ri Ggesù custodi amatu,
siti 'u spusu ri Maria
e 'u cunfuottu 'i l'arma mia.
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Coroncina
in onore di
San GIUSEPPE
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comisani@libero.it
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COMISO E COMISANI
Coroncina
in onore del glorioso
Patriarca
San GIUSEPPE
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- Deus in adiutorium meum intende
R: Domine ad adiuvandum me festina
- Gloria Patri et Filio et Spiritui Sancto
R: Sicut erat in principio et nunc et semper et
saecula saeculorum. Amen.
I
Mi
conduolo con voi, o santissimo Patriarca, per le
angustie, che aveste nel vostro cuore in voler
lasciare la vostra sposa resa feconda per virtù
dello Spirito Santo, riputandovi indegno di stare
in sua compagnia; ed insieme mi rallegro con voi
per la consolazione che vi diede l'angelo nel
comandarvi, a nome del cielo, d'accettarla come
degnissima sposa.
Vi priego intanto d'impetrarmi la grazia di non
giudicare mai sinistramente del prossimo.
Pater,
Ave e Gloria
Quannu
gravida vidisti,
Patriarca, la to' spusa
La to' menti era confusa,
Lu to' cori afflittu fu.
Poi pruvasti gran piaciri
Quandu in sonnu rivelatu
Tu sapisti che incarnatu
Si ci avìa lu Verbu già.
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II
Mi
conduolo con voi, o santissimo Patriarca, per la
grande rassegnazione nel sostenere il rifiuto che
v'aveste in Bethelem dagli stessi amici, e per
l'affanno che sentiste nel veder nascere il
bambino Gesù in mezzo a due animali in una
povera grotta; ed insieme mi rallegro con voi per
l'eccessivo giubilo che sperimentò il cuor
vostro in vederlo in celeste armonia corteggiato
dagli angioli, adorato dai pastori, e venerato
dai Magi.
Vi prego ardentemente d'impetrarmi nelle mie
tribolazioni perfetta conformità al divino
volere.
Pater,
Ave e Gloria
Fu
cuteddu a lu to' cori
Quandu natu in povertati
Cu na gran scummuditati
Fu lu Verbu figgiu tò'!
Ma la gloria nun fu poca
Quandu ognunu l'adurau,
Quandu ogn'angilu cantau
Lodi grandi pri Gesù.
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III
Mi
conduolo con voi, o santissimo Patriarca, per
l'eccessivo dolore che provaste nel vedere
circoncidere il vostro bambino Gesù; ed insieme
mi congratulo con voi per la dolcezza interna,
che sperimentaste nel proferire la prima volta il
nome di Gesù, venerato dagli angioli, adorato
dagli uomini, e temuto dai demonii.
Impetratemi intanto la grazia di adempiere
perfettamente la legge di Dio.
Pater,
Ave e Gloria
Ti
sintisti turmintari,
Ti mutasti ne lu visu
Nel vidiri circuncisu
A Gesuzzu figgiu to'!
Ti passau tutta la pena,
Ti sintisti cunsulari
Quandu avisti tu a chiamari
A lu figgiu to' Gesù.
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IV
Mi
conduolo con voi, o santissimo Patriarca, per
l'acutissima spada di dolore che vi trafisse
l'anima nel sentire la dolorosa profezia del
santo vecchio Simeone alla vostra santissima
sposa Maria; ed insieme mi congratulo con voi per
il contento che riceveste nell'udire che il
bambino Gesù dovea essere la salute e la
resurrezione degli uomini.
Ottenetemi, vi prego, un vero dolore dei miei
peccati.
Pater,
Ave e Gloria
Fusti
afflittu e scunsulatu
In sintìri tanti peni
Che suffrìri lu to' Beni
Ni duvìa cu crudeltà.
Poi sintisti cuntintizza
Pirchì l'uomu ricumpratu,
Dall'infernu liberatu
Ni vinìa pri opra so'.
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V
Mi
conduolo con voi, santissimo Patriarca, per la
grande afflizione che tolleraste nella penosa
fuga in Egitto, portando in paesi barbari e
stranieri con estrema povertà il bambino Gesù
con la vostra purissima sposa Maria; ed insieme
mi congratulo con voi per quanto gioiste nel
godere la compagnia dolcissima di Gesù
portandolo più volte nelle braccia, e nel
vedervi da lui accarezzato come a proprio Padre.
Impetratemi intanto di fuggire tutte le occasioni
di peccato e di stare sempre unito a Gesù.
Pater,
Ave e Gloria
Fusti
troppu travagliatu
Pri la fuga nell'Egittu
Cu lu figgiu tantu afflittu
E la spusa chiù di chiù!
Ma fu leggiu poi lu viaggiu
Pri la dulci cumpagnia
Di Gesù e di Maria
A cui tantu amavi tu.
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VI
Mi
conduolo con voi, santissimo Patriarca, per
l'eccessivo cordoglio che provaste nella perdita
dolorosa del vostro amatissimo Gesù, cercandolo
per tre giorni dolente ed afflitto con la vostra
santissima sposa Maria; ed insieme mi congratulo
con voi per l'ineffabile allegrezza che aveste
ritrovandolo nel Tempio, che disputava fra i
Dottori.
Impetratemi aiuto di ritrovare la grazia di Dio
tante volte per le mie colpe perduta, e di
conservarla sempre nel cuore.
Pater,
Ave e Gloria
Quali
affannu avisti allura
Quandu a Gèsu nun truvasti;
Pri tri giorni lu circasti
Cu Maria penanti chiù.
Quandu poi cu li dutturi
Nellu tempiu disputava,
Pri la Madri che bramava
E pri Tia alligrizza fu!
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VII
Mi
conduolo con voi, santissimo Patriarca, per la
tristezza che aveste dovendovi separare nella
vostra preziosissima morte da Gesù e da Maria;
ed insieme mi congratulo con voi per la gran
sorte che godeste di morire felicemente assistito
da Gesù, vostro figlio adottivo, e da Maria,
vostra dolcissima sposa.
Degnatevi, vi prego, ad impetrarmi la grazia di
morire anche io in compagnia di Gesù e di Maria
sotto la vostra dolcissima presenza.
Pater,
Ave e Gloria
Patriarca,
su la morti
Ti sintisti rattristatu
Pirchi avìi tu a lassari
A la spusa cu Gesù.
Ti sintisti cunsulari,
Ti stimasti fortunatu
Ca murièitu a lu latu
Di Maria e di Gesù.
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OFFERTA
Gloriosissimo Patriarca S.
Giuseppe, sposo prescelto della Madre di
Dio e padre Putativo di Gesù Cristo; io
vostro indegno servo, con affetto il più
sincero che possa scaturire da un cuore
nudrito di fede, vi raccomando, e dò in
custodia vostra l'anima mia, acciocché
vi degniate d'essere la mia speranza
nelle miserie, consolazione nei travagli,
refugio nelle necessità, consiglio nei
dubii, sostegno nella vita, e soccorso in
punto di morte.
In qualsivoglia stato che io sia per
ritrovarmi, voglio essere tutto vostro e
della vostra castissima sposa Maria SS.,
per onorarvi e meritarmi il frutto del
vostro patrocinio ed intercessione presso
Dio, affinché mi liberi d'ogni meritato
castigo per i miei gravissimi peccati
commessi, usando con me misericordia di
perdonarmi le tante offese fattegli, di
cui mi pento di tutto cuore, nella
speranza e colla promessa ferma di non
peccare mai più per l'avvenire, e di
perseverare nella divina amicizia sino
alla morte.
Così sia.
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