quannu
Gèsu si pirdiu,
e l'andàvivu circannu
ntra lu ciantu e ntra l'affannu! |
Coroncina dei
Sette Dolori di
MARIA SS.
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comisani@libero.it
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COMISO E COMISANI
Coroncina
dei 7 dolori di
MARIA
SANTISSIMA
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- Deus in adiutorium nostrum intende
R: Domine ad adiuvandum me festina
- Gloria Patri et Filio et Spiritui Sancto
R: Sicut erat in principio et nunc et semper et
saecula saeculorum. Amen.
CONSIDERAZIONE
PRIMA
Maria
al tempio
Gesù
Cristo esser dovea, per l'infinita sua carità,
vittima cruenta sull'ara della croce per i
peccati del mondo; perciò ne fece l'offerta
all'Eterno nel tempio di Gerusalemme nel giorno
della Purificazione di Maria, allorquando,
trascorsi i 40 giorni di sua nascita, la Madre
venne a presentare il pargoletto al Signore.
Frattanto quale dovette essere l'ambascia al
cuore della Vergine al sentire il vecchio
sacerdote Simeone profetarle tutta la futura
passione e morte del suo Unigenito con quelle
parole: "Tuam ipsius animam pertransibit
gladius" (Luca)...
O
Maria quantu vi afflissi
Simiuni quannu dissi
Che lu vostru Figgiu amatu
Sarà 'n cruci cunnannatu!
Vi cunsìdiru, o Signura,
Nna ddu spàsimu d'allura.
Pater,
Ave, Gloria
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CONSIDERAZIONE
SECONDA
Fuga
in Egitto
Come
Maria e Giuseppe ebbero compiuto quanto ordinava
la legge, erano omai per ridursi da Gerusalemme a
Nazareth, loro patria, quando l'Angelo del
Signore apparve a Giuseppe dicendo:
"Lèvati su, piglia il fanciullo e la
madre di lui e fuggi in Egitto, ché Erode cerca
di Gesù per farlo morire".
A tale avviso Giuseppe sorge dal letto e di
notte, insieme alla sposa ed al figliolo, si
mette in cammino....
Quannu
Erodi fieramenti
Ammazzàu tanti nuccienti,
Vui, o Maria, cun cori afflittu
Vi ni stàvivu in Egittu!
Vi cunsìdiru, o Signura,
Nna ddu spàsimu d'allura.
Pater,
Ave, Gloria
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CONSIDERAZIONE
TERZA
La
dispersione di Gesù
Giuseppe
e Maria, andando, secondo l'usato, a Gerusalemme
per la Pasqua, vi condussero seco Gesù, che era
venuto nei dodici anni.
Dimorati in quella città nei sette giorni degli
àzzimi, ritornavano a Nazareth, quando per
istrada si accorsero che aveano smarrito il caro
fanciullo.
Ritornano affannosi su i loro passi e, pervenuti
nel tempio, lo trovano che stava seduto in mezzo
ai dottori della legge, che disputava delle cose
di Dio...
O
chi pena v'affliggìu
Quannu Gèsu si pirdìu
E l'andàvivu circannu
Ntra lu ciantu e ntra l'affannu!
Vi cunsìdiru, o Signura,
Nna ddu spàsimu d'allura.
Pater,
Ave, Gloria
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CONSIDERAZIONE QUARTA
Incontro
della Vergine con Gesù
Correva
Gesù il trigesimo anno della sua mortale
carriera, quando sul terminare la cena pasquale,
aperti i simboli dell'antica alleanza, annunziò
ai discepoli essere giunta l'ora da suggellare
l'augusta sua missione.
In quella si abbandona al tradimento d'un amico,
alla ingiustizia dei giudici, allo strazio dei
manigoldi, all'infamia della croce.
Per questa via s'incammina verso il
Calvario, quando l'incontra la Madre carico di
pesantissimo legno e tutto da capo a piede
grondante di sangue....
Sutta
un lignu strascinatu
Gesù a morti fu purtatu,
E vui, Matri Addulurata,
Lu scuntràstivu pri strata.
Vi cunsìdiru, o Signura,
Nna ddu spàsimu d'allura.
Pater,
Ave, Gloria
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CONSIDERAZIONE
QUINTA
Maria
ai pié della croce
...Il
figliolo di Maria, vero mediatore fra Dio e
l'uomo, apre le braccia sull'albero della croce,
ove è sospeso tra cielo e terra, implorando
perdono per tutti i figli di Adamo, e morendo in
un sospiro di amore esclama: "Tutto è
compiuto".
A tale vista il sole non può più diffondere i
suoi raggi, trema la terra, si leva in tempesta
il mare, e tutta la natura si commuove e si agita
alla morte del suo Creatore.
In mezzo a tanta scena si vede una donna sul
Calvario, ritta in piedi, ferma ed immota fra le
agitazioni dell'universo.
Ella è Maria, la madre del crocifisso Gesù.
Crucifissu
che murìa
in mienz' a tanta tirannìa,
Comu un latru tra dui latri
Lu vidìstivu, gran Matri!
Vi cunsìdiru, o Signura,
Nna ddu spàsimu d'allura.
Pater,
Ave, Gloria
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CONSIDERAZIONE
SESTA
Maria
riceve nelle braccia il morto Gesù
Appena
Gesù ebbe spirato l'ultimo fiato fra i martìri
e gli spasimi, due generosi ed occulti suoi
discepoli, Giuseppe d'Arimatea e Nicodemo,
autorizzati dal Preside deposero dalla croce il
cadavere del Nazareno sulle braccia della madre...
Mortu,
ancora una lanciata
Da Loncinu ci fu data,
E vui, Virgini d'Amuri,
Ni sintisti gran duluri!
Vi cunsìdiru, o Signura,
Nna ddu spàsimu d'allura.
Pater,
Ave, Gloria
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CONSIDERAZIONE
SETTIMA
Maria
al sepolcro del figlio
Cedeva
il tetro giorno il luogo ad una più triste
notte, quando la sacra spoglia di Gesù fu
deposta nel sepolcro.
Quale dovette essere la pena ed il martirio che
soffrì Maria al vedersi separata dal caro suo
bene? !
Cristu
poi fu seppellutu
Senza pompa e senza aiutu;
Vui ristàstivu impiagata,
Matri afflitta e Addulurata!
Vi cunsìdiru, o Signura,
Nna ddu spàsimu d'allura.
Pater,
Ave, Gloria
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OFFERTA
Addolorata Maria, eccoci
prostesi ai vostri piedi, intesi a
compatire gli acerbissimi dolori, che il
vostro cuore materno soffrì nel corso
della passione e morte di Gesù Cristo,
figliuol vostro, e pronti ad imitare le
vostre sante virtù di pazienza, umiltà,
fortezza, costanza e generosità, che in
tale orrenda e lunga catastrofe ci
addimostraste.
... Noi vi offeriamo il nostro spirito,
affinché da voi sia guidato sempre nella
via della giustizia e della santità; vi
offeriamo i nostri sensi, affinché
mortificati non si ribellino giammai
contro lo spirito; vi offeriamo la
memoria per ricordarci incessantemente
quanto soffriste per noi, e quali siamo
noi divenuti mercé la passione e morte
di Gesù Cristo; vi offeriamo la nostra
volontà per abbracciare e praticare
tutto ciò che di bene ci ha fatto
conoscere l'intelletto in vantaggio delle
anime nostre, e finalmente tutti noi
stessi con la speranza di essere
custoditi, difesi e confortati nella vita
che ci resta e nel punto estremo della
morte....
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Nota
Biagio
Franco è l'autore della musica del canto "O
Maria", che è eseguita da
Marcello Serafini.
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