Una
'guida turistica' realizzata da chi vive nelle Cinque Terre. Curiosità,
sentieri inediti, tutto sull'area Marina Protetta, la Via dell'Amore
tra Manarola e Riomaggiore, la vendemmia e il vino Sciacchetrà delle
5 Terre.
5/5/2001 Una guida per viaggiatori indipendenti: week-end alle Cinque
terre. [by Lissandrìn]
In questi ultimi
week-end di sole c'era parecchia gente in visita alle Cinque Terre.
Dopo un inizio di primavera segnato dal maltempo ecco affacciarsi
nei paesi le prime gite organizzate: un fiume di persone che preceduto
da bandierine colorale si accalca nelle viuzze dei paesi. Passano
veloci, si guardano fugacemente attorno e poi via velocemente al traghetto
o al treno che li aspetta. Un modo di visitare le Cinque Terre che
a mio avviso dovreste evitare. Vi raccondo perchè scrivo quete cose:
lo scorso week-end mi trovavo alla marina, proprio a due passi da
me si ferma una comitiva al seguito di una "guida turistica" con la
sua bandierina colorata. Si fermano 10 minuti, la guida gli descrive
un po' di cose e poi se ne vanno, il treno li aspetta... Beh, mentre
si allontanano sento due turisti commentare affannati:"Com'è che si
chiama questo paese?", tutti preoccupati di perdere contatto con la
guida che si allontana a passo svelto. Buffo. La guida non li ha portati
neache sulla passeggiata panoramica Birolli. Strano, ho pensato, era
lì a due passi. Mi dispiace per quelle 30 persone che saranno state
si affascinate dalla fugace visita alle Cinque Terre, ma non ne avranno
certo colto l'essenza, lo spirito, la forza. Lo sapeva forse la guida
che tutti i sentieri, si quelli a picco sul mare, come la passeggiata
Birolli, il sentiro Arigliano, la Via dell'Amore, il sentiero per
Torre Guardiola, il Parco di Punta Bonfiglio etc. sono stati tutti
costruiti da volontari dei paesi. Sì, costruiti per la cominità gratuitamete,
lavorando il Sabato e la Domenica. Le Cinque Terre non sono solo case
e sentieri sul mare, sono una comunità straordinaria che va visitata
con calma, assaporata lentamente. Per visitare le Cinque Terre e capirle
bisogna fermarsi, fare una passeggiata sui sentieri che ti portano
nei campi per capire cosa sono i famosi "muretti a secco" e la fatica
che c'è dietro, fermarsi al tramonto e se si è fortunati entrare in
una cantina con le damigiane, le botti e il prezioso Sciacchetrà.
Forse lo avrete capito, il turismo che vorrei promuovere con questo
sito è un turismo curioso di scoprire e assaporare una terra millenaria.
Un sano turismo Fai da Te, rispettoso dell'uomo e della natura che
da sempre hanno convissuto nelle Cinque Terre in equilibrio. Un caloroso
saluto a tutti. by Lissandrin