Una
'guida turistica' realizzata da chi vive nelle Cinque Terre. Curiosità,
sentieri inediti, tutto sull'area Marina Protetta, la Via dell'Amore
tra Manarola e Riomaggiore, la vendemmia e il vino Sciacchetrà delle
5 Terre.
Le notizie più
significative dai giornali web che riguardano le cinque terre. Le
principali testate locati sono www.ilsecoloXIX.it
, www.lanazione.it.
Infine solo sul web www.newslaspezia.com.
A cui rimando per approfondimenti. Accanto al titolo della notizia
si trova il link alla pagina web, se ancora on-line, da cui è
stata fedelmente riportata.
CINQUE TERRE — La tutela dell'ambiente delle Cinque Terre non
si può attuare con un «paper park» cioè un parco sulla carta di
questo ne è ostinatamente convinto il suo presidente Franco Bonanini
che ormai trascorre nel suo ufficio una media di dieci ore giornaliere
per far nascere un parco economico. Trenta anni fa i seimila abitanti
dei cinque borghi marinari provvedevano come veri e propri «operai
virtuali» al mantenimento del territorio. Poi con l'arrivo del
boom economico degli anni '60 iniziò lo spopolamento che raggiunse
il suo culmine negli anni Ottanta, da qui l'inarrestabile sgretolamento
di un territorio con i guasti oggi ben noti a tutti. Agricoltura
in declino e sviluppo turistico esponenziali non potranno reggere
all'infinito perché proprio il paesaggio monumentale costruito
dagli agricoltori, descritto dal professor Remo Terranova, è destinato
a sparire in poco tempo. I due milioni di turisti che ogni anno
visitano le Cinque Terre proprio per vedere un paesaggio unico
al mondo dovranno diventare i salvatori di questo mondo da qui
le prime tre azioni ideate dal Parco: l'adozione delle terre incolte,
il marchio di qualità e la carta servizi. Questa ultima la vera
notizia del convegno promosso dal Lions Club delle Cinque Terre.
Infatti da giugno ai turisti e ai non residenti sarà offerta la
possibilità di usufruire di un pacchetto di servizi che riguardano
la mobilità con tre fasce di utilizzo dieci mila lire per un giorno,
20 mila per tre e 30mila per una settimana, dove si potranno usare
illimitatamente i mezzi di trasporto disponibili prima fra tutte
il servizio di metropolitana leggera da Monterosso al Mare a La
Spezia. I soldi derivanti da questa operazione andranno ad alimentare
le opere di ripristino dei muretti a secco in sinergia con le
altre due operazioni. Altro beneficio di queste entrate sarà la
diminuzione delle tasse come l'Ici e Tarsu che ora gravano sui
residenti la maggioranza dei quali non trae nessun beneficio dai
flussi turistici. Sempre dal professor Terranova è arrivata la
proposta di istituire una vera e propria scuola di formazione
per la costruzione dei muretti a secco sulla falsa riga di quella
di Palma di Maiorca dove giovani di tutto il mondo sono impegnati
nella stessa opera di salvaguardia dei terrazzamenti dell'isola
spagnola. Tutti qualificati gli interventi come quello del professor
Luigi Da Deppo uno dei massimi esperti italiani in materia di
salvaguardia delle coste dall'erosione che ha messo in guardia
dal proseguire da una politica di sfruttamento dei nostri litorali
infatti ben 1200 chilometri di coste italiane sono attualmente
soggetta a erosione. No ad esempio alla costruzione di nuovi porti
rifugio previsti in abbondanza dal piano della costa ligure. Moderatore
della giornata il professor Emilio Olzi direttore del centro «Tempe»
Cnr di Milano. di Giancarlo Bailoda
LA NAZIONE del 16/3/2001