pieno dominio della
Repubblica di Venezia.
L'edificio subì un riammodernamento nel 1532 ad opera dell'architetto Sanmicheli che lo
trasformò in villa e lo dotò di ampi e moderni interni.
Nel 1756 Gaetano Ippolito Bevilacqua restaurò e rimodernò parte
dell'interno del castello, ricavando i grandi saloni del Primo Piano, ma non passò
nemmeno un secolo che, in seguito agli eventi napoleonici, l'edificio venne dato alle
fiamme dall'esercito austriaco (1848). Le truppe austriache invasero il paese e sparsero
al vento le ceneri dell'allora Conte Alessandro Bevilacqua.
Il castello fu restaurato a più riprese dalla contessa Felicita
Bevilacqua 10 anni dopo, assieme al marito il Generale Ferdinando La Masa. Fu dotato di un
coronamento a merli e tutto il complesso riacquistò un'immagine neogotica in assonanza
col gusto romantico del tempo.
Il patrimonio del Castello dopo la morte dei coniugi, fu lasciato
in beneficienza. Nacque, così, la fondazione "Bevilacqua - La Masa" che avrebbe
portato pochi anni più tardi, ad opera del Ing. Mutto, alla trasformazione in "Asilo
di Quiete Bevilacqua - La Masa", una sorta di residence per anziani e bisognosi.
Durante la 2° guerra mondiale fu occupato dai tedeschi come Posto
Comando. Dopo la fine del periodo bellico l'edificio divenne "Collegio San
Davide" gestito dai salesiani che rimasero fino al 1966, quando, per lo scoppio di
una caldaia, per la seconda volta nella sua storia il castello fu devastato dalle fiamme.
Abbandonato da quest'ultimi fu ceduto a privati.
Solo di recente ( 1990) l'edificio, acquistato dai Signori Cerato,
il castello di Bevilacqua sta riacquistando il suo antico splendore in seguito a minuziosi
restauri che permettono ai visitatori di ammirare una costruzione che racchiude tra le sue
mura quasi 700 anni di storia.
( tratto dal sito : il Castello di Bevilacqua). |