le Cinque Terre, home page Una 'guida turistica' realizzata da chi vive nelle Cinque Terre. Curiosità, sentieri inediti, tutto sull'area Marina Protetta, la Via dell'Amore tra Manarola e Riomaggiore, la vendemmia e il vino Sciacchetrà delle 5 Terre.
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PROVERBI: La Saggezza Popolare


A
ttraverso i proverbi tipici, legati alla quotidianità, si sono tramandati nei secoli i sentimenti e le fatiche di un tempo ormai lontano, prima che scompaiano dimenticati ho pensato di scriverli. Sono scritti in dialetto, differente in ognuna delle Cinque Terre, ma leggendoli se ne comprende facilmente il significato e la musicalità. Non vi sorprenda quindi di trovarli pubblicati in rete, come dice il proverbio - "quando una cosa e sotto gli occhi di tutti è più difficile che vada perduta" -, non lasciamo allora che questi antichi proverbi vadano dimenticati ma continuiamo a tramandarli...

Proverbi di RIOMAGGIORE (Rimasuu)
Proverbi di MANAROLA (Manaea)

Segnalami un proverbio delle Cinque Terre!!





PROVERBI RIOMAGGIORESI
Si ringraziano per la collaborazione Memo e la signora Caterina Bonanni di Riomaggiore

Chi me vou ben i me riprende, chi me vou mau i me lascia andaa.
(Chi mi vuol bene mi consiglia, chi mi vuol male mi lascia fare)

Fa er cumpaa de mili migia, pia mugii de tu vila e mia ben de chi l'è figia.
(Il compare di battesimo può essere di mille miglia lontano ma prendi moglie del
tuo paese e informati bene di chi è figlia)

A vaa ciù n'omu cume na castagna che na dona cume na muntagna.

(Vale più un uomo piccolo che una donna grande)

Chi saa i pesci d'avrì i perdi pesci e i barì.

(I pesci vanno salati per la conservazione nei mesi giusti di luglio-agosto)

A nu ghè cuscì gramu cavagnu chi nu serva na vouta l'anu.

(Ogni cosa serve anche se solo una volta l'anno, quindi non si getta via niente)

Bisciga viva a nu ghe manca tana.

(Chi si daà da fere se la cava sempre)

L'aigua a fa bun beive quandu a scure.
(Bisogna approffittare delle situazioni favorevoli quando si presentano)

A nu se pou dii bela giurnà finchè a nu scia seia.
(Le cose si devono giudicare alla fine e non all'inizio)

A spetaa giautri a se sena tardi.
(A far le cose da soli si fa prima)

Mesua neve voute e tagia una.
(Devi ponderare bene prima di intraprendere una cosa nuova)

Ee vacche vecie a van a muii en ta stala di belinon.
(Non bisogna fare acquisti di cose vecchie perchè durano poco)

Chi i ge sta scuttu da l'aigua cauda anca quela freida a ghe fa paua.
(Quando si é stati ingannati non ci si fida più di nessuno)

Chi nu cianse i nu tetta.
(Chi non si lamenta non viene preso in considerazione)

Se te vei che l'amicisia a se mantegna en pagniettu i vaga e l'autru i vegna.
(Se vuoi mantenere un'amicizia lo scambio di doni deve essere reciproco)

Da carlevà ogni gaina a fà.
(Per carnevale ogni gallina fa le uova)

Rimasuu i gè pecenin, se a nu se sà a sea a se sà a mattin.
(Riomaggiore é piccolo, le notizie rimbalzano velocemente dalla sera alla mattina)

Prèstu e bén enscime i nu gh'én.

(un lavoro, perché sia ben fatto, necessita del tempo necessario)

Rùna fén,rùna pagia a vin 'r véntu i t'ii sparpagia.
(i soldi, risparmiati con tanti sacrifici, a volte si volatilizzano per fatti imprevisti)

Quandu 'r Méscu i gh'à 'r capèu àiugua e vèntu cu'r fi sccèu.

(quando sopra Punta Mesco si addensano i nuvoloni neri annunciano l'imminenza di un temporale con forte vento e pioggia a catinelle)
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PROVERBI MANAROLESI

Er cuntadin i seména e u ricu i racogia.
(il contadino semina e il ricco raccoglie)

Chi travagia i mangia, e chi nu travagia i beva e i mangia.
(chi lavora mangia, chi non lavora beve e mangia)

Er vin i l'è u tetin di véci.
(per i vecchi il vino è come il latte per i bambini)

A pulenta serva da menestra e da pan, a vencia a pansa e a scauda e man.
(la polenta serve da minestra e da pane, riempe la pancia e scalda le mani)

Chi sapa i beva l'aiugua, chi nu sapa i beva er vin.

(chi zappa beve acqua, chi non zappa beve il vino)
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