COMISO E COMISANI
La Signoria dei Naselli
(da PERICONIO II a
GASPARE II)
1453 |
- Il 04/01/1453
don PERICONIO II NASELLI, regio
scriba, comperò, per la
somma di 700 onze (in alfonsinis
et ducatis auri venetis),
da Giovanni Bernardo Caprera, conte di Modica, "in perpetuum
villam Jomisi
(la villa o terra di Comiso) cum eius
castro seu fortilitio de pertinensiis ...cum
hominibus, feminis et aliis vassallis et eorum
liberis natis et nascituris ibi habitantibus et
habitaturis et inibi declinantibus et
delinquentibus seu contraentibus vel quasi etc.
et cum redditibus angariis, perangariis, censibus
feudatariis, domibus, casalinis, mansis,
mansionibus, possessionibus, terris cultis et
incultis, jardenis, olivetis, pascuis, silvis,
nemoribus, territoriis, erbagiis et diversis
venationibus, molendinis, aquis, aquarunque
decursibus, cabellis, salinis, baiulationes et
cum jurisdictione alta e bassa, mero mixtoque
imperio et omni gladii potestate ac exercitio
eorundem, juribus tenimentis terminis, et
actionibus et pertinentiis aliis quibuscumque ad
praedictam villam cum eius fortilitio
spectantibus et pertinentibus quovis modo et cum
integro eius statu.".
Don PERICONIO II, maestro notaro della Curia
Capitaniale di Piazza e già ambasciatore
itinerante del re Alfonso V d'Aragona, detto il Magnanimo,
era discendente di don Nicolò Naselli (in
origine Nasitto), appartenente
ad un ramo cadetto di Liutprando, re dei
Longobardi.
A
quel tempo Comiso aveva circa 3.000 anime. (1)
-
Il 07/01/1453 Periconio II ottenne da
re Alfonso il diritto di poter ricevere il
giuramento di fedeltà dagli abitanti della villa
o terra di Jomiso. (4)
-
Nel 1453 a Comiso erano in attività diversi "paratoria",
cioè molini per la follatura e la tiratura del
tessuto di lana. (3-Lauretta) |
1454 |
L'01/10/1454 PERICONIO II
Naselli acquistò da Giovanni Bernardo Cabrera lo jus
luendi (il diritto di riscatto) in caso di futura vendita
della villa
o terra di Comiso,
per la somma di 620 onze. (4) |
1455 |
L'01/10/1455 PERICONIO
II, per concessione del re Alfonso il
Magnanimo, ebbe il titolo
di Barone di Comiso;
pertanto Comiso passò da "villa"
a "baronia".
(4) |
1457 |
Nel 1457 il castello,
edificato in epoca bizantina, fu restaurato ed
ampliato. (3-Lena)
|
1478 |
Nel 1478 il barone
PERICONIO II chiamò a Comiso i Frati Minori
Conventuali, ai quali affidò la Chiesa di S.
Antonio (in
seguito Chiesa di S. Francesco), che era stata costruita
da circa un secolo e mezzo ed aveva pianta
rettangolare. Contemporaneamente fu aperto il
convento adiacente alla chiesa. (1) |
1479 |
Il 03/11/1479, dopo la
morte di PERICONIO II, ebbe l'investitura della
baronia di Comiso il nipote PIETRO Naselli, detto
PERICONETTO.
(1) |
1480 |
Nel 1480 la Contea di
Modica, per il matrimonio tra Anna Prodes-Cabrera
ed il castigliano Federico Enriquez II, vide
l'arrivo di immigrati originari dalla Castiglia.
Un piccolo gruppo di castigliani si insediò nel
territorio della baronia di Comiso, dove
trovarono numerosi discendenti di catalani
immigrati. (3-Inglieri) |
1490 |
Intorno al 1490, nella
zona degli orti vicini al Castello, fu edificata
la Chiesa del CARMINE, detta
del SS. Cristo, che in un primo tempo fu dedicata
a S. Biagio. La chiesa
aveva 3 navate, 3 absidi e 7 altari. (1)
(Questa
chiesa fu utilizzata come deposito militare
durante la 1ª Guerra Mondiale e dopo venne
demolita) |
1492 |
Nel 1492 PIETRO Naselli,
detto Periconetto,
fu nominato dal re Ferdinando Capitano
d'armi a guerra in
Terranova (l'attuale
Gela) per
difenderla dai Turchi. (7) |
1499 |
Con contratto
matrimoniale del 06/10/1499 Isabella Montaperto e
Bonito portò in dote a BALDASSARE I Naselli,
figlio del Barone di Comiso Pietro Naselli, i
feudi di Diesi e di Vocali ed il territorio di
Macaluba, vicino Girgenti.
Da parte sua il barone Pietro Naselli assegnò al
figlio BALDASSARE I i feudi di Comiso e della
Mastra (in
territorio di Butera),
dei quali, però, si riservò l'usufrutto. (7) |
1500 |
- Tra la fine del 1400 e
il principio del 1500, su un terrapieno
prospiciente le acque del fonte, fu costruita la
Chiesa MADRE, dedicata a S. Maria delle Stelle. (1)
-
Nel secolo 16° nel quartiere del Castello (o
di S. Biagio) fu portato un canale
dell'acqua della fontana,
vicino al quale fu costruito un abbeveratoio.
L'acqua che ne usciva andava ad irrigare i
sottostanti orti e giardini del Conte. (1) |
1516 |
Nel 1516 morì il re di
Spagna Ferdinando il
Cattolico, a cui successe
il nipote Carlo degli Asburgo d'Austria, che
divenne anche re di Sicilia. (18) |
1517 |
- Nel suo testamento
dettato nel 1517 il barone PIETRO Naselli, detto
Periconetto, (morto nello stesso anno) dispose che nella chiesa
di S. Antonio "si
havesse fabricato... una cappella ad'otto punti (l'odierna abside) intorno all'altare
maggiore". (1)
-Nel
1517 il sarcofago del barone Pietro Naselli fu
sistemato dietro l'altare maggiore della chiesa
di S. Antonio. (3-Gurrieri) |
1518 |
Nel 1518 BALDASSARE I
Naselli ebbe l'investitura della Baronia
di Comiso. (4) |
1519 |
Nel 1519 i Frati Minori
Conventuali furono espulsi dal Convento di S.
Antonio, di notte e con
l'impiego della forza, dai
Frati Minori Osservanti (protetti dal
governo spagnolo e, forse, da Baldassare I
Naselli). (1) |
1522 |
Nel 1522 si diffuse in
Sicilia una terribile peste che durò sino al
1530. (20) |
1527 |
Nel 1527 fu realizzato da
Vincentius aurifex l'antico
fercolo processionale su cui veniva trasportata
la statua processionale di Maria SS. Annunziata. (11) |
1540 |
Intorno al 1540 morì il
pittore Gio. Andrea LO BLANCO, detto Comisu,
che svolse la propria
attività soprattutto a Palermo, dove eccelleva
per finezza di gusto e onestà di fare.
(1) |
1541 |
Nel 1541 le maestranze
comisane si costituirono in corporazioni. (3-Gurrieri) |
1547 |
Nel 1547 gli abitanti di
Comiso erano 4371, esclusi gli ecclesiastici. (1) |
1549 |
- Nel 1549 il Convento di
S. Antonio, che era stato occupato dai Frati
Minori Osservanti nel 1519, tornò in possesso
dei Frati Minori Conventuali per ordine della
Santa Sede. (4)
- Nel 1549 circa iniziarono
i lavori di ristrutturazione della Chiesa di S.
Antonio e della costruzione della cappella-mausoleo
dei Naselli. (7)
-
Nel 1549 morì il barone BALDASSARE I Naselli. (4)
-
Il vicerè Juan de Vega, nella relazione
trasmessa al re Carlo V il 07/12/1549 scrisse: Comiso,
che è terra aperta (senza mura) e
dove c'è un discreto castello, è a quasi 14
miglia da Modica e a 12 (miglia)
dal mare ... e ha 2661 vassalli (abitanti).
(Monello) |
1550 |
- Nel 1550 GASPARE I
Naselli fu nominato Capitano
d'armi a guerra (cioè
Vicario Generale del Governo spagnolo)
nella città di Marsala, per difenderla dal
corsaro Ragùt Rais. (7)
-
Il 22/10/1550 GASPARE I Naselli ebbe
l'investitura della Baronia
di Comiso. (7) |
1551 |
Nel 1551 il barone
GASPARE I Naselli fu nominato Capitano
d'armi a guerra nella città
di Girgenti (l'odierna
Agrigento). (7) |
1555 |
- Nel 1555, nel castello
di Comiso, ammalato di risipola
morì il barone GASPARE I
Naselli. (7)
- Il 12/09/1955 a Gaspare I Naselli successe come
Barone di Comiso il figlio BALDASSARE II Naselli.
(1) |
1557 |
- Nel testamento dettato
il 07/01/1557 il barone BALDASSARE II Naselli,
tra l'altro, legò alla Chiesa della SS.
Annunziata 100 onze, con la cui rendita ogni
anno, nel giorno della festa della SS.
Annunziata, si sarebbe dovuta sposare un'orfana
povera. (1)
- Nel marzo del 1557 morì il barone BALDASSARE
II Naselli.
Fu l'ultimo Naselli ad avere il titolo di Barone
di Comiso. (7) |
1558 |
Il 14/07/1558 don GASPARE
II Naselli (all'età
di 14 anni)
fu investito della Baronia
di Comiso.
Egli si rivelò buono ed
amabile gentiluomo e, al tempo istesso,
fortissimo e intrepido soldato. (1) |
1560 |
Nel 1560 il Secreto
don PINO de SALLEMI ed il
magnifico GIUSEPPE BONINCONTRO presero
in gabella la
terra e lo stato di Comiso. (7) |
1567 |
La Chiesa di S. BIAGIO, a
tre navate e con cupola centrale, fu certamente
costruita prima del 10/04/1567. (Le due navate laterali e la
cupola crollarono per il terremoto del 1693) (1) |
1569 |
Nel 1569 Comiso aveva
2829 abitanti. (16) |
1570 |
Verso il 1570 la Chiesa
Madre (precedentemente retta da un
Capitolare della Cattedrale di Siracusa) ebbe
un Parroco locale, obbligato a risiedere a Comiso.
(1) |
1571 |
- Con privilegio del 20/06/1571
il re di Spagna Filippo II, per i servigi resigli
come combattente nelle Fiandre e nella lotta
contro i Turchi, elevò il Barone
GASPARE II Naselli alla
dignità di Conte
(pertanto
Comiso da Baronia fu elevata a Contea). (1)
-
Nell'anno 1571, al tempo del Baccelliere
Pietro Francesco Tumununo Vutere, furono
ultimati i lavori (iniziati nel 1549
circa) della cappella-mausoleo dei
Naselli nella Chiesa di S. Antonio. (4) |
1572 |
Nel 1572 il conte di
Modica concesse il feudo Pojo
diamante ad Antonino
MORTILLA, che poi diede il nome alla contrada,
che in dialetto è chiamata Muttidda.
(Pace) |
1574 |
- Il 22/02/1574 il conte
GASPARE II Naselli sposò donna BEATRICE
d'ARAGONA. (7)
-
Il 12/04/1574 fu inaugurata la Chiesa della
MADONNA DELL'IDRIA. (1)
(Dopo la 2^
Guerra Mondiale questa chiesa fu chiusa al culto) |
1575 |
- Nel 1575 il conte
Gaspare II Naselli fece rimaneggiare tutto il
castello ed erigere la solida
torre quadrata, che fu
completata nel 1576. Al castello si accedeva per
mezzo di un ponte levatoio alzato davanti al
portone archiacuto, protetto da una porta ferrata
ancora irta di grossi bolloni dalla testa a punta
di lancia. (1)
-
Già nel secolo 16° il Conte era
rappresentato da un Castellano
(comandante del Castello) e da
un Segreto
(amministratore delle rendite); un
Capitano esercitava in nome del
Conte la giustizia criminale.
All'amministrazione dell'Università, alla
polizia ed all'annona sovrintendevano tre Bajuli-giurati
e un sindaco
(detto anche assessore),
coadiuvati da un Consiglio Civico costituito da Eletti
(detti
Vocali),
in numero di 9 o 10, delegati da nobili, borghesi
e operai, a cui si aggiungeva, col titolo di
Assistente, il Guardiano del Convento di S.
Francesco. (2)
- A
partire dal 1575 il Tribunale della S.
Inquisizione aveva a Comiso 6 Familiari
o foristi
alle dipendenze degli Istruttori.
(1) |
1576 |
Il 14/09/1576 nacque
Pietro PALAZZO (il futuro apostolo
di Comiso), da Giovanni,
ufficiale spagnolo della Contea, e da Angela
Margherita Guastella, nativa di Giarratana. (1)
|
1579 |
Nel 1579 il corpo, a
pianta rettangolare, della Chiesa di S. Francesco
fu coperto con una severa
tettoia a capriate; ed intorno, al medesimo
tempo, sorgevano gli altari abbinati.
(02-PACE) |
1583 |
Nel 1583 Comiso aveva
3926 abitanti. (16) |
1584 |
Il 05/10/1584 nacque
BALDASSARE III Naselli, che fu battezzato due
giorni dopo nella Chiesa Madre da padre Mariano
Lucenti. (7) |
1585 |
- Nel 1585 gli abitanti
di Comiso erano 4235. (1)
-
Dopo il 1585, per iniziativa del conte Gaspare II
Naselli, alla Chiesetta della Misericordia (costruita
nella 2^ metà del 1200) fu annesso il
pubblico Ospedale, detto Monte
di Pietà. (1) |
1586 |
Nell'aprile del 1586,
all'età di 42 anni, morì il conte GASPARE II
Naselli (detto il
conte rosso),
che fu sepolto nel
monumento funebre posto nella Chiesa di S.
Antonio (oggi
San Francesco).
La signoria del conte GASPARE II Naselli era
stata per Comiso il tempo della sua
vera risurrezione economica e sociale. (1) |
-
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Note
La 1^
immagine è una icografia di Comiso tratta dal quadro
dell'Immacolata, custodito nella Chiesa di S. Francesco.
La 2^ immagine è del sarcofago del conte Baldassare I
Naselli, custodito nella Chiesa di S. Francesco.
La 3^
immagine è del sarcofago (1562) del conte Baldassare II
Naselli, custodito nella Chiesa di S. Francesco.
La 4^
immagine è di un quadro del conte Gaspare II Naselli,
eseguito nel 1571.
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