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Bevilacqua 12 Luglio 2002

 

Economia.

Approvato l’accordo con Concamarise per l’Ufficio tecnico.

 

 

Non ha incontrato particolari resistenze, sebbene alla fine sia arrivato puntuale il voto contrario della minoranza, l’approvazione del conto consuntivo 2001, che si è chiuso con un avanzo di amministrazione di circa 23 mila euro. «Un risultato fisiologico», ha sottolineato nella sua relazione il sindaco Nereo Arzenton, «indice di gestione oculata, ma non per questo meno efficiente ed articolata, della macchina amministrativa. Tra le voci da segnalare rientrano sicuramente i 103mila euro destinati al sociale, con il potenziamento dei servizi a favore delle fasce più deboli, e i 325mila euro relativi alle spese in conto capitale, in cui sono compresi i 67mila impiegati per l’asfaltatura delle strade, e i 119mila accantonati per la nuova lottizzazione residenziale di 6.500 metri quadrati di Marega. Tutto questo», ha concluso Arzenton, «evitando di incidere sulla politica tariffaria e senza inasprire la pressione fiscale a partire dall’Ici mantenuta al 5 per mille».
Tuttavia, l’autocelebrazione dell’esecutivo, incoraggiata dalle cifre del rendiconto, si è scontrata con alcune obiezioni sollevate dall’opposizione. «Sul fronte degli investimenti», ha dichiarato Riccardo Muraro, «andava privilegiata la ristrutturazione della scuola elementare che è ormai in uno stato di profondo degrado, rispettando le promesse fatte in un incontro con i genitori in cui era stata annunciata per giugno l’apertura dei cantieri». Per Adelino Furlani, invece, «lasciano a desiderare la manutenzione del verde pubblico nelle zone periferiche, la mancata pulizia dei fossi e le condizioni disastrate dei cimiteri cittadini, dove mancano i loculi e le fognature non scaricano». Critiche, che hanno scaldato il sindaco il quale ha replicato «che è già stato conferito l’incarico per il ripristino del plesso didattico e che i lavori partiranno con buone probabilità durante le vacanze di Natale per un importo di circa 310mila euro; mentre per quanto riguarda i cimiteri è in programma un ampliamento oltre al consolidamento delle strutture nella parte vecchia». L’assemblea si è poi riconciliata al momento di ratificare l’accordo con il Comune di Concamarise per la gestione associata dell’ufficio tecnico, che fino al 31 dicembre impegnerà il responsabile del servizio per 31 ore settimanali a Bevilacqua e per le rimanenti 5 nel centro convenzionato.

 

Stefano Nicoli

 

(tratto da : "L'Arena"  il giornale di Verona).

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Marega 02 Luglio 2002

 

Premio Poesia Marega.

Dove la poesia è di casa.

 

 

Consegnati i premi «Marega» a Giovanni Caso, Carlo Prosperi e Lucia Beltrame Menini. La trentunesima edizione ha confermato l’alto livello qualitativo raggiunto dall’appuntamento culturale organizzato dal circolo Anspi e dall’associazione «Shalom». È un concorso fedele ai suoi valori di sempre il premio di poesia «Marega». I trentun’anni trascorsi dalla sua nascita come le tante personalità che hanno contribuito alla sua crescita, non solo non ne hanno scalfito minimamente gli ideali, ma semmai sono riusciti a consolidarlo. Per questo, grazie al circolo Anspi di Marega, all'associazione «Shalom» e al patrocinio di Regione, Provincia, società editrice «Athesis», comune di Bevilaqua e Crediveneto, domenica, alla cerimonia di premiazione dei vincitori, è stata ancora una volta la poesia la protagonista assoluta. Una poesia di grande qualità - come sottolineato ripetutamente dalla giuria - solennizzata dalla presenza di numerose autorità del mondo della politica e dell'imprenditoria veronese, ma sempre legata al suo originario essere voce di chi non ha voce» come hanno ricordato don Giampaolo Beltrame, vicario foraneo di Legnago, già parroco di Marega, e Ivo Gasparini, tra gli ideatori del concorso e da sempre presidente della giuria. A premiare i vincitori - Giovanni Caso di Mercato San Severino (Salerno) al primo posto, Carlo Prosperi di Acqui Terme (Alessandria) al secondo e Lucia Beltrame Menini di Verona al terzo oltre ai sei autori con segnalazione - sono intervenuti fra gli altri Alessandro Riello, presidente dell'Associazione industriali, e Aleardo Merlin, presidente della Provincia, convinti sostenitori di «una manifestazione di alto livello, portatrice di valori che la nostra coscienza civica dovrebbe coltivare e saper portare avanti«. Parole di apprezzamento per un premio, nato da una piccola comunità e ormai di respiro nazionale, sono state espresse anche dal presidente della Regione Giancarlo Galan che, impossibilitato a partecipare, ha resa nota l'intenzione della Regione di istituire un premio speciale per uno dei poeti partecipanti scelto dalla giuria.

 

(e.p.)

 

(tratto da : "L'Arena"  il giornale di Verona).

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Marega 15 Giugno 2002

 

Marcia del Fasolin.

Duemila a piedi da mezza Italia per fare la festa al «Fasolin».

 

 

Saranno più di duemila i marciatori che già da questa mattina si daranno appuntamento a Marega da tutto il Nord Italia, e persino dall’estero, per partecipare alla diciassettesima edizione della rinomata Caminada del Fasolin, che prenderà il via nel centro della frazione tra le 18 e le 18.30. Ancora una volta si preannuncia, dunque, un pieno di concorrenti per questa marcia non competitiva che si snoda, con percorsi di 6 e 15 chilometri, nelle campagne della Bassa con arrivo nella piazza della popolosa località dove, oltre ad una struttura con docce e servizi igienici, sarà allestito uno stand gastronomico pronto a distribuire un quintale di spaghetti al pomodoro. La manifestazione, a cui assisteranno anche numerosi sindaci ed assessori allo sport di diverse città italiane al seguito dei rispettivi gruppi di atleti, porta la collaudata firma del Gruppo Podistico Marega costituitosi 25 anni fa su iniziativa dell’attuale presidente, Luigino Miatto, ed arrivato a contare 200 tesserati, che ogni domenica vanno a correre in tutta Italia e non solo.
«Ogni anno», spiega Miatto «ci sobbarchiamo, infatti, una ventina di trasferte all’estero, per misurarci nelle più importanti competizioni a livello mondiale, fra cui la maratona di New York e quella di Londra a cui lo scorso aprile abbiamo preso parte con altri 35 mila corridori. Ed è appunto in occasione di questi frequenti viaggi che abbiamo stretto amicizia con molti gruppi podistici prendendo la palla al balzo per invitarli ad aderire alla Caminada dedicata a quel fagiolino che fino a qualche anno fa rappresentava la coltura per eccellenza del nostro territorio. A spingerci alla promozione di questo appuntamento frequentato da intere famiglie», prosegue Miatto, «è stata proprio la volontà di valorizzare l’orticola di cui un tempo si teneva un fiorente mercato serale nella piazza di Marega, dove ogni estate convergevano centinaia di operatori del settore».
Il mancato ricambio generazionale all’interno delle aziende agricole locali e i costi sempre più proibitivi della manodopera, hanno fatto via via scomparire l’antica tradizione del fasolin, al contrario de la sua Caminada che invece continua ad attirare sempre più partecipanti. Marciatori pronti a sfidarsi quest’anno, tra meleti e filari di viti, nel ricordo di Massimiliano Buttarello, un socio 35enne del sodalizio scomparso improvvisamente ai primi di gennaio dopo aver gareggiato con il resto del gruppo a Padova.

 

Stefano Nicoli

 

(tratto da : "L'Arena"  il giornale di Verona).

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Bevilacqua 04 Giugno 2002

 

Confagricoltura.

Bianca Zamboni Montanari regina della pesca.

 

 

Bianca Zamboni Montanari, un'imprenditrice agricola 35enne di Bevilacqua, è stata chiamata a Roma a rappresentare la Confagricoltura nel Comitato pesca dell'organismo interprofessionale. La pesca, del resto, è una coltura che ha tutte le carte in regola per aprirsi un varco nell'economia agricola della Bassa, assicurando un forte impulso al comparto frutticolo dove, attualmente, la parte del leone spetta a mele, fragole e pere, reduci da una ripresa insperata dopo un decennio di crisi imperante. Che l'estrema propaggine della provincia sia in grado, se non di insidiare, almeno di competere a buon livello con la rinomata produzione allocata nell'area di Bussolengo, ne è certa Bianca Zamboni Montanari: un'imprenditrice agricola di 35 anni, titolare a Bevilacqua di un'azienda sviluppata su circa 60 ettari, che da alcune settimane è stata chiamata a Roma a rappresentare la Confagricoltura nel Comitato pesca istituito alla fine di aprile all'interno dell'Organismo interprofessionale operativo da un anno nella sede dell'Unaproa. «Per la prima volta nella storia della nostra categoria - spiega la neo-delegata, che siede anche nella Commissione federveneta frutta e nei consigli di amministrazione degli Orti di Giulietta, del Consorzio ortofrutticolo di Minerbe e del Consorzio di tutela della mela di Verona - tutta la filiera, vale a dire produttori, commercianti, esportatori ed industriali, si trova riunita allo stesso tavolo per esaminare le problematiche del settore e cercare di mettere a punto dei provvedimenti in grado di sostenerlo e rilanciarlo». Un'azione sinergica, insomma, che si articola in cinque comitati di prodotto - agrumi, mele, pomodori, kiwi e pesche - in cui crede fermamente la produttrice veronese trasferitasi alcuni anni fa dalla città nella Bassa con il marito Federico Besa Bevilacqua, l'ex presidente del Consorzio di Minerbe scomparso nel 2000, per seguire l'azienda di famiglia in cui si coltivano anche tre ettari e mezzo di pesche.
Una coltura, che sta particolarmente a cuore alla giovane imprenditrice, che nel comitato si batterà «per una politica di prodotto in grado di dare impulso alla produzione peschicola nazionale in sintonia con gli altri 14 operatori della filiera entrati a far parte dell' organismo». E di questo ruolo beneficerà anche il Basso veronese dove la dolce frutticola, seppur parcellizzata, è in netta espansione grazie ai risultati apprezzabili in termini di pezzatura, colore, conservabilità e consistenza garantiti da Big Top, Royal Gem e Royal Glory, le varietà più diffuse. «Un'opportunità - sostiene Bianca Zamboni Montanari - che le imprese del nostro areale facilitate da impianti giovani con raccolti abbondanti e di buona qualità, non devono sicuramente lasciarsi sfuggire. Le difficoltà, tuttavia, non mancano in quanto la pesca è una coltura difficile, che richiede notevoli investimenti e manodopera. Fortunatamente i filari della Bassa non devono, però, fare i conti con lo sharka, il terribile virus che negli ultimi anni ha causato ingenti perdite di prodotto nella zona del lago, danneggiando irrimediabilmente gli impianti».

 

Stefano Nicoli

 

(tratto da : "L'Arena"  il giornale di Verona).

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Bevilacqua 01 Giugno 2002

 

A.V.I.S.

I 250 volontari dell'AVIS in festa per i loro 30 anni.

 

 

Il locale gruppo Avis ha compiuto 30 anni e per festeggiare la sua lunga attività, consolidatasi nel corso dei decenni grazie al contributo di oltre 250 volontari, ha chiamato a raccolta i suoi attuali 160 iscritti per tracciare un bilancio del sodalizio. Sabato 1 Giugno, i soci della sezione cittadina, nata nel '72 su iniziativa di Adriana Casarotti Zanzoni, si sono ritrovati a celebrare il significativo traguardo in una cerimonia in grande stile dove il divertimento si è intrecciato ad una mirata campagna di sensibilizzazione e proselitismo. Al termine di una messa di ringraziamento celebrata alle 19 nella chiesa di Sant'Antonio abate da don Carlo Cristiani, i partecipanti guidati dal capogruppo Silvano Zampieri, dal presidente provinciale Avis Luigi Piva e dalla responsabile della Comunale di Legnago Annachiara Roverso, hanno sfilato in corteo con labari e gagliardetti sino al monumento del donatore accompagnati dalle note della Banda Filarmonica di Castagnaro. Alle 20.30 i 240 invitati, tra cui il dottor Alberto Disperati, primario del Centro trasfusionale dell'Ulss 21, si sono poi ritrovati al Castello per una cena sociale a cui hanno partecipato anche tutti i neo diciottenni del paese, sollecitati ad assicurare il loro contributo diretto all'associazione. Il raduno si è concluso con la consegna di una targa ricordo, da parte del sindaco Nereo Arzenton, alle 10 ditte locali che hanno sponsorizzato l'evento, e con la premiazione, oltre che della sezione festeggiata, di tre avisini che hanno raggiunto le 100 donazioni conquistandosi la croce d'oro, il massimo riconoscimento previsto: il capogruppo Silvano Zampieri, Gherardo Frameglia e Gianluca Carrara. «In occasione di questo incontro - ha annunciato Zampieri - abbiamo colto l'opportunità non solo per auspicare l'adesione di nuovi volontari al fine di garantire al gruppo un ricambio naturale, ma anche di presentare il nostro sito internet inaugurato il mese scorso».

 

Stefano Nicoli

 

(tratto da : "L'Arena"  il giornale di Verona).

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Bevilacqua 06 Marzo 2002

 

Cronaca.

Sequestrano i postini e rapinano le Poste.

 

 

Hanno tenuto in ostaggio due portalettere per una mezz’ora i banditi, un uomo ed una donna, a volto scoperto, che hanno assaltato l’ufficio postale di Bevilacqua andandosene con oltre 44 mila euro dopo essersi fatti aprire la cassaforte dal direttore. L’auto usata dai malviventi per allontanarsi dal luogo del loro crimine, dopo la rapina, è stata ritrovata in una località poco lontana.

 

(red.)

 

(tratto da : "Il Giornale di Vicenza").

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Bevilacqua 05 Febbraio 2002

 

Sede del Consorzio Adige Fratta.

Il presidente Ziviani la voleva a Bevilacqua, ma Minerbe ha imposto San Zenone.

 

 

Archiviati i campanilismi e gli accesi contrasti che negli ultimi mesi avevano impedito di approdare a una scelta unanime, l’Unione Adige Fratta ha sciolto le riserve anche per quello che finora appariva come uno degli scogli più ostici da superare: l’individuazione della sede in cui ospitare gli uffici del Consorzio istituito nel dicembre del 1999 fra Bevilacqua, Bonavigo, Boschi Sant’Anna, Minerbe e Terrazzo. Nel corso di un incontro svoltosi nel municipio di Boschi, la giunta consortile, formata dai sindaci dei cinque centri associati, ha stabilito, infatti, di concentrare le proprie attività nelle ex scuole elementari di San Zenone: una palazzina su due piani, chiusa ormai da cinque anni, che versa in buone condizioni, con tanto di impianti elettrici a norma, strutture per i disabili ed un capiente parcheggio. Tramonta, così, definitivamente l’ipotesi portata avanti dal presidente Mauro Ziviani, sindaco di Terrazzo, che vedeva, invece, di buon occhio l’insediamento dell’organismo al piano terra del municipio di Bevilacqua, lungo la statale 10 e quindi in una posizione ottimale, sia sotto il profilo dell’accesso che della visibilità. Ma Minerbe ha sbattuto i pugni e Ziviani, pur di porre fine a una battaglia che durava da tempo e che non avrebbe condotto da nessuna parte, alla fine ha ceduto non sentendosi per questo sconfitto.«Quello che conta, al di là delle singole posizioni», afferma il presidente, «è il fatto di essere approdati a una soluzione in grado di mettere tutti d’accordo, tanto più in prospettiva di un imminente decollo delle funzioni trasferite all’Unione. Nei prossimi giorni, incaricheremo un tecnico esterno per verificare i lavori da eseguire nell’ex plesso didattico, che verrà adattato alle nostre esigenze facendo ricorso ai 98mila euro (190 milioni di lire), compresi nel finanziamento una tantum di 313mila euro (606 milioni di lire) erogato a suo tempo dalla Regione per la riorganizzazione dei servizi, tra cui rientra il ripristino, l’arredamento e l’ informatizzazione della sede, nonché l’acquisto dei mezzi per la Polizia consortile. In attesa di trasferirci a San Zenone», prosegue Ziviani, «l’organizzazione del Consorzio farà riferimento al municipio di Terrazzo, dove per alcune ore settimanali opereranno anche i due dipendenti che fino al 30 giugno sono stati incaricati di seguire la segreteria e l’area contabile». Una volta appianato lo spinoso problema della sede, la Giunta ha approvato il bilancio preventivo, il regolamento relativo ai concorsi e alle selezioni, e l’esito della gara indetta lo scorso dicembre per l’assegnazione del servizio di tesoreria, risoltasi a favore della Cariverona. Inoltre, l’esecutivo ha messo nero su bianco la dotazione organica dell’ente, che accanto al personale già impiegato, prevede l’inserimento di un addetto al settore ecologia e tributi, la mobilità dei cinque vigili attualmente in servizio e un assistente sociale, mentre l’assistenza domiciliare sarà affidata in appalto, entro febbraio, a un’unica cooperativa. «È iniziato, il conto alla rovescia per l’avvio effettivo delle funzioni congiunte, e allo stato attuale», conclude il presidente, «mi auguro solo che vengano superate tutte quelle divergenze che dividono ancora alcuni dei Comuni membri su questioni politico-amministrative, che nulla hanno a che vedere con l’Unione ma che rischiano, ugualmente, di paralizzarne l’operatività».

 

Stefano Nicoli

 

(tratto da : "L'Arena"  il giornale di Verona).

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Bevilacqua 29 Gennaio 2002

 

Una pista ciclabile da 10 milioni di euro.

Trenta chilometri uniranno le città murate da Soave a Bevilacqua sugli argini dello Zerpano non solo per pedalare.

 

 

A motivare il progetto non c’è solo l’aspetto ludico-ricreativo-turistico. Emergenza inquinamento, rischio idraulico e riqualificazione paesaggistica sono in testa all’elenco delle priorità e rappresentano i principali input dai quali è nata l’idea della pista ciclabile. Ieri mattina la firma: l’assessore provinciale all’agricoltura Albino Pezzini e quello all’ecologia Camillo Pilati - presente il presidente Merlin, il vice Pastorello, i sindaci dei comuni interessati al tracciato e i rappresentanti del Consorzio di Bonifica Zerpano Adige Guà - hanno sottoscritto l’accordo di programma «Greenway delle città murate e dei fiumi tra Soave e Bevilacqua» (greenway significa «corridoio verde»). Tutti d’accordo, in Provincia, per la realizzazione di un itinerario ciclabile-pedonale sugli argini del collettore Zerpano. Tutti convinti che l’operazione - costo 10 milioni e 329 mila euro (20 miliardi di lire) da andare a chiedere all’Unione Europea (per il 35 per cento), alla Regione (15 per cento) e alle amministrazioni comunali per quel che resta - abbia massima valenza soprattutto per quel che riguarda il recupero dell’ecosistema idraulico della zona e il vernissage del territorio dei collettori di bonifica Palù, Masera e Zerpano. All’utile, poi, nel rispetto della tradizione, segue anche il dilettevole: i 30 chilometri di percorso si snoderanno lungo centri di estremo interesse storico e culturale - città murate di Soave, Cologna e Bevilacqua - toccando anche zone note per le tipiche produzioni enogastronomiche (Veronella per la verza, Sabbia e San Bonifacio per il vino, Arcole per l’asparago, Cologna per la patata e il mandorlato). «Si tratta di opportunità legate alle vocazioni del territorio», ha sottolineato Aleardo Merlin, «e di un progetto attento a valorizzare in maniera multifunzionale l’area rurale lungo l’Alpone, il Collettore Zerpano e il Fratta, nel rispetto dell’ambiente e la sua tutela». «Fra tre anni mi auguro di poter pedalare lungo questa fetta di provincia», ha detto Giorgio Ferrari presidente del Consorzio di Bonifica Zerpano-Adige-Guà indicando sulla carta il tracciato della pista, «e mi auguro che i problemi reali che hanno spinto gli estensori di questo progetto a mettersi attorno ad un tavolo per trovare soluzioni compatibili con l’ambiente e con la sua salvaguardia, siano adesso finanziate così da partire in tempi ragionevoli con i lavori. Lo Zerpano, questo collettore di bonifica realizzato nel primo ventennio del ’900, ricco di aree golenali, costituisce un potenziale corridoio ecologico tra il torrente Alpone e il Fratta: l’itinerario seguirà infatti il suo percorso partendo dalla destra del fiume Fratta, punto in cui c’è il collegamento con la ciclabile della bassa Padovana, toccherà Cologna, Veronella, Minerbe, Arcole (dove troverà sfogo sulla ciclopista del Sole che dal Brennero passando per Verona arriva a Vicenza) per finire lungo l’Alpone in territorio di San Bonifacio e Soave. Ripeto», ha concluso Ferrari, «si è pensato di legare tra loro interventi di disinquinamento, di mitigazione del rischio idraulico, di manutenzione paesaggistica e, non ultimo, di sviluppo della mobilità ciclabile così da dare luogo alla creazione di un prodotto ecoturistico rispondente alle necessità di tutti». Ambientalisti assenti, nel corso della presentazione è stato chiarito che «l’impatto ecologico», parole dell’assessore ad hoc Camillo Pilati, «sarà minimo proprio perché l’opera prevede il miglioramento della qualità delle acque sfruttando processi biologici spontanei. Nello specifico abbiamo previsto la realizzazione di interventi di ingegneria naturalistica nell’ambito delle proprietà consortili costituite dalle aree di laminazione e fitodepurazione delle acque del Palù ad Arcole e le aree golenali del Collettore Zerpano. In più, verranno realizzati interventi di disinquinamento delle acque mediante la creazione di fasce tampone lungo il canale e impianti di fitodepurazione a flusso verticale». Infine, la novità: la rete di bonifica può svolgere determinate funzioni ambientali che non possono comportare maggiori costi per il Consorzio e quindi pesare sulla contribuenza agricola già penalizzata dal calo dei redditi delle colture prevalenti. E allora? «Nessun problema, c’è la possibilità dell’energia rinnovabile», ha precisato Ferrari, «e mi spiego: per ovviare all’incremento della spesa le biomasse prodotte da costo devono diventare valore come combustibile, cioè devono essere valorizzate da un punto di vista energetico; bene, quelle prodotte nel greenway, legname per esempio, potranno essere destinate agli impianti di riscaldamento dei locali degli enti pubblici - comuni e Provincia - interessati al progetto in sostituzione dei combustibili "ordinari". La conversione degli impainti di riscaldamento può comportare dei risparmi interessanti perchè l’energia da biomasse è decisamente più conveniente di quella da combustibile fossile e quindi il suo acquisto da parte degli enti pubblici non comporterebbe maggiori esborsi rispetto agli attuali. In soldoni? Il prezzo di ritiro permetterà di far realizzare a Comuni e Provincia un risparmio del 10 per cento sulla loro bolletta energetica, denaro che andrà al Consorzio di bonifica come sovrapprezzo per i servizi ambientali che le biomasse danno per la fitodepurazione e per la riqualificazione paesaggistica del territorio».

 

Camilla Ferro.

 

(tratto da : "L'Arena"  il giornale di Verona).

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Bevilacqua 25 Gennaio 2002

 

Là dove c'era il grano

sorgeranno negozi ed aziende artigianali.

 

 

Con la variante approvata all'unanimità nel corso dell'ultimo Consiglio comunale potrà finalmente decollare un insediamento produttivo urbanizzato inserito nel Piano regolatore generale adottato dal Comune nella primavera del ’97. Un'area di circa 25 mila metri quadrati, attuata finora parzialmente in mancanza di un accordo tra i proprietari interessati, che in questi anni hanno preferito coltivare frumento anziché realizzare nei loro lotti stabilimenti da destinare ad attività artigianali o commerciali, come a suo tempo era stato ipotizzato. A bloccare lo sviluppo della lottizzazione, situata ai margini della statale 10 di fronte all' Aermec , e quindi in una posizione privilegiata e di facile accesso, è stata una clausola inserita all'epoca nel Prg, in base alla quale la zona di completamento in questione doveva essere realizzata mediante uno strumento urbanistico unitario. «Un paletto - spiega l'assessore ai Lavori pubblici, Valentino Girlanda - che a causa della limitata estensione dell'area, del frazionamento delle proprietà e dell'inclusione di tre attività già operative, ha impedito fino a questo momento di ultimarla privando il nostro paese di un'ulteriore possibilità di crescita economica. Dopo aver contattato più volte i titolari dei vari lotti, in base alle loro esigenze si è, pertanto, ritenuto opportuno predisporre la modifica dello strumento urbanistico vigente, garantendo così ai singoli proprietari di procedere per unità minime d'intervento. Con la condizione di salvaguardare l'integrità e l'omogeneità della zona e delle relative opere di urbanizzazione».
In questa direzione lo scorso novembre era stato incaricato l'architetto Lino De Battisti di Montagnana di predisporre la variante licenziata poi dall'assemblea.

 

(s.n.)

 

(tratto da : "L'Arena"  il giornale di Verona).

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Bevilacqua 23 Gennaio 2002

 

Giunta Regionale : suddivisi i finanziamenti.

 

A Bevilacqua sono stati destinati circa 279 mila euro, 540 milioni di lire, che saranno impiegati per dar corso, entro l’estate, al secondo stralcio del campo di calcio comunale.
«Dopo aver provveduto lo scorso anno all’acquisizione dell’area in via Ponte Pitocco e alla prima tranche di lavori, comprendente il livellamento e la recinzione dei terreni», spiega il sindaco Nereo Arzenton, «avremo la possibilità di rendere funzionale il campo, tramite la realizzazione di un impianto di irrigazione a stantuffo e la costruzione degli spogliatoi. Il tutto a fronte di un impegno di 600 milioni di lire, di cui 60 ripianati con un mutuo, che vanno ad aggiungersi ai 330 sborsati finora dal Comune per coronare un progetto inseguito da oltre 20 anni».

Stefano Nicoli

 

(tratto da : "L'Arena"  il giornale di Verona).

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Bevilacqua 22 Gennaio 2002

 

Bevilacqua avrà finalmente un moderno impianto sportivo.

 

 

Bevilacqua avrà finalmente il suo nuovo campo sportivo e in tempi brevi:

è stato, infatti, assegnato dalla Regione il contributo di 540 milioni di lire a fondo perduto, che l'amministrazione comunale aveva richiesto. Nello scorso mese di luglio il consiglio comunale aveva approvato il progetto preliminare del campo sportivo, per poter accedere al bando indetto dalla Regione per il riutilizzo di somme provenienti da revoche di investimenti previsti e destinati alla sovvenzione di impianti sportivi: nei giorni scorsi Venezia ha deciso di concedere il contributo al Comune, che copre l'83 per cento delle spese, vale a dire 540 milioni di lire sui 600 previsti dal progetto preliminare. Una notizia (commenta il sindaco, Nereo Arzenton) che ci rende felici e premia i nostri sforzi: grazie al finanziamento, ora possiamo passare alla stesura del progetto definitivo, e alla realizzazione dei lavori in un unico stralcio, in maniera tale che il campo sia agibile nel 2003. I lavori prevedono la sistemazione del sottofondo del campo da gioco, e del manto erboso, la costruzione degli spogliatoi, l'impianto di drenaggio e di irrigazione, di una recinzione più alta, e quanto occorre per la sua praticabilità. La questione del campo sportivo era molto sentita dai cittadini, considerando che la squadra di calcio, che milita in Seconda categoria ed è attualmente al vertice, era costretta a spostarsi per disputare le partite, a causa dell'inagibilità (le misure del campo non sono a norma, e non può essere ampliato, ndr) dell'attuale campo. La realizzazione del campo sportivo, per cui avevamo già acquistato il terreno adiacente all'attuale campo sportivo lo scorso anno, rientrava nelle questioni prioritarie della nostra azione amministrativa: questo contributo, che abbiamo cercato fortemente, predisponendo tutto il necessario e seguendo attentamente l'iter, consente la realizzazione più rapida, senza gravare sui cittadini e liberando investimenti per altre opere pubbliche.

 

Roberto Marchiori.

 

(tratto da : "Primo Giornale"  il giornale del Basso Veronese).

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Bevilacqua 20 Gennaio 2002

 

Adige-Guà. Da Bevilacqua fino a Soave.

Una via verde collegherà le città murate e dei fiumi.

 

 

Riqualificare l’ambiente lungo l’Alpone, il collettore Zerpano, e il Fratta con la creazione di un percorso che, da Soave, arrivi a Bevilacqua passando per il Colognese. È questo quanto propone di fare la Provincia con un progetto che sarà presentato domani a Verona ad assessori e consiglieri regionali, al Genio civile, al Consorzio di depurazione di San Bonifacio e ai rappresentanti dell’Unione Adige-Guà (Cologna, Pressana, Roveredo, Veronella e Zimella) in un incontro convocato dagli assessori Camillo Pilati e Albino Pezzini. Quello previsto dal progetto è «Il Greenway delle città murate e dei fiumi tra Soave e Bevilacqua » . Una «via verde» che non si dovrebbe risolvere realizzando una strada cicloturistica ma anche creare fasce di terreno che svolgano la funzione di tampone per le acque dello Zerpano e il Palù e costruzione di impianti di fitodepurazione. «Non c’è dubbio», commenta Giancarlo Lunardi, presidente dell’Unione Adige-Guà, e vicepresidente del Consorzio di bonifica Zerpano che ha redatto il progetto, «che si tratta di un’ipotesi interessante, che consentirebbe di creare un itinerario ecoturistico comprendente luoghi suggestivi. È pensabile di collegarlo all’analogo percorso che collegherà Monselice, Este e Montagnana lungo gli argini del Frassine e del Bisatto». Percorso per la cui realizzazione è stata firmato a Padova un accordo di programma che prevede una spesa di oltre 10 milioni di euro.

 

(lu.fi.)

 

(tratto da : "L'Arena"  il giornale di Verona).

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