COMISO E COMISANI
Verso l'unità
d'ITALIA
1817
|
- Il 15/02/1817
la Corte Ecclesiastica ratificò la decisione
presa nel 1816 dal Tribunale della Regia
Monarchia, in base alla quale la Chiesa della SS.
Annunziata fu elevata al grado di Parrocchia aeque
principaliter unita, sotto
la cura di un unico parroco con la Chiesa Madre. (1)
- Nel 1817 il Magistrato Municipale tentò di
sopprimere l'Oratorio di S. Filippo Neri per
impiantarvi una casa di
studi. (1)
-
Sino al 1817 il giurista Giuseppe LEOPARDI CILIA
raccolse 147 canti popolari comisani, che furono
pubblicati nel 1948, cioè più di un secolo dopo.
(3-Romano)
-
Intorno al 1817 a Comiso fu fondata l'associazione
carbonara (detta
vendita) "La
Casmene fidente",
della quale facevano parte il barone Raffaele
Ciarcià, Filippo Bongiorno, maestro Giuseppe
Tuminello, Raffaele Distefano (detto
minusa),
padre Antonio Campanella (detto
'u ffucatu)
e padre Francesco Distefano, che aveva la carica
di "alta luce".
Le sedute della vendita si
tenevano nell'abbandonato castello dei Naselli. (1) |
1820 |
-
Domenica 21/07/1820 un buon numero di carbonari
(detti
buoni cugini) e
di loro simpatizzanti si riversarono per le vie
cittadine inneggiando alla costituzione e
all'indipendenza siciliana e gridando contro il
re ed i dazi.
Poco tempo dopo il barone Raffaele CIARCIA' fu
eletto a capo della Giunta
Provvisoria di salute pubblica. (1)
- Nel 1820 Giuseppe ZACCO dipinse la tela "S.
Agata e S. Pietro" esposta nella Chiesa di S.
Leonardo. (1) |
1822 |
Nel
1822 nella campagna comisana fu ritrovata una
pisside doro, piena di ostie consacrate,
che era stata portata via dal Duomo di Scicli.
Successivamente in quel sito fu eretta la
chiesetta detta u
Signiruzzu truvatu. (3-Bufalino) |
1824 |
Nel
1824 la Cartiera subì un secondo incendio. Poiché
i danni non erano stati gravi potè
presto tornare a funzionare. (1) |
1825 |
-
Nel 1825 il can. Biagio Guastella della Chiesa
Madre andò dal vescovo Amorelli per attaccare
la legittimità della Transazione del 1814
e, di conseguenza, l'erezione a parrocchia della
Chiesa della SS. Annunziata.
Il vescovo non accettò le proteste del can.
Guastella e lo rimproverò piuttosto animatamente.
Inoltre, poiché il can. Guastella aveva reagito
in modo violento al rimprovero, lo sospese a
divinis e lo fece
rinchiudere nella prigione del vescovado. (1)
- Con lettera osservatoriale
del 23/04/1825 il vescovo
Mons. Giuseppe Amorelli approvò la Transazione
del 1814,
secondo la quale le due
chiese maggiori, "aeque
principaliter unitae"
nella persona d'un unico parroco, venivano a
costituire due unità parrocchiali distinte;
inoltre definì tutte le contese esistenti tra le
due chiese rivali. (1) |
1826 |
Il
03/05/1826 il vescovo mons. Giuseppe Amorelli, stomacato
dall'eterno litigare delle due collegiate,
minacciò di scioglierle. (1) |
1828 |
Nel
gennaio del 1828 morì il marchese Gioacchino
FERRERI. Nato nel 1737, nel 1795 ottenne il
titolo di marchese.
Nel 1810 fu nominato Presidente
del Regio Parlamento Siciliano e nel 1813
Ministro delle Finanze. Fu
il creatore della grandezza della Famiglia
FERRERI. (1) |
1829 |
-
Nel 1829 la Cartiera venne dotata di nuovi
macchinari che fecero migliorare la produzione. (1)
-
Nel 1829 il principe-conte Naselli, interrompendo
una tradizione di circa due secoli, proibì ai
mugnai di vendere lacqua che veniva fuori
dai loro mulini. Ciò perché questacqua
doveva servire alla cartiera del Naselli a
causa delle nuove macchine nella stessa
accresciute da un anno a questa parte.
Questa decisione provocò le proteste dei privati
danneggiati e dellamministrazione (Decurionato),
a capo della quale era il sindaco Salvatore Pace.
(8-Strada)
-
Il 07/04/1829 morì il parroco Biagio Fresco,
artefice della Transazione
del 1814
tra le due chiese maggiori. (11) |
1832 |
Nel
1832 il dott. Giuseppe GUASTELLA in un suo
terreno trovò un vaso
etrusco, che fu portato ed
esposto nel museo di Siracusa. (01) |
1834 |
-
Il 26/02/1834 le due chiese maggiori addivennero
ad un accordo, secondo il quale la Chiesa della
SS. Annunziata poteva fare la processione
Pasquale per tutto l'abitato cittadino e la
Chiesa Madre poteva celebrare solennemente la
festa della Madonna Addolorata nel Venerdì Santo.
(1)
-
Sino al 1834 un buon numero di devoti comisani il
15 agosto si recava a Camarina per i
festeggiamenti in onore di Maria Assunta. Dopo
tale data la chiesa dedicata a Maria Assunta fu
demolita. (20) |
1835 |
Nel
1835 fu realizzato un nuovo recinto attorno al
Fonte Diana. (1) |
1836 |
-
Il 22/02/1836 morì Raffaele CIARCIA', barone di
Corchigliato, già sindaco di Comiso e capo del
partito dei liberali (cronici).
Come capo dei cronici gli
successe don Giovanni RIZZO. (1)
-
Il 24/11/1836 il Comune incaricò il dott. Nunzio
DIPIETRO e il dott. Raffaele PERROTTA di
preparare l'occorrente per preservare la
popolazione dal colera, che si erà già diffuso
a Napoli. (1) |
1837
|
-
Nel 1837 in Contrada MARGI,
presso la sorgente detta Acqua
de' Parrini, furono
rinvenuti, in sepolcri risalenti alla
colonizzazione greca (dal VI secolo A.C.
in avanti), alcuni crateri
attici a figure nere, che
sono conservati nel Museo di Siracusa coi numeri
2408 e 2369. (1-Pace)
-
Il 18/05/1837 morì il padre cappuccino Felice
CABIBBO. Nato nel 1774, si prodigò
nell'istruzione dei giovani. Insegnò Filosofia e
Teologia; fu Definitore
Provinciale ed ebbe il
titolo di Custode Generale.
Fu un grande predicatore, noto e richiesto in
tutta la Sicilia. (01)
-
Il 23/07/1837 (in quel tempo era sindaco
il dott. Nunzio Comitini, capo del partito degli anticronici)
ci fu una sollevazione contro il Governo
borbonico, accusato di diffondere il colera. I
capi di questi tumulti erano don Vincenzo Paolino
di Ragusa, Salvatore Scifo, Gaetano Caro,
Salvatore Blandino, Salvatore Gurrieri (detto
cozzo), Carmelo Meli (detto
zarba), Salvatore e Giuseppe
Parisi; a costoro si erano accodati anche delle
donne, tra cui Maria Corallo, Salvatrice
Incardona, Pietra Tedeschi e Rosaria Dimartino.
I
tumulti, che durarono tre giorni, provocarono
gravi danni; poi furono repressi e molti
rivoltosi vennero imprigionati. (1)
-
Il 28/08/1837 a Comisò scoppiò il colera, che
colpì per primi coloro che erano stati
imprigionati per la sedizione del mese precedente.
In totale a Comiso le vittime del colera furono
342. (1)
-
Con le sentenze del 29/12/1837 e dell'01/02/1838
il Tribunale Militare di Siracusa, per la
sedizione del luglio 1837, condannò a morte
Salvatore Blandino, Salvatore Gurrieri, Filippo
Incremona, Salvatore Occhipinti e il latitante
Salvatore Scifo; inoltre condannò a molti anni
di carcere Vincenzo Dipietro, Carmelo Meli,
Rosario Corallo e don Vincenzo Paolino.
Successivamente il re mitigò o cancellò tutte
queste pene.
(1)
-
Nel 1837 fu istituita la Congregazione
di Carità. (1)
-
Nel 1837 a Comiso c'erano n. 5 opere di
beneficenza: del SS. Viatico,
dell'Ospedale,
di donna Stefania Gurrieri,
di Carmelo Cucuzzella,
di Antonino Pisana. (16) |
1839 |
Nel
1839 il Capitolo della Chiesa della SS.
Annunziata diede a Giuseppe Sesta da Polizzi
l'incarico di eseguire gli stucchi della chiesa. (1) |
1840 |
-
Nel febbraio 1840 fu aperto il circolo Galleria
di Conversazione. Successivamente
divenne Circolo dei civili
"Fonte Diana" ed
infine Circolo "Biagio
Pace". (1)
- Nell'agosto 1840 vicino alla Chiesa della S.
Vergine di Monserrato fu aperto un cimitero (oggi detto 'u campusantu
viecciu), ormai abbandonato.
(1) |
1841 |
Nel
1841 furono demoliti alcuni locali del castello
per poter costruire sul quel sito il Teatro
Comunale, di stile neoclassico, progettato
dall'arch. Emanuele GIRLANDO. (1)
Il
teatro aveva due file di palchi ed il loggione, una
discreta platea e un bellissimo scenario, del
quale merita molta ammirazione la pittura
scenaria. (01) |
1842 |
Nel
1842 il sindaco dott. Francesco PACE fece causa
ai Naselli affinché restituissero le terre (denominate)
Comuni al
Municipio; la causa fu perduta poiché sin dal
1610 queste terre erano censite a nome dei
Naselli. (1) |
1843 |
-
Il 02/06/1843, per venire in aiuto dei cittadini
più poveri, fu aperto un Monte
frumentario, che aveva la
dotazione di 100 salme di frumento. (1)
- A
partire dal 1843 nella Chiesa di S. Francesco
furono eseguiti diversi lavori, tra cui la
sostituzione del tetto a capriate con una volta a
botte, la chiusura delle antiche finestre e
apertura di altre finestre asimmetriche; inoltre
furono eseguiti lavori di riparazione nel
chiostro, nel quale fu anche rifatto il pavimento
con pietra-pece. (4) |
1844 |
-
Nel 1844 il territorio di Comiso era costituito
da 93 contrade ed aveva un'estensione di 2099,797
salme catastali, pari a circa 3667 Ha (ettari),
di cui Ha 50 edificati e Ha 3616 a destinazione
agricola. (1) (16)
- Nel 1844 i Comisani proprietari di terre erano
1319 e possedevano terreni per Ha 2998 , mentre i
proprietari non residenti a Comiso erano 149 e
possedevano terreni per Ha 618. (16)
- Nel 1844 accanto alla originaria Cartiera entrò
in funzione una seconda. Ma nel luglio dello
stesso anno tutto il complesso subiva
un ultimo ed irreparabile incendio, che lo
distrusse completamente, gettando sul lastrico i
cento e più operai. (1)
-
Nel 1844 fu concesso ai
nunziatari il piacere di suonare il saluto
angelico della sera (l'Ave Maria) a loro talento.
(1) (Si concluse così la questione
sorta tra le due chiese maggiori nel 1666).
- Con R.
Decreto del 28/06/1844, a seguito delle pratiche
svolte dal sindaco di Comiso dott. Francesco
PACE, S. Croce Camerina fu tolta al Mandamento di
Scicli e fu aggregata al Mandamento di Comiso. (1) |
1846 |
-
Nel 1846 la dotazione del Monte
frumentario fu elevata da
100 a 500 salme di grani. (1)
-
Nel 1846 in Sicilia si verificarono una grave
carestia e due terremoti. (20)
-
Nel 1846 il Decurionato di Chiaramonte, per dar
lavoro ai disoccupati, aumentati di numero a
causa della carestia, decise di far costruire la
strada carrabile Chiaramonte-Comiso. I lavori
furono ultimati intorno al 1860. (20) |
1847 |
-
Il 28/05/1847 i Canonici della Chiesa Madre, per Breve
di papa Pio IX, ottennero
l'uso della CAPPA MAGNA, da indossare nelle
solennità. (La
CAPPA MAGNA è una veste chiusa di seta
paonazza con istrascico, il quale viene ripiegato
e attorcigliato o sorretto nel fianco sinistro da
una fettuccia. Nell'inverso si fodera di pelle di
armellino il cappuccio che parte dal petto,
mentre nell'estate la fodera è di seta cremisi)
(0)
-
Nel 1847 nella Chiesa di S. Francesco tutte le
pareti del cappellone
della cappella-mausoleo dei Naselli - che,
secondo il prof. Biagio Pace, avevano una
decorazione fatta con
stucchi a brillanti colori
- furono spicconate e rivestite di gesso, come è
ancora oggi. (4) |
1848 |
-
Il 02/02/1848 Carmelo COCUZZA, cognato del dott.
Nunzio Comitini, scese in piazza sventolando il
tricolore e gridando "Viva
l'indipendenza siciliana e Pio IX"
e "Abbasso Ferdinando",
e proclamava, tra gli applausi degli astanti, la
decadenza del re Borbone.
Quindi, sostenuto da una moltitudine di liberali,
costrinse Giuseppe PELLIGRA, comandante della
Guardia Urbana, a prendere in mano il tricolore e
a guidare per le vie del paese il corteo dei
dimostranti. (1)
-
Il 03/02/1848 fu sciolto il Decurionato
(Consiglio comunale) e fu
formato un Comitato
Provvisorio di sicurezza e tranquilità pubblica,
composto da Carmelo COCUZZA
(presidente), dott. Giuseppe
Leopardi (segretario), prof.
Mariano Scilla, dott. Nunzio Comitini, Antonino
Spada, arcid. Gioacchino Ferreri, dott. Biagio
Pace e altri. (1)
Il sindaco Antonino TROMBINO fu mantenuto nella
sua carica. (16)
- Il 05/02/1848, allo scopo di mantenere l'ordine
pubblico e la sicurezza interna, fu istituita a
Comiso la Guardia Nazionale,
che fu composta da cittadini
probi, possidenti e caldi di amor di patria.
Il comando fu affidato a due direttori
provvisori, don Filippo SPADA e don Gaetano
OCCHIPINTI. (16)
- Il 20/02/1848 entrò in vigore la riduzione al
50% della tassa sul macinato.
(16)
- Il 15/03/1848 nella Chiesa del Gesù, tra le
ore 14 e le 16, si svolsero le elezioni per il
Parlamento di Sicilia. La commissione elettorale
era composta da Carmelo COCUZZA, notaio Biagio
SALVO e don Rosario CABIBBO. Fu eletto deputato
il barone Mercurio Ciminna di Palermo, che
ottenne i voti (n. 283) di tutti i votanti
comisani. (16)
- Nel luglio 1848 Salvatore DIGIACOMO partecipò
come volontario alla Spedizione
di Calabria sotto il
comando del gen. Ribotti. (1)
-
Il 27/07/1848 fu eletto il Consiglio
Civico, del quale facevano
parte il dott. Nunzio Comitini e i giurati
Emanuele Leopardi e Salvatore Girlando. Alla
direzione fu posto il dott. Niccolò CABIBBO. (1)
-
Il 03/11/1848 l'avv. Isidoro CRISCIONE fu
nominato a Palermo capitano
giudiziario dell'esercito nazionale. (1)
-
Nel 1848 nella Chiesa di S. Francesco fu
installato l'attuale organo a 9 registri,
realizzato da don Salvatore Battaglia Andronico. (4)
-
Nel 1848 vicino al confine con Vittoria c'erano
due mulini, uno detto della
Bianca e l'altro di Passo
d'Ippari; questi due
mulini, però, ricadevano nella giurisdizione
daziaria di Vittoria. (16)
-
Nel 1848 Biagio PACE diede inizio al risorgimento
agricolo della contrada Piombo
nel Camarinese. (3-Di Stefano) |
1849 |
-
Nel 1849, per iniziativa del dott. Nunzio
COMITINI, nei pressi della Chiesa della SS.
Annunziata fu aperto il circolo Casino
Casmeneo. (1)
-
Il 15/09/1849 le truppe borboniche
riconquistarono la Sicilia. (1)
-
Intorno al 1849 fu iniziata la costruzione della
strada provinciale Comiso-Vittoria; ma fu
interrotta, dopo la costruzione del primo Km, per
mancanza di fondi.
La strada fu completata qualche decennio dopo. (19) |
1851 |
Nel
1851 a Vittoria, per iniziativa del dott.
Giambattista Linares, nel convento dei Cappuccini
fu fondato un Comitato
insurrezionale sotto la
guida del vittoriese padre Gaetano La China e del
comisano padre Fedele CANNATA, guardiano
del convento. A questo Comitato
aderì in seguito padre
Gaetano Rimmaudo. (1) |
1852 |
Nel
1852 padre Fedele CANNATA, divenuto guardiano
del convento dei Cappuccini di Comiso, con
l'aiuto del dott. Giambattista Linares vi fondò
un Comitato insurrezionale
per liberare
la Sicilia dal giogo
borbonico e napoletano e
per darle una Costituente
federata con gli altri Stati italiani. Al
Comitato aderirono,
tra gli altri, i fratelli Bartolomeo e Gaetano
OCCHIPINTI. (1) |
1854 |
Intorno
al 1854, per l'insipienza dell'amministratore dei
beni dei marchesi FERRERI, fu eliminato l'Orto
Botanico e il terreno fu utilizzato per
produzioni agricole. (01) |
1855 |
Nel
1855 si diffuse un'epidemia di colera, che, dal
31 luglio al 30 settembre, provocò a Comiso 413
morti. (1) |
1856 |
-
Nel 1856 il costruttore Paolo PALMIERI iniziò
lavori che riguardavano le facciate esterne e la
sistemazione interna delle ali occidentale ed
orientale del Convento di San Francesco. I lavori
furono completati nel 1857. (4)
- In un rapporto della Polizia del 1856 furono
indicati gli 11 fondatori della loggia massonica
comisana: don Salvatore Monaco Cilio, don
Salvatore Galeoto, mastro Turi Girlando, mastro
Giuseppe Lena, mastro Giacchino Licitra, mastro
Francesco Cicchitto, mastro Emanuele Amore,
mastro Suzzu Seminara, mastro Giacchino Garziere,
don Ferdinando Farruggio, Peppe Minieco. (3-Bufalino)
-
Nel 1856 l'ing. Francesco SORTINO fu incaricato
di progettare la facciata del teatro, posto a
lato del castello Naselli. Il progetto prevedeva
un portico in stile dorico-siculo con 4 pilastri
scanalati ed un frontone triangolare. Il teatro
aveva una platea con 108 posti, due ordini di
palchi ed una galleria. (9-La Barbera) |
1857 |
-
Nel 1857 il Capitolo della Chiesa della SS.
Annunziata elesse come Arcidiacono della
Collegiata Don Biagio ADAMO. Questi fu l'ultimo
Arcidiacono eletto dal Capitolo. (0) (11)
- Nel 1857 i fratelli VACCARO dipinsero la tela
"PURGATORIO",
esposta nella Chiesa della SS. Annunziata. (1) |
1858 |
-
Con ordinanza del 16/08/1858 l'arcivescovo mons.
Angiolo Rubino disciplinò così la questione (sorta
nel 1645) delle processioni dell'ottava
del Corpus Domini:
la Chiesa Madre doveva fare le sue processioni
nel 1°, 3°, 5° e 8° giorno, mentre la Chiesa
della SS. Annunziata doveva fare le sue
processioni nel 2°, 4°, 6° e 7° giorno. (1)
-
Nel 1858 il pittore netino Gio. Tanasi restaurò
la tela "Assunzione di
Maria", dipinta da
Narcisus Guidonius nel 1605 per la Chiesa della
SS. Annunziata. (1)
-
Nel dicembre 1858 furono utilizzati carrettieri
comisani e di altri paesi vicini per trasportare
vino da esportare allo scalo di Scoglitti, ove
erano approdati per rifornirsi circa 30
bastimenti. (19) |
1859 |
-
Nell'agosto 1859 Francesco Crispi fu nascosto nel
Convento dei Cappuccini col falso nome del
negoziante argentino Manuel Paseda. (1)
-
Nel 1859, nel territorio di Chiaramonte, fu
costituita la borgata di Pedalino da parte di
cittadini di Chiaramonte, Comiso e Vittoria, che,
avendo preso in enfiteusi i vigneti del
chiaramontano barone Melfi di S. Antonino, vi
realizzarono le loro abitazioni. (1) |
1860 |
-
Il 09/05/1860 morì il giureconsulto dott. Nunzio
COMITINI, esponente della destra. Nato nel 1776,
fu sommo nella
Giurisprudenza; per chiarezza di mente, e per
concetti vasti, insuperabile. Sempre pronto al
ben fare, amministrò con senno le cose pubbliche.
(01)
- Il 16/05/1860, dopo lo sbarco di Garibaldi a
Marsala, sulla chiesa di S. Giovanni di Ragusa fu
inalberato il tricolore.
Il giorno dopo Giuseppe Savarese portò a Comiso
la notizia di tale avvenimento e incitò i
Comisani a far causa comune
con la città sorella. (1)
-
La sera del 19/05/1860 la folla, dopo aver
distrutto gli emblemi
borbonici, intimava a gran voce l'innalzamento
del tricolore nei balconi del palazzo civico e
chiedeva la formazione del Comitato
di Salute Pubblica.
Detto Comitato fu subito costituito; ne fecero
parte il marchese Clemente FERRERI (presidente),
il barone Isidoro CRISCIONE (vice
presidente), Mariano SCILLA (segretario)
e altri 12 deputati
scelti tra i vari ceti cittadini. (1)
- Il 29/06/1860 al Comitato di Salute
Pubblica subentrò il Consiglio
Civico, del quale fu
presidente il dott. Vincenzo MEZZASALMA e del
quale fecero parte i padri cappuccini Fedele
CANNATA e Gaetano RIMMAUDO.
Il Consiglio fece partire alla volta di Palermo,
per portare aiuto a Garibaldi, dei volontari, tra
i quali il sottotenente d'artiglieria Michele
Adamo (detto capperi),
il sergente furiere Giovanni Nifosì, il caporale
Giuseppe Benenati, Sebastiano Romeo, Francesco
Giardina, Luigi di Fede (detto
'u filoci),
Francesco Meli, Emanuele Amore, Francesco
Rovetto, Antonio Avolino (detto
puddu)
e Vincenzo Buscema. Però passando per
Caltanissetta i volontari furono lì trattenuti e
non arrivarono a Palermo. (1)
- Dal 23 al 25 luglio fecero tappa a Comiso i
battaglioni (diretti a Catania)
guidati da Nino Bixio; con loro c'erano Menotti
Garibaldi, Pasquale Calvi ed il cappellano sac.
Testasecca di Salemi, che alloggiarono in casa
Ferreri.
Dopo un comizio in Piazza Fonte Diana di Menotti
Garibaldi e di Testasecca, altri volontari (tra
cui Biagio Cappello, Giuseppe e Giovanni Ferreri-Cocuzzella,
Paolo Rosso, Emanuele Ruggieri, Vincenzo, Paolo e
Carmelo Spada) si presentarono a Bixio per
chiedere di partecipare alla conquista della
Calabria e di Napoli. (1)
-
Il 26/08/1860 Carmelo MIRANDA (fautore dei
Borboni), spalleggiato da G. Battista CABIBBO (detto
privola),
cercò di sollevare la popolazione contro
l'Amministrazione; questo tentativo non ebbe
successo. (1)
-
Il 21/10/1860, mentre nelle due Chiese maggiori
si cantava il "Veni
Creator Spiritus" e le
campane suonavano a distesa, nella Chiesa del Gesù
si procedette alla votazione per l'annessione di
Comiso all'ITALIA di Vittorio Emanuele II.
Su
2751 iscritti nelle liste elettorali, 2740
elettori votarono si, mentre 11 si astennero o
non votarono.
Il
Comitato del Plebiscito
era composto dall'avv. Isidoro CRISCIONE (presidente),
dal ciantro Rosario CABIBBO e dal notaio Giacomo
CAGNES. (1)
-
Nel dicembre 1860 una Commissione (della quale
facevano parte il marchese Clemente Ferreri, il
dott. Angiolo Pace, il barone Giuseppe Ciarcià-Vitale,
Pietro Coglitore ed il prevosto Vincenzo Meli) si
recò a Palermo per presentare al re Vittorio
Emanuele II il risultato della votazione del Plebiscito
a Comiso.
(1) |
-
P. Salvatore Pelligra: CASMENE DEVOTA (0)
- Salvatore
Lauretta Cassisi: NOTIZIE STORICHE DI KASMENE, OGGI
COMISO (01)
- Fulvio Stanganelli: VICENDE STORICHE
DI COMISO (1)
- Biagio
Pace: VALORI DI VITA PROVINCIALE (2)
- Autori
Vari: COMISO VIVA (3)
- P.
Filippo Rotolo: COMISO-La Chiesa di S. Francesco d'Assisi (4)
- Giuseppe
Raniolo: La Contea di Modica nel Regno di
Sicilia (5)
- GUIDA
VISUALE DI COMISO a cura di Nunzio Lauretta (edita dal
Comune di Comiso) (6)
- Damiano Gaziano: ARAGONA E I SUOI PRINCIPI (7)
- LA FONTE
(periodico dell'Amministrazione Comunale di Comiso) (8)
- LA PROVINCIA DI RAGUSA (periodico
bimestrale dell'Amministrazione Provinciale di Ragusa) (9)
- P.
Tommaso Blundo: VITA E VIRTÙ DEL PADRE PIETRO PALAZZO (10)
- Mons.
Giovanni Battaglia: PIETRE VIVE (11)
- IL
GINNASIO SUPERIORE DI COMISO (edito dall'I.I.S.S. "Giosuè
Carducci") (12)
- Luigi
Costanzo: I RICORDI DEL PASSATO (a cura
della Associazione Tutela Tradizioni Popolari) (13)
- A FESTA A
RAZIA (a cura della Parrocchia S. Maria delle Grazie) (14)
- Biagio
Floridia: PROVERBI, MODI DI DIRE, INDOVINELLI, CANTI
POPOLARI di COMISO (15)
- Nunzio
Lauretta: COMISO NELL'OTTOCENTO (a cura della PRO LOCO) (16)
- Autori
Vari: COMISO TEATRO DELLA PIETRA (a cura
dell'Associazione LA VOCE) (17)
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Nota
-
Nella prima immagine è raffigurato il barone Raffaele
Ciarcià, che fu Sindaco di Comiso ed esponente della
parte liberale (detta dei cronici).
- Nella
seconda immagine è raffigurato il marchese Gioacchino
Ferreri (1737-1828), esponente del partito borbonico.
|